Condanna padre ragazza rom costretta in schiavitù, 7 anni
“Le dieci condanne emesse nei confronti dei rom che hanno schiavizzato, picchiato e violentato una minorenne, sono il giusto, esemplare epilogo di una vicenda al di sotto della soglia di umanità. L’ennesimo episodio di sfruttamento di minore scoperto per merito del lavoro e dell’inchiesta ‘condotta con grande attenzione e accortezza’, come ha rilevato il gip Salvini, dalla Polizia Locale. E in occasione della sentenza, un nuovo ringraziamento va agli agenti e ai commissari che hanno lavorato su questo caso, consentendo ad una giovane rom di trovare il coraggio di denunciare i suoi aguzzini e ritornare a vivere”.
Così il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato a commento delle condanne emesse dalla prima Corte d’Assise di Milano nei confronti del padre della ragazza e di altri rom bosniaci residenti nel campo abusivo di via Guascona.
“Anche su questa vicenda – sottolinea De Corato –, nessuna voce si è levata in sostegno della Polizia Locale che aveva arrestato 10 rom. E sui soprusi subiti dalla giovane, nessuna parola di sdegno e condanna da parte di chi non perde occasione per indignarsi ad ogni sgombero, senza pensare che in assenza di questi interventi questi squarci di violenza e degrado rimarrebbero impuniti. Situazioni come questa, o come quella del piccolo Stefan o dei tanti minori che vengono costretti all’accattonaggio, ai furti, alla prostituzione non verrebbero alla luce. E allora sì che ci sarebbe da indignarsi”.
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Di Redazione