Sequestro discarica abusiva Pantaeco Casalpusterlengo Milano, accusa di traffico illecito di rifiuti con ipotesi di smaltimenti abusivo per oltre 52mila tonnellate
Grossi guai per la Pantaeco di Coste Fornaci di Casalpusterlengo.
L’ORDINANZA DEL GIP DI MILANO – L’intervento delle Forze dell’ordine si è svolto alle 13 circa di ieri, quando per provvedimento emesso dal GIP milanese Cristina di Censo il 30 giugno scorso, gli agenti hanno posto i sigilli all’area di discarica presente presso la Paneco, eseguendone il sequestro preventivo.
LE ACCUSE – L’impianto accusatorio, formulato dal Procuratore Aggiunto Ilda Boccassini della D.D.A. di Milano e dal Sost. Procuratore Paolo Nicola Filippini del 2° Dipartimento della Procura della Repubblica di Milano, si basa principalmente sulle presunte attività organizzate intorno al traffico illecito di rifiuti, che avrebbe raggiunto la mole di 52mila tonnellate nel periodo tra il 2007 e il 2010. In più si parla di:
Art 110 e 260 d.lgs 152/2006 – attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti – (pena prevista reclusione da uno a sei anni)
- perché in concorso tra loro, al fine di conseguire un ingiusto profitto, con attività continuativa ed organizzata nel tempo, tramite operazioni commerciali, l’organizzazione e la direzione delle risorse umane, l’allestimento di mezzi meccanici e di aree logistiche, ricevevano, gestivano e smaltivano, mediante successiva messa a dimora in discarica nell’impianto della Pantaeco srl sito in località Coste Fornaci di Casalpusterlengo, ingenti quantitativi di rifiuti speciali, superando di 81.835 metri cubi i volumi autorizzati.
- Nello specifico venivano smaltiti abusivamente oltre 52.000 tonnellate di rifiuti speciali nel periodo 2007-2010 conferite da ditte del nord Italia nonché dalla Fergeo srl.
Art 110 e 256 comma 3 d.lgs 152/2006 – attività di gestione di rifiuti non autorizzata – (pena prevista arresto da tre mesi a un anno o ammenda da €2.600 a €26.000)
- per aver gestito, in concorso tra loro, una discarica non autorizzata di rifiuti non pericolosi.
Art 16 d.lgs 59/2005 ora sanzionato dall’art. 29 quattordecies, comma 2, d.lgs 152/2006 (ammenda da 5.000 euro a 26.000 euro)
- per non aver osservato le prescrizioni dell’autorizzazione regionale in particolare riguardo alla fuoriuscita del percolato.
Art 256 comma 2, d.lgs 152/2006
- per aver abbandonato sul suolo in modo incontrollato il percolato prodotto dalla stessa discarica.
L’AFFIDAMENTO TEMPORANEO DELL’AREA AL SINDACO DI CASALPUSTERLENGO – L’aea posta a sequestro è stata quindi affidata al sindaco di Casalpusterlengo Flavio Parmesani, nominato custode giudiziario.
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Di Redazione