Piazzale Perrucchetti Milano, inchiesta sulla nuova viabilità tra semafori non sincroni, problemi di sicurezza, smog e inquinamento acustico: la protesta di residenti e commercianti
A seguito della segnalazione di una lettrice che lamentava numerosi problemi di sicurezza, inquinamento e viabilità, mi sono recato in Piazzale Perrucchetti per verificare dal vivo la situazione. Ho intervistato i residenti e i negozianti e, armato di macchina fotografica digitale, ho immortalato quello che da più parti è stato definito come l’“ecomostro” di Piazzale Perrucchetti. Ecco i risultati della mia inchiesta.
DOVE – L’“ecomostro” si trova in piazzale Perrucchetti a Milano, vicino alla fermata di Primaticcio (M1), di fronte alla caserma militare di Santa Barbara, due anni fa bersaglio dell’attentato di un fanatico.
- Di recente nella piazza sono stati installati nuovi semafori, tutti asincroni, che creano numerosi disagi ai cittadini, agli automobilisti e ai mezzi pubblici di passaggio: “La cosa più bella è vedere l’autobus che, invece di filare via liscio e veloce, adesso è intrappolato da cinque semafori prima di arrivare alla fermata successiva”, ha raccontato una residente.
LA SEGNALAZIONE – I semafori, definiti dagli intervistati come “inutili”, “frutto di una logica perversa”, “un capolavoro di incapacità”, si trovano così vicini l’uno dall’altro che “per attraversare una piazza di 20 mq ci si mettono circa 20 minuti”, con conseguenti problemi di viabilità, smog e inquinamento acustico. Insomma: “un dolore che si rinnova ogni mattina” per chi è costretto a passare per piazzale Perrucchetti.
I SEMAFORI –
- Una volta entrato in piazzale Perrucchetti da via Millelire ho incontrato un primo semaforo (“Inutile, era sufficiente il segnale di precedenza che c’era prima, si creano solamente degli ingorghi”, incalza un negoziante della zona).
- Una volta superato, a pochi metri di distanza ne ho già trovato un secondo, che impedisce alle automobili di immettersi in via Chinotto, o anche semplicemente di fare il giro della piazza.
- Ho poi subito notato che l’ingresso in via Chinotto è reso particolarmente pericoloso poiché si tratta di una strada a doppio senso di circolazione, nella quale si trova anche un attraversamento pedonale (“Le macchine arrivano sparate, ad alta velocità, sono stati sfiorati molti incidenti”).
- Come se non bastasse, in questo tratto ho potuto rendermi conto della presenza delle le rotaie del tram, che attraversa il piazzale. Tali rotaie si ricongiungono con via Chinotto: “Il tram gira dove passano le macchine, che ovviamente sono obbligate a dargli la precedenza e ad arrestare bruscamente”). In proposito, un residente assicura che è stato aggiunto un nuovo binario (“Prima ce n’era solo uno, che attraversava piazzale Perrucchetti, senza uscire in via Chinotto”) probabilmente per agevolare il passaggio dei convogli diretti al deposito ATM, che ha due ingressi: uno in piazzale Perrucchetti e l’altro in via Forze Armate.
- Il terzo semaforo è proprio davanti al passo carrabile della caserma di Santa Barbara. L’uscita dei veicoli militari non è, però, opportunamente segnalata (“Basterebbe un cartello che segnali la presenza di veicoli in entrata e uscita”) e, nei casi di emergenza, sarebbe ostacolata dalle automobili ferme in attesa del verde (“Il semaforo, proprio lì davanti, non permette alle auto ferme di liberare il passaggio”).
- A complicare le cose, per chissà quale motivo i semafori “incriminati” sono stati disattivati e lampeggiano di giallo.
- In base alla mia “passeggiata nel quartiere” ho riscontrato che nessuno dei residenti si sa spiegare il motivo di questo provvedimento – definito come “insensato e pericoloso” – che non fa altro che creare ulteriori danni alla circolazione di mezzi pubblici e automobili.
INQUINAMENTO – Oltre a essere, come mi raccontano residenti e negozianti, un “attentato alla sicurezza stradale e alla bellezza della piazza”, i semafori creano problemi di inquinamento:
- ambientale: “prima per fare il giro di piazzale Perrucchetti bastavano tre minuti in macchina, adesso è un continuo fermati e riparti”, “in inverno, ci vuole la maschera anti-gas”;
- acustico: “soprattutto nelle ore di punta, si creano poetici ingorghi di traffico nonché musicali e piacevoli strombazzate di clacson”.
LA SPERANZA NELLE MANI DEL NEO ASSESSORE ALLA VIABILITA’ – L’iniziale segnalazione della nostra lettrice, così come le testimonianze dei residenti intervistati, sono servite a portare alla luce un problema condiviso da un intero quartiere.
- Come può essere risolto il problema di piazzale Perrucchetti? Non ci resta che confidare nel nuovo assessore alla viabilità di Milano, Pierfrancesco Maran: la speranza di residenti e commercianti è che possa provvedere a migliorare al più presto la situazione e ripristinare la sicurezza e la vivibilità della zona.
Leggi anche:
Francesco Tempesta