Ricorso discoteca Karma contro ordinanza corso Lodi, il TAR lo boccia
“Una decisione che premia la “bontà” del provvedimento comunale, ispirato non a finalità discriminatorie ma a tutela dei residenti dopo i numerosi episodi che hanno minato la sicurezza del quartiere, a dimostrazione di quanto siano state infondate e, forse, ispirate solo da interessi personali, le polemiche sul presunto coprifuoco”.
L’ha affermato vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, in merito alla decisione del Tar, in sospensiva, sul ricorso presentato dalla discoteca Karma-Borgo del Tempo Perso contro l’ordinanza sindacale vigente nell’area di corso Lodi, che ha anticipato di due ore l’orario di chiusura delle discoteche.
“Nell’area di corso Lodi – spiega De Corato – alcuni locali hanno creato grossi problemi di sicurezza: non solo una pressione sonora fuorilegge, come più volte segnalato dai cittadini, ma anche una sequela di risse, anche gravi.
“Tra tali locali c’è proprio il Borgo del Tempo Perso, – prosegue il vicesindaco, – che dal 2001, a causa dei frequenti episodi, ha avuto per ben 5 volte la sospensione della licenza da parte della Questura, oltre a essere stato oggetto di segnalazione giudiziaria per rumore e apertura abusiva di luoghi di pubblico e spettacolo senza agibilità. In più, per i fatti accaduti presso quella discoteca sono state inoltrate 5 denunce ai Carabinieri solo nel 2010“.
“L’anticipazione degli orari di chiusura delle discoteche – prosegue De Corato – non ha nulla di ‘liberticida’ ed è pacifico che ‘certe problematiche’, si acuiscono all’alba, quando ‘certi luoghi’ si riempiono di frequentazioni equivoche.
“Sempre per rimanere in area Corvetto – sottolinea De Corato – solo alcuni giorni fa una discoteca abusiva frequentata da sudamericani è stata sequestrata dai vigili in via San Dionigi. Mentre a seguito di una lite avvenuta in un’altra discoteca c’è stato un accoltellamento in piazzale Bologna tra salvadoregni. Senza dimenticare che lo scorso luglio, grazie all’ intervento congiunto di Polizia di Stato, Polizia Locale, Vigili del Fuoco e Siae, è stato chiuso il Club 71 di via Toffetti”.
“Il contrasto alla movida selvaggia, a tutela degli stessi avventori quando mancano i fondamentali requisiti di sicurezza. – conclude De Corato, – è un impegno costante di questa Amministrazione. Da inizio anno grazie anche alla Polizia Locale, che collabora con il pool della Procura composto anche da Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Asl e Siae e coordinato dal procuratore aggiunto Nicola Cerrato, sono stati messi i sigilli a 21 locali, 6 discoteche e 15 circoli privati”.
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