Neil Armstrong, grande cordoglio per l’uomo che ha cambiato la vita di un’intera umanità
Una vita dedicata alla ricerca della perfezione, al dettaglio, alla precisione: in nome di un passo, “quel passo”, che ha portato tutti noi più vicini al futuro.
Quel giorno, il 21 luglio del 1969, la Terra è stata la grande famiglia che tutti i bambini hanno accanto durante il proprio primo passo e l’entusiasmo per il successo ha commosso milioni di persone.
Oggi, con lo stesso coinvolgimento, ci commuoviamo per la scomparsa di quell’uomo che a noi, “noi umanità”, ha permesso di fare un balzo nel futuro.
La vita, infatti, da allora non è stata più la stessa: lo sviluppo tecnologico è stato precursore di ogni cosa abbiamo ora tra le mani. I computer, all’epoca grossi marchingegni dalle mille luci, hanno avuto un’evoluzione sempre più veloce e, adesso, anche per quel “piccolo passo” possiamo condividere il nostro cordoglio.
Neil Armstrong, e tutti i fautori di quello che è stato un successo per tutto il mondo, ha avuto il coraggio di provare ad andare oltre.
Il nostro mondo, la Terra, da quel lontano momento di 43 anni fa è diventata troppo piccola, ed il desiderio di andare oltre non si è più fermato, come testimoniano le sonde su Marte, le stazioni spaziali, le avventure del Voyager e gli altri infiniti modi attraverso cui l’uomo continua a cercare di evolversi.
Oggi, in un mondo in piena crisi di identità, ci si deve fermare un attimo, per guardasi indietro e riflettere.
Oggi, nel giorno in cui un grande uomo è spirato, riflettiamo sul passato e su quanto dobbiamo ancora migliorare e migliorarci: per tutti noi, ma soprattutto per tutti coloro che rischiano la vita sperimentando e cercando di rendere l’uomo migliore.
Per chi voglia approfondire le gesta di Neil Armstrong, è possibile seguire questo link su Wikipedia: il nuovo mondo della condivisione, della cultura libera e gratuita che segue le orme lasciate dall’evoluzione degli strumenti d’informazione.
Claudio Agorni
Fonte foto Wikipedia