Violenze domestiche, cronaca, legislazione, indirizzi per avere aiuto di primo soccorso e dopo l’emergenza
LA CRONACA PIU’ RECENTE – Da qualche tempo aveva il vizio di malmenare sua moglie ma, a fine settembre, un giovane di origini ecuadoriane di 28 anni, ha decisamente oltrepassato ogni limite.
– Nel pieno di un litigio avvenuto in mezzo alla strada, l’uomo, colto evidentemente da un raptus di violenza, non ha esitato a colpire la madre dei suoi due figli con la catena usata per legare la bicicletta, con tanto di lucchetto.
– Per la donna, che si è immediatamente affidata alle cure del Soccorso violenza sessuale e domestica della Clinica Mangiagalli, si sono resi necessari 20 giorni di prognosi.
– A quel punto la vittima, costretta dalle circostanze, ha sporto denuncia nei confronti del marito alle forze dell’ordine.
– Immediatamente sono scattate le indagini della Polizia locale dirette dal comandante Tullio Mastrangelo.
– A distanza di circa due settimane, l’esame della vicenda ha portato il gip Maria Cristina Mannocci ad emettere una misura cautelare, su richiesta del pubblico ministero Giovanni Polizzi.
– Per il violento 28enne è scattato prontamente l’obbligo di allontamento dalla casa in cui vive con la moglie e i figli e il divieto di avvicinarsi alla donna.
I DATI ISTAT SULLE VIOLENZE DOMESTICHE IN ITALIA – Non esistono veri e propri dati ufficiali riguardo la violenza domestica in Italia;
– nonostante un’indagine Istat del 2006, effettuata su un campione di circa 25.000 donne, sarebbero circa 2 milioni quelle di loro che nel nostro Paese, almeno una volta nella vita, hanno subito un qualsiasi tipo di violenza da parte dell’attuale partner o di un ex.
– Quella della violenza domestica sulle donne, del resto, è una vera e propria piaga che non solo in Italia, ma anche nel resto d’Europa, resta per lo più sommersa.
– Difatti, secondo gli ultimi dati a disposizione (da ospedali, polizia, centri di assistenza alle donne, ecc.), oltre il 90% dei casi non viene denunciato e circa il 30 per cento di essi nemmeno confidato a familiari o amici.
– Inoltre, la violenza non fa distinzione di ceto sociale ed economico né del livello culturale di vittime e aggressori.
– Può essere poi perpetrata in diverse forme, attraverso le percosse fisiche o la violenza sessuale, ma anche mediante la più subdola coercizione psicologica finalizzata al controllo emotivo della persona.
I DATI DEL 2011 RIGUARDANTI MILANO – Per quanto riguarda Milano, nel corso del 2011 sono state 577 (di cui 340 per violenze sessuali e 237 per violenze domestiche; tra di loro anche 36 uomini) le vittime che si sono rivolte al SVSeD, il “Soccorso violenze sessuali e domestiche”, del pronto soccorso della Clinica Mangiagalli.
LE NOVITA’ LEGISLATIVE – Tuttavia, nonostante la legge italiana tuteli le vittime della violenza domestica, spesso le pene inflitte ai colpevoli non sono commisurate alla gravità degli atti compiuti. A complicare il quadro vi sarebbero anche le frequenti lungaggini delle indagini e la frammentarietà del quadro legislativo esistente. Come è facile immaginare infatti, spesso, purtroppo, tutto ciò induce le vittime ad erigere un muro di omertà che fa assumere al problema i connotati di una vera e propria emergenza sociale.
– Lo scorso 27 settembre, tuttavia, l’Italia ha aderito alla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza domestica e contro le donne: un trattato molto innovativo che non si limita a punire i colpevoli, ma anche a proteggere e sostenere le vittime.
– Si spera che possa essere il nuovo punto di partenza per garantire alle donne vittime di violenza nel nostro Paese tutto il supporto e le misure necessarie affinché, questo tipo di reato, non resti impunito, permettendo loro di trovare il coraggio di uscire dall’isolamento e denunciare quanto di più inaccettabile avviene tra le mura domestiche.
CENTRI DI SOCCORSO– Il Soccorso violenze sessuali e domestiche Clinica Mangiagalli offre:
– assistenza sanitaria presso Pronto Soccorso del Policlinico 24 ore su 24 (via F. Sforza, 35)
– ascolto telefonico da parte di un’operatrice delle associazioni Telefono Donna onlus e SVS DonnAiutaDonna onlus;
– accoglienza e sostegno da parte di assistenti sociali e psicologhe;
– accompagnamento all’utilizzo dei servizi presenti sul territorio;
– consulenza legale, penale e civile da parte dell’associazione SVS DonnAiutaDonna onlus
– Clinica Mangiagalli via della Commenda 12, 20122 Milano
– PRIMO SOCCORSO:
– tel. 02 5503 2489
– 24 ore su 24, 365 giorni all’anno
– DOPO L’EMERGENZA
– tel. 02 5503 8585
– fax 02 5503 2490
– dalle 9.00 alle 17.00,
– dal lunedì al venerdì
svd@policlinico.mi.it
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S.P.