Chirurgo estetico evasore Abbiategrasso Milano, oltre un milione di euro non dichiarati
L’operazione è stata svolta dai militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano, nell’ambito dei periodici controlli eseguiti nei confronti dei professionisti.
IL CHIRURGO ESTETICO – In base a quanto spiegato, le Fiamme Gialle hanno eseguito una verifica nei confronti di un chirurgo estetico di Abbiategrasso.
LE OPERAZIONI ALL’INTERNO DI CLINICHE PRIVATE – Durante l’indagine, i militari hanno appurato che il soggetto prestava la propria opera in varie cliniche private della regione.
– Attraverso l’utilizzo delle indagini finanziarie e dei riscontri con le cartelle cliniche rinvenute attraverso numerosi controlli incrociati, è emerso che il chirurgo, al termine delle operazioni, rilasciava ai clienti regolari ricevute che, però, negli ultimi cinque anni non erano mai state dichiarate.
OLTRE 1 MILIONE DI EURO NON DICHIARATI – “I compensi ricevuti ammontano a 1,1 milioni di euro ricevuti con bonifici, assegni o in contanti – hanno spiegato i finanzieri – e poi versati nei conti correnti intestati a lui e alla moglie”.
IL MODUS OPERANTE DEL MEDICO – “La peculiare metodologia di accertamento, basata sull’esame dei conti correnti, si è rivelata particolarmente efficace nell’intercettare i cospicui flussi finanziari in entrata ed in uscita”, ha proseguito la Gdf, che questo modo ha potuto ricostruire il reale volume d’affari del professionista.
LE ACCUSE – Attesa, quindi, l’ingente somma di imposta evasa (pari a circa 450 mila euro), e il superamento delle soglie di reato relative all’omessa dichiarazione dei redditi, il professionista e la moglie sono stati denunciati alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Vigevano.
– Le accuse formulate sono di omessa dichiarazione dei redditi per il chirurgo, e di ricettazione per la moglie, per aver ricevuto somme di denaro provenienti dall’attività professionale del marito non confluite in dichiarazione.
I SEQUESTRI PREVENTIVI – I militari della compagnia di Magenta hanno pertanto eseguito i sequestri preventivi, disposti dal gip presso il tribunale di Pavia, su:
– l’abitazione dei coniugi,
– due autovetture a loro intestate
– il saldo dei conti correnti a loro riconducibili.
– Il tutto fino all’ammontare dell’imposta evasa calcolata in 443 mila euro.
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di Redazione