Emergenza profughi siriani ed eritrei Milano, appello dei City Angels e indirizzo dove portare indumenti e cibo
C’è bisogno di tutto. O quasi. Dai vestiti al cibo. Qualsiasi cosa possa servire ad alleviare la pena delle centinaia di famiglie di profughi siriani ed eritrei che ogni giorno giungono nella nostra città. Stanziali o di passaggio che siano. Le scorte sono ormai agli sgoccioli. E se a dirlo è Mario Furlan, fondatore e anima dei City Angels, quotidianamente alle prese con emarginati e senzatetto, c’è da credergli.
ANGELI: ASSISTENZA NON STOP – Ogni notte, infatti, decine di “angeli” col basco azzurro, dalle 21 di sera fino al mattino seguente si danno il cambio in Stazione Centrale “per portare il loro prezioso aiuto alle numerose famiglie siriane”, dice Furlan.
– E la stessa cosa avviene con gli eritrei accampati alla bell’e meglio nelle aree circostanti i Giardini Pubblici, o con quelli ospitati nel centro accoglienza per profughi e clochard messo a disposizione dal Comune di Milano e Fondazione Progetto Arca in viale Toscana.
– Molti uomini, tra loro, ma anche donne e bambini in condizioni fisiche precarie, spesso bisognosi di assistenza medica.
EMERGENZA SENZA FINE – Quella che sta affrontando Milano è un’emergenza umanitaria che non accenna a fermarsi. Una vera e propria emorragia di esseri viventi che dalle martoriate coste nordafricane finisce col riversarsi senza sosta nel nostro Paese. Secondo gli ultimi dati a disposizione, le presenze attuali di profughi in città ammonterebbero a circa 1000 individui.
– Alcuni si fermeranno, chiedendo probabilmente asilo. Altri, dopo pochi giorni – in media meno di una settimana – ripartiranno per altri lidi. La loro speranza è quella di raggiungere la “terra promessa” del Nord Europa, per ricongiungersi con amici o familiari che li hanno preceduti. Per tutti lo stesso sogno: quello di iniziare una nuova vita. Nel frattempo, però, bisogna fare i conti con la dura quotidianità.
FURLAN: “LE SCORTE NON BASTANO PIU'” – Ma non è facile neanche per le varie associazioni di volontariato a cui tocca barcamenarsi tra mille difficoltà e ristrettezze.
– Da questo punto di vista, i City Angels non si stanno certo risparmiando. Ma “dobbiamo proseguire con la nostra quotidiana attività di assistenza ai senzatetto milanesi e alle famiglie in difficoltà che si rivolgono a noi – sottolinea Furlan -. Per questo ciò che prima ci bastava per aiutare, ora non ci basta più”.
L’APPELLO DEGLI ANGELI AI MILANESI – Gli “angeli” rivolgono quindi il loro appello direttamente ai milanesi: indumenti (soprattutto da uomo), scarpe, coperte, sacchi a pelo e cibo, preferibilmente a lunga conservazione. “Fate pervenire tutto – dice Furlan – in via Teodosio 85, dalle 9 alle 17, direttamente presso la sede dei City Angels”. C’è bisogno della collaborazione di tutti.
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S.P.