Maltrattamenti in famiglia Milano via Maratta, moglie picchiata e minacciata di morte davanti al figlio
“Ti ammazzo, così ti trovano stesa a terra”. Con queste parole, dopo essere tornato per l’ennesima volta a casa ubriaco, un uomo di 42anni si è scagliato contro la moglie di origini salvadoregne, di due anni più giovane. La “colpa” della poveretta, secondo il suo aguzzino, quella di aver consumato un ipotetico tradimento. Provvidenziale, prima che accadesse l’irreparabile, l’intervento del figlio di 10 anni che, dopo aver assistito a tutta la scena, ha telefonato alle forze dell’ordine. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.
“MI TRADISCI, TI AMMAZZO” – L’ennesimo episodio di violenza familiare ha avuto luogo martedì sera, attorno alle 22.10, in un appartamento di via Maratta, in zona piazzale Lotto.
– In base a quanto denunciato dalla stessa vittima, il 42enne era rientrato a casa in preda ai fumi dell’alcol. Invece di andare a letto a smaltire la sbornia, però, ha incominciato a dare in escandescenze. L’obiettivo della sfuriata proprio lei, che in quel momento stava dormendo con il figlio. Il motivo? Un fantomatico tradimento del quale si sarebbe resa colpevole, tanto da meritarsi pesanti epiteti.
– Ma dalle parole, purtroppo, l’uomo è passato presto ai fatti: dapprima colpendola con violenti calci alla pancia e poi con furiosi pugni alla testa. Il tutto condito da spaventose e inequivocabili minacce di morte.
QUELLA CHIAMATA PROVVIDENZIALE AL 113 – Il figlio, però, fino a quel momento incolpevole spettatore della violenza paterna, non è rimasto con le mani in mano. Dopo aver chiamato il 113 è riuscito a passare il telefono alla madre che ha potuto urlare così tutto il proprio terrore nel ricevitore.
– All’arrivo degli agenti sul posto, il marito ha cominciato a insultarli asserragliato dietro la porta blindata. “Sta mentendo”, avrebbe anche provato a giustificarsi. Fino a quando la donna, approfittando di un suo momento di distrazione, non è riuscita in qualche modo ad aprire la porta permettendo l’ingresso delle divise nell’abitazione.
– Per il violento marito sono immediatamente scattate le manette.
11 ANNI DI ANGHERIE – Dal racconto della salvadoregna è emerso che l’episodio rappresenta solo l’ultimo di una lunga serie di angherie a cui sarebbe stata sottoposta in 11 anni di convivenza.
– Lo scorso ottobre, il marito era arrivato a cospargerla di alcol, minacciando di darle fuoco, dopo che lei aveva manifestato l’intenzione di denunciarlo. Per scongiurare il peggio, la 40enne aveva desistito. Un mese dopo, per le stesse ragioni, era riuscita a trovare il coraggio di recarsi al commissariato, segnalando però solo una banale lite coniugale.
– Martedì sera, al termine della lite, la vittima è stata trasportata presso l’ospedale San Carlo per ricevere le cure del caso: la diagnosi è di contusioni craniche e sull’emitorace destro giudicate guaribili in dieci giorni. Sulle gambe e un braccio i medici hanno riscontrato segni di precedenti violenze.
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S.P.