Arrestato presunto responsabile strage Tunisi Museo Bardo, è un 22enne arrivato con barcone in Italia
Sarebbe arrivato in Italia lo scorso 17 febbraio, per raggiungere la famiglia. Ora la Polizia ha arrestato il giovane di 22 anni, originario del Marocco, ritenuto il pianificatore e l’esecutore della strage presso il Museo del Bardo di Tunisi, avvenuta il 18 marzo 2015.
L’ARRIVO, A BORDO DI UN BARCONE – L’arresto è stato eseguito dagli uomini della Digos e del Ros di Milano, su allerta dei servizi di intelligence italiani in merito alla presenza di un presunto terrorista colpito da mandato di cattura internazionale, emesso dal tribunale di Tunisi, nel territorio di Legnano.
– Il giovane, di 22 anni, originario del Marocco, sarebbe arrivato nel nostro Paese a bordo di un barcone, lo scorso 17 febbraio.
LA FAMIGLIA, REGOLARMENTE RESIDENTE A GAGGIANO – Secondo le indagini svolte, il 22enne sarebbe arrivato in Italia con lo scopo di raggiungere la mamma a Gaggiano, dove la donna è impiegata come badante, e due fratelli, tutti regolarmente soggiornanti sul territorio italiano.
LE ACCUSE – Il 22enne è ritenuto responsabile, in qualità di pianificatore e anche esecutore, dell’attentato del museo nazionale del Bardo del 18 marzo scorso in cui sono morti anche quattro italiani. Il tribunale di Tunisi contesta numerosi reati al giovane, tra i quali:
– omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione,
– cospirazione al fine di commettere reati contro la sicurezza dello Stato e di commettere un attentato al fine di mutare la forma di governo,
– sequestro persona a mano armata,
– partecipazione all’addestramento militare a Tunisi al fine di commettere attentati terroristici,
incendio di proprietà privata e altri reati.
AGGIORNAMENTO del 21 maggio 2015: Abdelmajid Touil era in Italia il 18 marzo, giorno della strage del museo del Bardo a Tunisi. Lo ha accertato la procura di Milano in base ai registri della scuola di italiano e alle testimonianze dei docenti del 22enne. Stamani il ministro dell’Interno Angelino Alfano, nel corso di un’informativa alla Camera sull’arresto del giovane marocchino ritenuto coinvolto nella strage del Bardo a Tunisi, aveva spiegato: “Andranno chiarite alcune circostanze non meno rilevanti, come i movimenti di Touil dopo il suo ingresso in Italia, considerando che tra 17 febbraio e il 19 maggio non sono emerse evidenze circa la sua presenza sul territorio nazionale”. Come già emerso ieri, il sindaco di Trezzano, Fabio Bottero, ospite stamani di 24Mattino di Alessandro Milan su Radio 24 aveva detto: “Le lezioni che frequentava Abdel Majid Touil si tengono il lunedì e il giovedì, mentre il giorno dell’attentato al Bardo a Tunisi, il 18 marzo, era un mercoledì”. “Questo ragazzo frequentava il centro provinciale per l’istruzione degli adulti, che ha una sede anche a Trezzano – ha detto Bottero a Radio 24 – e sia lunedì 16 e che giovedì 19 marzo risulta presente, stando ai registri. Queste informazioni le ho passate agli organi competenti che indagheranno”. Secondo la ricostruzione, il 22enne era arrivato in Italia con un barcone il 17 febbraio scorso. Abdelmajid, allora colpito da un provvedimento di espulsione del questore di Agrigento dev’essere dunque successivamente andato in Tunisia e tornato in Italia dove, a Gaggiano dov’è stato arrestato, ha la mamma che fa la badante e due fratelli, tutti regolarmente soggiornanti sul territorio italiano.
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Di Redazione