Cronaca

Bonifica mezzi Atm Milano utilizzati per spostamento profughi, le garanzie sanitarie per i conducenti ci sono oppure no?

senzatettoCom’era facile aspettarsi, il comunicato del coordinamento Rsu del gruppo Atm (pubblicato mercoledì 17 giugno) sull’impiego di mezzi pubblici per trasportare i profughi dalla stazione Centrale ai luoghi di accoglienza, non ha mancato di infuocare gli animi su un tema già di per sé fin troppo caldo. La scintilla? L’invito rivolto ai dipendenti della municipalizzata milanese, dalle rappresentanze sindacali unitarie, ad astenersi da questo servizio “in mancanza di garanzie sanitarie certificate o dotazioni di prevenzione” da eventuali patologie. Leggasi: i numerosi casi di scabbia e malaria registrati negli scorsi giorni.

 

ATM: “ATTIVATE PROCEDURE DI SANIFICAZIONE DEI MEZZI” – Pronta, nella giornata di ieri (giovedì 18 luglio), è arrivata la replica dell’azienda che ha tenuto a precisare quanto fosse “doveroso contribuire in una fase di emergenza umanitaria dando un aiuto”. Ma lo ha fatto “pur in misura assai limitata dando disposizioni operative precise attraverso il direttore di Rete. Sono state infatti attivate procedure di sanificazione su tutti 8 i mezzi che sono stati utilizzati”, si legge nella nota.

– In fin dei conti, precisa Atm, su un parco mezzi di oltre 1.200 mezzi di superficie e con più di 24.000 corse effettuate al giorno, “per i profughi sono state effettuate 10 corse che si sono svolte sotto sorveglianza di personale medico”.

 

DE CORATO (Fd’I-AN): “PROTESTE AUTISTI ATM LEGITTIME. PISAPIA SAPEVA” – Sulla questione è interventuo anche Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in Regione, secondo il quale, le motivazioni dell’agitazione degli autisti Atm (“legittime”) andrebbero in realtà ricercate a monte.

– “Pisapia è il responsabile della Sanità a Milano, doveva emettere un’ordinanza sull’emergenza scabbia e su tutte le altre patologie che richiedono una profilassi – ha detto il vice-presidente comunale -. Doveva procedere con la bonifica dei luoghi e dei mezzi pubblici. L’avevamo chiesto una settimana fa, se Pisapia l’avesse fatto non saremmo arrivati a questo punto, con le legittime proteste degli autisti Atm e i rischi per la salute per lavoratorie cittadini”.

– Del resto, ha continuato De Corato, “non si può ignorare il fatto che sono stati riscontrati 35 casi di scabbia solo nel primo giorno di attività del presidio, quindi è lecito supporre che le malattie contagiose colpiscano un numero elevato di migranti”.

 

CECCHETTI (LEGA NORD): “FANNO BENE I CONDUCENTI A INCROCIARE LE BRACCIA” – Una linea, quella di De Corato, sposata anche Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), vice-presidente del Consiglio regionale, secondo il quale il servizio svolto da Atm – ricordiamolo, su richiesta dell’Assessorato alla Protezione Civile del Comune di Milano – è “assurdo, inconcepibile”.

Si tratterebbe, secondo Cecchetti – che ha anche presentato, in merito, un’interrogazione in Consiglio regionale – di “un’altra dimostrazione di una cattiva e folle gestione del fenomeno migratorio che rischia di creare anche seri problemi igienico sanitari’. Fanno bene i conducenti a incrociare le braccia e a non effettuare il servizio. Ci sono stati diversi casi di scabbia e anche di malaria ed è veramente scandaloso che si proceda in questo modo senza la necessaria vigilanza e attenzione”.

 

VIOLI (M5S): “TRASPORTO PROFUGHI DI ATM? OPERAZIONE DOVEROSA” – Su tutt’altra posizione, invece, il capogruppo M5S al Pirellone Dario Violi, secondo il quale “spostare i profughi in centri di accoglienza ci sembra il minimo, un’azione di buon senso e un atto di civiltà per dare supporto a esseri umani che soffrono e far tornare alla normalità snodi fondamentali del trasporto pubblico come la stazione di Milano Centrale”.

– Ma anche per Violi, come per buona parte della politica cittadina, “finché il governo italiano non sarà capace di far sentire la propria voce in Europa, potremo mettere tutte le toppe che vogliamo ma continueremo a vivere in perenne stato di emergenza”.

– La soluzione, per il capogruppo M5S, ci sarebbe pure: “Il governo dovrebbe investire e migliorare l’efficienza delle Commissioni Valutative per abbassare drasticamente i tempi della valutazione dello status di profugo, che oggi avviene in media in due anni, e capire se una persona ha diritto di rimanere nel nostro paese”.

 

PROSEGUONO GLI ARRIVI – Intanto, nell’intera giornata di martedì, sono 140 i profughi arrivati alla Stazione Centrale di Milano. Lo fanno sapere i volontari che stanno tenendo un censimento del flusso migratorio presso il punto di prima accoglienza che è stato spostato dalla Galleria delle Carrozze ai locali messi a disposizione da Grandi Stazioni su piazza Luigi di Savoia.

 

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S.P.

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