Sgombero centro sociale Soy Mendel via Gervasini Milano, è il terzo intervento in 10 mesi
“Sarà una risata che vi seppellirà”. Scrivevano così, qualche giorno fa sul loro blog, i ragazzi del centro sociale “S.O.Y. Mendel” dopo la notizia, “annunciata per vie traverse da Comune e questura”, di un imminente sgombero. Sgombero che alla fine non si è fatto attendere. Alle prime luci di ieri, martedì 28 luglio, le forze di polizia hanno fatto irruzione nei locali dello stabile occupato di via Gervasini 37, nel quartiere di Baggio. Un blitz senza colpo ferire. All’interno dello stabile, infatti, erano presenti solo un paio di persone intente a recuperare alcuni oggetti.
SOY MENDEL: “ABBIAMO CERCATO DI TOGLIERE QUESTO SPAZIO AL DEGRADO” – “Sapevamo dello sgombero, era già stato fatto cenno in occasione di un incontro straordinario tra Comune e Prefettura sul tema sicurezza – hanno raccontato a Lapresse gli attivisti di Soy Mendel -. Certo non ci aspettavamo che si sarebbe svolto in questi termini e così rapidamente: stamattina quando siamo arrivati abbiamo trovato 4 camion di imprese di traslochi del Comune di Milano e 7 blindati della celere. Era già in corso lo smantellamento”.
– “Solo 8 anni fa l’Aler, che gestiva gli alloggi popolari prima di MM, aveva cercato di aprire questo locale come minimarket. Ma il progetto andò a vuoto e rimase ancora inutilizzato. Noi abbiamo cercato di togliere questo spazio al degrado, trasformandolo dopo 20 anni di inutilizzo in luogo di aggregazione”.
– Ma quello che fa davvero rabbia agli occupanti è “che allo sgombero odierno hanno partecipato in tutto circa 30 operai del Comune pagati da Metropolitane milanesi, che quando vuole i soldi ce li ha”.
TERZO SGOMBERO IN 10 MESI – Quello di ieri è il trentesimo sgombero di un centro sociale avvenuto nell’era Pisapia. E i terzo, in soli 10 mesi, vissuto dagli attivisti del Soy Mendel, il centro sociale che porta il nome del partigiano milanese in onore del quale era stato fondato il “Battaglione Mendel”, operativo a Baggio.
– Gli antagonisti del Soy Mendel erano già stati sgomberati lo scorso 4 marzo, quando un cospicuo numero di poliziotti e carabinieri era intervenuto per riportare la situazione alla normalità in via Cancano 5, all’interno di uno spazio abbandonato da una decina d’anni presso il Parco delle cave e occupato ad ottobre 2014.
– “Avevamo restituito quel luogo alla cittadinanza e lo avevamo aperto – raccontano – a chiunque volesse far parte del nostro progetto. Siamo stati sgomberati dopo cinque mesi su richiesta della proprietà”. Fino a quando lo scorso 12 aprile, Soy Mendel è risorto all’interno di alcuni spazi commerciali abbandonati in via don Gervasini 37, di proprietà demaniale (proprietà Aler prima e MM dopo per delega data dal comune), sempre nel quartiere di Baggio. Il resto è noto.
DE CORATO: “SPERIAMO NON SIA UN ALLONTANAMENTO FARSA” – “Sono stati denunciati gli anarchici del Soy Mendel?”, s’è domandato Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in Regione, a commento dello sgombero. “Erano già stati sgomberati a marzo da via Cancano, ma si erano in breve installati in via Gervasini: appare chiaro che non hanno nessuna intenzione di rispettare le regole e pagare affitti come fanno tutti gli altri cittadini, quindi bisogna vigilare perché adesso non occupino altri spazi e bisogna denunciare l’illegalità”.
– Ma il vero problema, per De Corato, è che non “deve essere un allontanamento farsa”. E agli stessi antagonisti che lo hanno accusato di “credersi l’unico possessore degli spazi comuni”, ha ricordato: “Io non ho mai scritto sui muri comuni a tutti i cittadini e che ho sempre pagato gli affitti”.
TATARELLA-BESTETTI (FI): “FENOMENI CHE NON POSSONO PIÙ ESSERE TOLLERATI – E sul concetto di illegalità hanno fatto leva anche Pietro Tatarella, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, e Marco Bestetti, consigliere di Zona 7, che proprio settimana scorsa “hanno denunciato una manifestazione del centro sociale Soy Mendel al Parco delle Cave, organizzata senza alcun permesso né autorizzazione durante la quale sono stati imbrattati muri con graffiti che incitano alla rivolta e che definiscono lo Stato come assassino”.
– “Si tratta di fenomeni che non possono più essere tollerati – secondo i consiglieri azzurri-, perché la mancanza di adeguati spazi di aggregazione nelle periferie, soprattutto per i giovani, non può certo essere risolta con illegalità e occupazioni abusive. Questo sgombero rappresenta un atto dovuto a tutela dei cittadini onesti”.
SONEGO (SpP): “AZZERAMENTO DI UN’ESPERIENZA AL SERVIZIO DELLA SOCIALITÀ” – Solidale con i ragazzi di Soy Mendel, invece, Anita Sonego, consigliere comunale della Sinistra per Pisapia, che s’è detta rammaricata “della mancanza di disponibilità (del Comune, n.d.a.) ad instaurare un dialogo con gli occupanti”.
– Quello che Sonego ritiene negativo, oltre allo sgombero in sé e “all’azzeramento di un’esperienza al servizio della socialità dei giovani e non solo”, è anche la modalità con il quale questo blitz è avvenuto: “Nel pieno del periodo estivo, quando la città si svuota (ma non per tutti e soprattutto non nelle periferie) e resta più sguarnita dai presidi sociali che contribuiscono a rendere meno pesante la vita dei cittadini non abbienti”.
– La consigliera si è appellata poi al “Consiglio di Zona 7, che conosce la qualità del lavoro sociale svolto dal Soy Mendel per la comunità di Baggio”, affinché “sia solidale con questa esperienza e faccia presente all’Amministrazione comunale la necessità di spazi aggregativi per il quartiere”.
AGGIORNAMENTO del 30 luglio 2015 ore 14,00 “SGOMBERO FARSA!”: “Lo sgombero-farsa del Soy Mendel è sotto gli occhi di tutti, soprattutto dei residenti di via Gervasini, che hanno segnalato che le attività del centro sociale continuano nel giardino antistante alla sede sgomberata – ha dichiarato Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale in Regione, dando voce alle segnalazioni dei residenti del quartiere.
– “Come se nulla fosse – ha spiegato De Corato –, gli anarchici si sono semplicemente spostati di qualche metro, piazzandosi nel giardino tra via Gervasini 37 e un edificio privato. Non solo, ci hanno anche fatto un cinema, con tanto di maxischermo e sedie.
– “La foto (perché è bene sottolineare che neanche si nascondono) – prosegue l’ex assessore alla Sicurezza di Milano, – campeggia sul profilo Twitter del Soy Mendel, dove viene anche specificato che le proiezioni continueranno fino a venerdì. Oltretutto i residenti testimoniano che ogni sera il gruppo di no-global fa le ore piccole tra chiasso e sporcizia lasciata a terra.
– “Ci sembrava strano – conclude De Corato – che il Comune Arancione andasse contro gli amici dei centri sociali! E infatti lo sgombero di due giorni fa è stato una farsa: sono stati spostati da un posto e si sono piazzati a dieci metri di distanza senza che nessuno gli dicesse niente. Chiediamo a Prefettura e Questura quanto dovranno aspettare i residenti per vedere una divisa che faccia rispettare l’ordine. Sulla vigilanza urbana non nutriamo nessuna speranza, visto che il Comune non andrà certo a disturbare gli amici dei centri sociali. Ci auguriamo che le forze dell’ordine intervengano a sgomberare il giardino occupato”
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S.P.