Occupazioni abusive Milano, gruppo criminale assegnava illegalmente alloggi Aler
La Polizia di Stato, a seguito dell’operazione svolta dal Commissariato Bonola della Questura di Milano avvenuta nel maggio scorso inerente le occupazioni abusive di zona San Siro e per cui sono stati arrestati 4 cittadini egiziani, il 13 dicembre u.s. ha individuato il quinto componente del gruppo criminale che allora era latitante all’Estero.
Il personale dell’Ufficio investigativo della Polaria di Malpensa ha eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare nei confronti di un cittadino egiziano, di 30 anni, per associazione a delinquere finalizzata al reato di occupazione abusiva di alloggi destinati ad uso pubblico di proprietà dell’ALER.
Il provvedimento è relativo a una complessa attività d’indagine condotta dagli agenti del Commissariato Bonola che hanno dapprima raccolto tutti gli elementi inerenti le occupazioni abusive avvenute negli anni 2015 e 2017, per poi proseguire con un’attività tecnica durante l’anno corrente. L’indagine ha permesso di individuare un gruppo che cedeva a persone terze gli alloggi, occupati abusivamente, nel quartiere San Siro, in particolare nella zona di piazza Selinunte e vie limitrofe. Dietro compenso di somme di denaro che mutavano a seconda di alcuni fattori, tra cui anche il culto religioso dei richiedenti, i 5 egiziani arrestati, di età dai 23 ai 36 anni, assegnavano illegalmente le abitazioni.
I poliziotti del Commissariato Bonola, durante l’attività investigativa, sono riusciti a individuare, grazie anche all’ausilio delle intercettazioni telefoniche, l’intera organizzazione criminale che gestiva il fenomeno dell’abusivismo, dalla domanda dei committenti di ricevere la disponibilità di un appartamento, sino alla consegna di quello disponibile. Tale sodalizio criminoso gestiva la quasi totalità delle occupazioni abusive di alloggi residenziali pubblici nel quartiere di S. Siro.
I poliziotti del Commissariato Bonola hanno inserito una nota di rintraccio a carico del ricercato e, avvisato tutti gli Uffici di Polizia di Frontiera, ove l’uomo avrebbe potuto transitare. Questo provvedimento ha permesso al nucleo investigativo della Polaria di Malpensa l’arresto dell’uomo, appena rientrato sul territorio nazionale.