La Storia dello Stato di Israele
Il libro di Claudio Vercelli “Israele 70 anni – Nascita di una Nazione” (Edizioni del Capricorno, anno 2018, 167 pagine) tratta della storia dello Stato di Israele, a partire dalla sua fondazione nel 1948. Vi si trovano importanti personaggi storici come David Ben Gurion, Golda Meir, Moshe Dayan, e Shimon Peres.
Nel suo libro lo studioso (dell’Università Cattolica) tende ad avere un approccio onnicomprensivo della storia dello Stato di Israele, parlando di vari aspetti: dall’esercito, all’economia, alla politica. Questo Stato, situato in Medio Oriente, non è da considerarsi uno Stato ebraico: gli ebrei infatti sono solo una percentuale, seppur rilevante, della sua popolazione. L’importante infatti nello Stato d’Israele non è sentirsi ebrei, ma essere cittadini israeliani: vi è una vera e propria cittadinanza, che è la cittadinanza israeliana, e che può essere acquisita da chiunque.
All’interno dello Stato di Israele vi sono così diverse etnie, ed anche diverse religioni. Esso ha la forma della democrazia parlamentare, ed ha il suo centro nella Knesset: il Parlamento. La lingua che vi si parla è l’ebraico moderno.
Claudio Vercelli dedica poco spazio al conflitto israelo-palestinese, perché questo in realtà è solo una parte marginale della storia dello Stato d’Israele. In questo Stato vi sono anche gli ebrei ortodossi, che hanno creato degli insediamenti disapprovati dalle Nazioni Unite.
Lo Stato d’Israele ha un’economia piuttosto ricca, e la disoccupazione è bassa.
Gli ultimi capitoli del libro sono dedicati alla situazione attuale, in cui il premier è Benjamin Netanyahu. Quale sarà il destino dello Stato d’Israele nel mondo globalizzato? Riuscirà a reggere le sfide che il futuro propone? Domande a cui bisogna ancora trovare una risposta.
Sandro Curti