Mostra Koji Yamamoto 9 settembre – 15 ottobre 2016 Milano, la nuova stagione espositiva in nome dell’arte Jap
Lorenzelli Arte apre la nuova stagione espositiva con l’artista giapponese Koji Yamamoto, che ritorna a Milano per proporre Un’Altra Natura e Vecchio Pino Vivente, un nuovo progetto espositivo che si aggiunge, completandolo, al precedente che la galleria presentò nella mostra del 2009.
La mostra si sviluppa in un percorso di 30 opere, tra tele e carte – la maggior parte delle quali pensate e realizzate appositamente per gli spazi della galleria – che costituiscono due cicli di lavori formalmente distinguibili fra loro: Un’Altra Natura e Vecchio Pino Vivente, che rispecchiano due filoni di ricerca, uno successivo all’altro dal punto di vista temporale, ma paralleli come aspetti di una medesima attitudine artistica.
“L’arte di Yamamoto (giapponese di Osaka) non ha nulla di casuale – scrive Ivan Quaroni nel catalogo che accompagna la mostra – e non è mai, a dispetto delle impressioni superficiali, l’espressione di un moto istintivo, ma il risultato di un lungo processo di affinazione che è soprattutto un processo di comprensione delle forze vitali e creative dell’esistenza. (…) (In essa) si può cogliere tutta l’eredità della visione orientale. Una visione non-duale che, contrariamente a quella occidentale, fondamentalmente binaria, non esaspera le differenze, ma le compone in una nuova sintesi.”
La natura è elemento centrale della sua indagine e l’artista giapponese sviluppa la capacità di catturarne il significato attraverso la sua pittura, che ha raggiunto una maturità di linguaggio nel confronto serrato con gli elementi naturali e nel superamento del limite del sistema di rappresentazione spaziale. Così infatti, nel ciclo Altra Natura, Yamamoto cerca di dipingere il movimento in atto e ogni aspetto del divenire rappresentando le forme che si scindono, si moltiplicano e si espandono. Ovvero cerca di dipingere la vita stessa.
Interessante e suggestiva la genesi del ciclo Vecchio Pino Vivente che nasce dall’invito di dipingere il fondale del palcoscenico di un teatro Noh. In Giappone ogni palco del teatro Noh, stabile o temporaneo, deve assolutamente presentare un vecchio pino, senza il quale non può essere qualificato come un palco per il teatro Noh. Yamamoto trasforma il tradizionale pino in stile manga in una rappresentazione astratta e ancora in grado di trasmettere, nelle sue numerose declinazioni e variazioni, l’allusione all’iconografia originaria. ‘L’opera, insomma, – scrive Quaroni – non rappresenta più un pino, anche se, in qualche modo, ne cattura l’essenza. Di fatto, essa è divenuta l’espressione di un’Altra natura, più intima e segreta, che giace nei quieti recessi dell’animo umano.’
Un’Altra Natura e Vecchio Pino Vivente
9 settembre – 15 ottobre 2016
– Giovedì 8 settembre:
ore 18.30 inaugurazione mostra
ore 20.00 concerto della soprano Kazue Morinaga accompagnata al pianoforte dal maestro Marco Scolastra
Musiche di Gioacchino Rossini, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini
– Venerdì 9 settembre:
ore 18.00 Teatro Noh
L’attore Noboru Yasuda (shimogakari-hosho-scuola) metterà in scena Yumejyuya (di Soseki Ntsume)
Shimai-rappresentazione di una parte di un teatro Noh eseguita senza musica
– Ulteriori informazioni: +39.02.201914, oppure federica@lorenzelliarte.com
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