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LAC Lugano, alla scoperta del nuovo polo museale, crocevia culturale fra il Nord e il Sud dell’Europa

Giulio Paolini, MimesiCamminare tra il “Sacco” in iuta di Alberto Burri e l’ “Agreste” in ferri di recupero rielaborati di Ettore Colla. Ammirare l’ “Incontro Incantato” di Pietro Consagra, e perdersi nella modernità meccanizzata della “Bambola Blu” di Depero. E ancora lasciarsi stregare dalla vocazione metrica del “Concetto Spaziale” di Fontana, dal fascino orientale di “1000 Names” di Anish Kapoor, dalle narrazioni scomode racchiuse da Anselm Kiefer in “Eridanus” e tanto, altro ancora. E’ solo una piccola, meravigliosa parte delle emozioni che si potranno vivere al LAC Lugano Arte e Cultura, il nuovo centro culturale dedicato alle arti visive, alla musica e alle arti sceniche, nuovo punto di riferimento culturale della Svizzera, che pone Lugano quale crocevia culturale fra il Nord e il Sud dell’Europa.

 

BENVENUTI AL “LAC” – Nato come luogo di condivisione e contaminazione fra diverse discipline artistiche, il LAC testimonia sin dalla sua configurazione architettonica la propria vocazione di realtà aperta, di incontro fra le arti, gli artisti e la collettività.

– Il LAC, infatti, sorge in una imponente struttura affacciata sul lago, pronta ad ospitare una ricca programmazione di mostre ed eventi, stagioni musicali, rassegne di teatro e danza, insieme con una varietà di iniziative culturali e un folto programma di attività per i giovani e le famiglie.

– Al LAC ha sede il costituendo Museo d’Arte della Svizzera italiana, nato dall’unione tra il Museo Cantonale d’Arte e il Museo d’Arte della città di Lugano. I suoi tre piani espositivi ospitano la collezione permanente della città di Lugano e del Cantone Ticino (MASI), mostre temporanee e installazioni site specific, con il plus di una nuova sala concertistica e teatrale da 1000 posti.

– Entrano a far parte del LAC anche gli ambienti, recuperati e restaurati, dell’antico convento dei francescani minori; l’autosilo sottostante la piazza impreziosito da opere realizzate dall’artista svizzero Felice Varini; il nuovo parco pubblico accessibile direttamente dalla hall.

– Completano la struttura altri importanti spazi come il Teatrostudio, le sale multiuso – pensate ed equipaggiate per ospitare incontri ed eventi –, la sala didattica e l’Agorà.

 

IL MUSEO PERMANENTE E LE COLLEZIONI TEMPORANEE – L’architettura museale è stata pensata per ospitare le opere d’arte, e non per entrare in competizione con esse. Gli spazi, semplici, bianchi, flessibili e inondati di luce sono stati ideati per indurre al silenzio e alla contemplazione.

– Su una superficie complessiva di 2.500 metri quadrati, la struttura ospita su un piano la collezione permanente, mentre i restanti 1.820 metri sono dedicati alle mostre temporanee.

 

LO SPAZIO -1 – Un’attenzione particolare merita senza dubbio la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, ospitata allo Spazio -1. In una dimensione speciale, gli spettatori possono ammirare e “vivere” 205 opere provenienti dai noti collezionisti, allestite nell’ottica di un rapporto costruttivo e fortemente voluto tra istituzione pubblica e collezionismo privato.

– La mostra “Arte delle avanguardie del XX e XXI secolo. Un corpus di oltre 500 opere tra dipinti, sculture, disegni, fotografie, installazioni, video e libri d’artista”, si articola in un inedito corpus, in dialogo sia con l’antologica di Giulio Paolini, sia con i maggiori artisti italiani degli anni ’50 e ’60, prevalentemente astrattisti (da Fontana spazialista, a Burri e Scarpitta che esaltano la materia), nonché dell’Arte Povera.

– A questo riguardo, vanno sottolineati nuovi inserimenti quali un grande ricamo, “Tutto”, di Alighiero Boetti e due sculture del primo Gianni Piacentino poverista e minimalista, di notevole importanza storiografica.

– In più opere molto significative del Gruppo Zero, di Klein, Manzoni, Castellani, e per la prima volta di Uecker, Schoonhoven e Bonalumi.

– Non manca anche una selezione di opere espressione, in prevalenza, delle tendenze neo astrattiste o neo pop, ma recentemente acquisite e avvicinate – come è appunto regola nella Collezione Olgiati – ai nuclei storici della collezione (Seth Price, Harold Ancart, Tauba Auerbach, Jimmie Durham, Francesco Vezzoli, Gabriel Kuri, Gabriel Sierra, Sophie Calle, Pierpaolo Campanini, Varga Weisz).

– Queste nuove acquisizioni fanno sì che lo Spazio -1, strutturato come uno “Schaulager” e nato nel 2012 quando i coniugi Olgiati – proprio in previsione dell’apertura del LAC – hanno siglato un accordo con la Città di Lugano per il deposito di 157 opere, sia oggi dotato complessivamente di 205 opere.

– Dal 12 settembre 2015 al 10 gennaio 2016, lo Spazio -1 sarà aperto:

– dal venerdì alla domenica

– dalle ore 11-18

– Entrata gratuita

– Domenica alle 15 visita guidata gratuita

– In occasione dell’inaugurazione del LAC, apertura tutti i giorni dal 15.9 al 4.10 (tranne il lunedì)

 

L’INTERVISTA A GIANCARLO OLGIATI – Di seguito le risposte di Giancarlo Olgiati su quali siano le opere della Collezione al lui più care, e sull’importanza di un polo museale come il LAC:

 

 

INFO E CONTATTI – Per ulteriori info e contatti:

– LAC Lugano Arte e Cultura

– Piazza Bernardino Luini, 6 CH

– 6901 Lugano, 6900 Lugano,

– tel. +41 58 866 4200

 

ORARI – Il LAC è aperto al pubblico nei seguenti orari:

– Ma – Me, Do: 10:30 – 18:30

– Gi – Sa: 10:30 – 20:00

– Lunedì chiuso

 

INVIATECI LE VOSTRE FOTO E SEGNALAZIONI – per le vostre segnalazioni e foto circa incidenti, emergenze, autovelox nascosti, strade dissestate e buchi sul manto stradale, disagi sociali, odissee burocratiche, truffe, rapine, aggressioni, zone carenti di sicurezza, aree preda di degrado o spaccio, problematiche sui mezzi pubblici, borseggi, maltrattamenti sugli animali o altro, scriveteci a redazione@cronacamilano.it

– il nostro staff riserverà la massima attenzione ad ogni caso, per dar voce direttamente ai cittadini, senza “filtri politici”.

 

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– Il nostro Staff sarà a vostra disposizione per proporvi, senza alcun impegno, le migliori soluzioni pubblicitarie.

 

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Valentina Pirovano

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