Mostra Rodin Milano Palazzo Reale 17 ottobre 2013 – 26 gennaio 2014, orari, info, biglietti anche gratis
Non poteva che essere la prestigiosa e monumentale sala delle Cariatidi, al piano nobile di Palazzo Reale, ad ospitare la mostra “Rodin, il marmo e la vita”, dedicata alle sculture del grande artista francese. Un’esposizione che definire unica, per una volta, non è un’enfatizzazione dovuta dalle circostanze, ma esatta corrispondenza con la realtà.
– Le 60 opere in mostra fino al 26 gennaio 2014, infatti, rappresentano la sintesi artistica più completa mai realizzata sui lavori marmorei di Auguste Rodin (1840-1917). Esse sono il frutto dei prestiti concessi alla città di Milano da parte di importanti musei francesi quali il Petit Palais-Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris, il Musée Faure di Aix-les-Bains e il Musée de Picardie di Amiens. Ma sono soprattutto alcuni capolavori provenienti dal Musée Rodin di Parigi a fare entrare questa mostra nel novero delle grandi esposizioni di questo autunno-inverno.
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IL MAESTRO RODIN: LA VITA E LE OPERE – François-Auguste-René Rodin nasce a Parigi il 12 novembre 1840 da una famiglia di umili origini. Il suo talento artistico si manifesta già in tenera età, ma a causa dell’indigenza dei genitori è costretto ad iniziare gli studi non prima dei 14 anni.
– Dopo essere stato rifiutato da alcune scuole di disegno, riesce a formarsi presso l’École Speciale de Dessin et Mathématiques, dove apprende le tecniche del disegno da Horace Lecoq de Boisbaudran e, insieme a queste, anche le prime nozioni di scultura.
– Nel 1864 inizia a collaborare come decoratore presso lo studio di Louis Carrier-Belleuse. Un’esperienza portata avanti fino al 1870 e che gli consente di partecipare, l’anno seguente, alle decorazioni per il palazzo della Borsa di Bruxelles.
– Nel 1875 Rodin parte per l’Italia. Nel nostro Paese rimane folgorato dalle bellezze artistiche di Roma e Firenze, città che visiterà più volte nel corso della sua vita. Ed è in terra italica che approfondisce anche lo studio del Rinascimento e, soprattutto, dell’arte di Michelangelo Buonarroti. Ma fondamentali per la sua carriera saranno anche le ispirazioni tratte da Dante, il Barocco e tutta l’arte antica.
– In poco più di 40 anni, Rodin porta a termine numerosi capolavori che lo renderanno immortale. Tra le sue opere più note: “L’età del bronzo” (1876), “Il figliuol prodigo” (1885-87 circa), “Il pensatore” (1880-1904), “Il bacio” (1888), “Borghesi di Calais” (1885 e il 1895).
– Da ricordare anche un lavoro incompiuto: la celebre porta bronzea commissionatagli dai progettisti del Museo des Arts Decoratifs (che non verrà mai costruito) e che Rodin chiamerà “Porta dell’Inferno”, in omaggio a Dante. Lo scultore vi si dedicherà per tutta la vita, nel tentativo di ricreare una grande allegoria della dannazione dantesca, senza tuttavia portarla a termine.
– Rodin muore a Meudon il giorno 17 novembre 1917, cinque giorni dopo aver compiuto 77 anni. Un anno, prima, nel 1916 aveva nominato lo Stato francese suo unico erede.
– Nel 1919, a Parigi, nell’Hôtel Biron, il suo atelier, apre il Musée Rodin, che da quel momento in poi tutelerà la sua opera promuovendone lo studio.
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PERCORSO ESPOSITIVO DELLA MOSTRA – Promossa e prodotta dal Comune di Milano, Palazzo Reale, Musée Rodin di Parigi, Civita e Electa, in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la mostra è curata da Aline Magnien, Conservatore capo del Musée Rodin di Parigi, con la collaborazione di Flavio Arensi.
– L’allestimento della sala delle Cariatidi è stato realizzato dallo studio internazionale Bureau de Mesarchitecture-Didier Faustino. Tutto è volto ad esaltare la plasticità delle figure di Rodin, in un continuo dialogare con lo spazio circostante.
– Le opere, dopo un primo spazio introduttivo in cui il visitatore viene edotto sul lavoro dell’artista e la sua concezione sull’utilizzo del marmo, sono distribuite cronologicamente lungo tre sezioni:
– Prima sezione: Nella prima di esse troviamo le opere giovanili, legate al classicismo. Il tema è quello legato all’”Illusione della carne e della sensualità“.
– Su tutti bisogna segnalare due lavori: l‘“Homme au nez cassé”, un ritratto che Rodin realizzò tra il 1874-1875 e che dedicò al genio del grande Michelangelo Buonarroti.
– E poi, il grande capolavoro “Il Bacio”. Quest’opera, tra le più celebri dell’artista, si ispira alla vicenda dantesca di Paolo e Francesca e rappresenta i corpi dei due amanti che si fondono nell’atto di baciarsi. Una scultura che fece molto scalpore nella Francia di allora per la sua forte carica erotica, in cui la posizione di Francesca lascia intendere di non subire passivamente il bacio del suo amato ma di voler quasi prendere l’iniziativa, abbandonandosi audacemente, per il giudizio di quei tempi, alla passione.
– Seconda sezione: In questo secondo spazio sono presenti le opere della maturità di Rodin. Lontane dal perfezionismo accademico del primo periodo, le sculture sembrano prendere forma dal marmo con assoluta naturalezza e spontaneità, con tutta la loro carica erotica e sensuale.
– In alcuni lavori di questo periodo è evidente lo sforzo del Maestro di cercare nuovi e inediti percorsi espressivi. Ne è un esempio la “Mains d’amant”, delicato e sensuale richiamo all’amore che Rodin scolpisce ricreando l’idea del movimento, in un lavoro di recupero della classicità rincorrendo i suoi più nuovi ideali estetici.
– Terza sezione: L’ultima sezione, la terza, è quella dedicata alla “poetica dell’incompiuto”, l’approdo a quel “non finito consapevole” che lo stesso Michelangelo aveva saputo sapientemente contrapporre alla perfezione di un’opera compiuta.
– Rodin, come il “suo Maestro”, lascia le opere dei suoi ultimi anni di attività, sicuramente le più moderne, incomplete, come se le figure fossero ancora imprigionate nella pietra, affinché l’impressione conservi tutta la sua freschezza.
– Appartengono a questa sezione i ritratti forse più suggestivi dell’artista: quelli di Victor Hugo e Puvis de Chavannes, il grande “decoratore di muri”, un artista molto in voga nella Francia di fine Ottocento.
– La mostra allestita a Palazzo Reale ripercorre, quindi, l’intera carriera di Auguste Rodin, riproponendo al pubblico milanese e non le tappe principali che hanno portato il genio francese a distinguersi, nella sua stessa epoca, in quanto a sensibilità artistica e gusto per l’innovazione. Un’esposizione che intende rivolgersi tanto agli esperti quanto ad un pubblico più tradizionale, fatto di appassionati o semplici amanti del bello.
RODIN, IL MARMO E LA VITA
– Palazzo Reale, presso Sala delle Cariatidi
– Piazza del Duomo 12, Milano
– Dal 17 ottobre 2013-26 gennaio 2014
– lunedì dalle 14.30 alle 19.30
– martedì, mercoledì, venerdì, domenica dalle 9.30 alle 19.30
– giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30
– Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura.
INGRESSO – Di seguito i costi dei biglietti disponibili:
– Biglietti intero € 11,00
– Ridotto € 9,50 per visitatori da 6 a 26 anni e over 65, per tutti i visitatori portatori di handicap, possessori del biglietto dei Musei del Castello Sforzesco, titolari Carta Civita, titolari di apposite convenzioni, gruppi di almeno 15 persone (dal lunedì al venerdì).
– Ridotto speciale € 5,50 per scuole, gruppi del Touring Club e FAI, abbonati annuali e dipendenti ATM.
– Biglietto Famiglia: 1 o 2 adulti + bambini (da 6 a 14 anni) = adulto € 9,50 – bambino € 5,50.
– Gratuito per minori di 6 anni, un accompagnatore per gruppo, due accompagnatori per classe scolastica, un accompagnatore per disabile, dipendenti della Soprintendenza ai Beni Architettonici di Milano, giornalisti, tesserati ICOM, guide turistiche.
– Audioguida gratuita per tutti i visitatori.
– Diritti di prenotazione € 2,00 individuale € 1,50 a persona, per gruppi € 0,50 ad alunno, per classi scolastiche.
VISITE GUIDATE E PERCORSI DIDATTICI – Su prenotazione per gruppi di massimo 25 persone € 100,00 gruppi € 60,00 scuole € 120,00 lingua straniera € 160,00 percorso abbinato con la mostra “Canova. L’ultimo capolavoro. Le metope del Tempio”, presso le Gallerie d’Italia – Piazza Scala.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI – Per ulteriori informazioni e per prenotazioni:
– tel. 199.15.11.14
– email: servizi@civita.it
FOTOGRAFIE OPERE ESPOSTE – Di seguito la gallery delle opere esposte, a cura di http://www.milanofotografo.it/
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S.P.
Foto: http://www.milanofotografo.it/