Salute e Benessere

Binge drinking, conseguenze sul cervello soprattutto in età adolescenziali, dettagli

COS’E’ IL BINGE DRINKING – Il binge drinking è un fenomeno traducibile con l’espressione “abbuffata alcolica”:

 

 

 

 

 

  • Si tratta di un evento in cui la persona assume varie bevande a base di alcool ripetutamente e in modo compulsivo fino ad ubriacarsi.
  • Durante un binge drinking i partecipanti consumano consumo un minimo di 5 o 6 bicchieri di sostanze alcoliche, superando comunque di molto le proprie caratteristiche di tolleranza.
  • Generalmente le sostanze vengono assunte in modo quasi consecutivo ed estremamente rapido, ovvero senza sorseggiare, ma trangugiando l’alcool tutto d’un fiato.
  • In tal modo non vi è soltanto la pericolosità indotta dalla quantità eccessiva di alcolici, ma anche quella dovuta alla modalità di ingestione, che amplifica l’impatto negativo dell’alcool sulla capacità e sulla salute sia mentale, sia fisica.

 

DAGLI USA ALL’ITALIA

  • Negli Stati Uniti l’abuso di alcol si verifica soprattutto tra gli studenti dei college, il 44% dei quali dichiara episodi di “binge drinking” ogni 2 settimane e il 19% anche 3 volte alla settimana.
  • Il fenomeno è diffuso anche in Italia, soprattutto in concomitanza di eventi musicali, serate in discoteca, feste e così via.
  • Secondo gli ultimi dati comunicati sarebbero circa 4milioni gli italiani che praticano il binge drinking e, secondo l’Osservatorio alcol dell’Iss, il fenomeno è diffuso soprattutto nei giovani tra i 15-24 anni, fascia d’età dove raggiunge il picco di 1.450.000  praticanti. In particolare tra i 15enni risultano essere circa 450.000 i giovanissimi che praticano l'”abbuffata alcolica”.


LA RICERCA SCIENTIFICA – L’Università del North Carolina ha recentemente pubblicato i risultati ottenuti da uno studio per determinare come questo fenomeno alteri la struttura cerebrale.

 

I FATTORI ESAMINATI – Per compiere la ricerca sono stati utilizzati alcuni soggetti da laboratorio trattati con acqua (gruppo di controllo) o etanolo (gruppo sperimentale, AE) durante l’adolescenza e controllati fino all’età adulta. L’analisi si è basata sullo studio genetico di:

  • specifici neurotrasmettitori,
  • l’uso di test comportamentali,
  • l’analisi post-mortem con Risonanza Magnetica (RM) delle strutture cerebrali ed l’immunoistochimica.

 

I RISULTATI DELLE ANALISI: IL DEFICIT NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO

  • Nell’arco delle 24 ore successive all’episodio di Binge drinking, i test hanno mostrato una riduzione nella neurotrasmissione del sistema colinergico e dopaminergico (recettori di tipo 4).
  • I soggetti sottoposti ad elevate quantità di alcol durante l’adolescenza (AE)  hanno quindi mostrato una riduzione del 73% dell’espressione genica rispetto al gruppo di controllo.
  • Proprio in questi soggetti i test comportamentali hanno evidenziato un deficit di apprendimento (“reversal learning”) correlato ai dati di risonanza magnetica che indicano una riduzione del volume del bulbo olfattivo e una ridotta densità dei neuroni acetilcolinergici nel cervello anteriore.

 

CONCLUSIONI – La ricerca scientifica ha quindi dimostrato che gli episodi di binge drinking negli adolescenti provocano:

  • danni cerebrali soprattutto in età di sviluppo (adolescenza): il cervello di un adolescente, infatti, risulta particolarmente sensibile agli effetti neurotossici dell’alcol, poiché si trova in fase di maturazione strutturale e funzionale.
  • disturbi comportamentali in età adulta, come ad esempio la dipendenza dall’alcol.

 

INFORMAZIONI – Ulteriori informazioni su:

  • www.droganews.it
  • Adolescent Binge Drinking Alters Adult Brain Neurotransmitter Gene Expression, Behavior, Brain Regional Volumes, and Neurochemistry in Mice Alcoholism: Clinical and Experimental Research Vol. 35, No. 4, 2011: pp 671–688 DOI: 10.1111/j.1530-0277.2010.01385.
  • Fonte: Clinical and Experimental Research

 

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C.A.

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