Giocatori Milan e Inter età media, confronto con le stagioni del triplete
Dopo aver visto il confronto tra l’età media delle due milanesi ed il Barcellona di Pep Guardiola, una delle migliori formazioni di sempre, vediamo qual’era il grado di anzianità di rossoneri e neroazzurri nell’ultimo appuntamento con la storia.
IL DIAVOLO DEL 2007 – Per il Milan la stagione recente più esaltante è senza dubbio quella del 2006-2007, conclusa con la vittoria in Champions League ad Atene nel remake contro il Liverpool.
- La formazione scesa in campo il 23 maggio 2007 era così formata: Dida (’73); Oddo (’76), Maldini (’68), Nesta (’76), Jankulovski (’77); Gattuso (’78), Pirlo (’79), Ambrosini (’77); Seedorf (’76), Kakà (’82); F. Inzaghi (’73).
- L’età media della squadra titolare risulta essere pari, ovviamente al 2007, a 31,09 anni. Risultato veramente molto alto se confrontato con quello attuale e con quello dei blaugrana.
- Nonostante un livello di età media decisamente elevata la vittoria della Champions è arrivata ugualmente, ma fu da tutti vista come la perfetta conclusione di un ciclo strepitoso guidato dalla maestria e dalla sagacia tecnica, tattica e motivatoria di Carlo Ancelotti.
L’INTER DEL TRIPLETE – Era il 22 maggio del 2010, poco più di 400 giorni fa, quando l’Inter di Mourinho alzava al cielo il suo terzo “titulo” stagionale dopo la conquista di Coppa Italia e Scudetto.
- La formazione schierata dallo Special One era così composta: J. Cesar (’79); Maicon (’81), Lucio (’78), Samuel (’78), Chivu (’80); J. Zanetti (’73), Cambiasso (’80); Sneijder (’84), Pandev (’83), Eto’o (’81); Milito (’79).
- L’età media della squadra del portoghese, nel 2010, era pari a: 30,36.
- Risultato di poco inferiore a quello emerso nell’analisi del Milan del 2007; anche in questo caso molti ritengono che la vittoria non sia stata frutto del valore individuale dei giocatori, il Barcellona era già all’ora più forte, ma piuttosto dalla capacità di caricare e pretendere il massimo del tecnico portoghese.
MOVIMENTO SENZA PALLA – Nonostante la buona riuscita europea, per le due milanesi, delle stagioni 2007 e 2010 è evidente che il calcio ultimamente stia cambiando e necessiti sempre più di un elevato movimento senza palla.
- Il Milan nella stagione 2007 ha potuto contare su un Kakà straordinario, capocannoniere della competizione europea con 10 reti, che forte del supporto di altri giocatori dotati di tecnica sopraffina come Seedorf e Pirlo, riusciva ad imbeccare il cecchino Pippo Inzaghi.
- Mourinho, conscio del fatto che l’organico dei neroazzurri era meno forte di quello di altre big europee come Barcellona o Manchester United, ha puntato invece sulla disponibilità di sacrificio di tre giocatori in particolare: J. Zanetti, Pandev ed Eto’o cercando di puntare fortemente sul contropiede per sfruttare al meglio la rapidità di Maicon e la velocità di esecuzione dell’argentino Milito.
LE PROSPETTIVE FUTURE – La difficoltà di ottenere risultati avendo una squadra che presenta un’età media elevata non deriva tanto dall’anno di nascita degli stessi calciatori, quanto piuttosto dalla loro incapacità di sostenere un numero così elevato di partite in un anno.
- Giocatori come Seedorf, Pirlo, Cambiasso e Milito difficilmente falliscono le partite chiave, ma altrettanto osticamente riusciranno a raggiungere performance elevate per tutta la durata della stagione.
- Inoltre questi giocatori dalla carta d’identità non giovanissima presentano, molto spesso, una maggiore facilità di infortunio ed una minore prontezza di recupero.
- Per questo si rende necessario cercare di inserire ogni anno un paio di buoni giocatori giovani che possano nell’arco di una o due stagione diventare i futuri punti fermi.
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Matteo Torti