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Napoli Inter 2 a 0 Quarti di finale Coppa Italia, Cavani zittisce Ranieri

La tattica attendista di Ranieri, almeno in questa occasione, non ha pagato. Il tecnico testaccino mette in atto una strategia eccessivamente difensiva nel primo tempo e troppo spregiudicata nella ripresa. Il risultato? Il San Paolo non viene zittito. Cavani su rigore decide la sfida e, nel finale, raddoppia. È il Napoli a volare alle Semifinali.

 

Ranieri, ex del Napoli nella stagione 1990-91, non può contare su Lucio e Pazzini, non partiti per il San Paolo a causa di un attacco febbrile. Ritorna dal primo minuto Wesley Sneijder che si posiziona davanti a supporto dell’unica punta, Diego Milito. A centrocampo spazio, in mezzo, al duo Thiago Motta e Cambiasso con capitan Zanetti ed Obi. In difesa, davanti a Castellazzi, dentro il giovane Ranocchia, poco utilizzato fin qui dal tecnico testaccino, con Samuel. Sulle fasce spazio a Maicon e Chivu.

 

Mazzarri punta tutto sui tre tenori: Hamsik e Lavezzi si schierano alle spalle di Cavani. Finisce in panchina, quindi, Pandev: ex della partita. A centrocampo spazio ad Inler e Gargano in mezzo con Maggio e Zuniga sulle fasce. In difesa, davanti a De Sanctis, spazio al trio composto da Campagnaro, capitan Cannavaro ed Aronica.

 

Dalle formazioni messe in campo si capisce bene che entrambi i tecnici non vedono nella Coppa Italia un obiettivo marginale; nonostante questo, le due squadre si studiano nei primi dieci minuti e non riescono a creare pericoli veri.

 

La prima occasione capita ai padroni di casa al 14’: Lavezzi porta a spasso Samuel e Chivu e crossa in mezzo. Hamsik anticipa Cavani e manda a lato di testa. È un buon momento per i partenopei che, dopo sessanta secondi, vanno ancora vicini alla rete: Gargano dalla trequarti trova l’inserimento di Maggio che, tutto solo davanti a Castellazzi, non trova la rete. Palla in angolo.

 

Pronta risposta dei neroazzurri: Sneijder cerca di fare tutto da solo ma, una volta arrivato al limite dell’area, fatica ad imprimere una forza adeguata al pallone. De Sanctis blocca agevolmente. Ma sono gli Azzurri a creare nuovamente le basi per rendersi pericolosi: al 21’ punizione conquistata da Lavezzi e calciata da Gargano. Palla che sfiora il palo alla destra di Castellazzi.

 

Al 30’ bruttissimo intervento di Sneijder che va direttamente sulla gamba di Gargano colpendolo con il piede a martello sulla tibia. Incredibilmente Celi, a pochi metri di distanza, non se ne accorge e, di fatto, grazia l’olandese da una inevitabile espulsione.

 

Al 34’ altra decisione discutibile da parte del direttore di gara: Lavezzi trova un buco per servire Cavani che, al limite dell’area di rigore, riceve una netta spinta da Chivu. Gli Azzurri chiedono il rigore, tuttavia il contatto sembra iniziare fuori dall’area. Nel dubbio Celi non si assume alcuna responsabilità: si continua.

 

Al 39’ ancora Napoli: Gargano fa correre Maggio sull’out di destra. Il laterale approfitta della scivolata di Chivu e crossa in mezzo per Cavani. Palla smorzata dalla difesa interista. Trenta secondi dopo nuova azione offensiva dei padroni di casa: è Hamsik ad andare via sulla fascia sinistra ed a trovare, a rimorchio, Aronica. Il difensore partenopeo calcia di mancino ma non imprime la forza necessaria. Castellazzi para senza problemi.

 

In questi minuti c’è da sottolineare il nervosismo di Sneijder che, dopo essere stato ammonito per aver calciato via il pallone, non tiene a bada i suoi nervi e finisce per commettere, in pochi minuti, altri due falli. Il quarto uomo chiede a Ranieri di calmare il suo giocatore che, qualora dovesse continuare su questo profilo, finirebbe sotto la doccia anzitempo. L’olandese non sembra aver compreso di essere già stato graziato nell’occasione dell’intervento sulla tibia di Gargano.

 

Nella ripresa subito una sostituzione per Ranieri: fuori Obi e dentro Alvarez che si posiziona alle spalle del duo Sneijder-Milito. Sembra che il tecnico testaccino voglia abbandonare lo spirito difensivista ed attendista che ha caratterizzato il Biscione nella prima metà della gara.

 

Ma proprio nel momento apparentemente migliore per gli ospiti, arriva una leggerezza di Thiago Motta che, al 49’, prima perde palla al limite dell’area e, poi, stende Cavani. Celi fischia il rigore. È lo stesso uruguaiano ad incaricarsi della battuta: palla da una parte e portiere dall’altra. La punta Azzurra riscatta l’errore dal dischetto di domenica scorsa. E’ il suo 50° gol con la maglia del Napoli in una stagione e mezza di permanenza sotto il Vesuvio.

 

Al 56’ occasione dubbia in area del Napoli: Alvarez lancia splendidamente la punta argentina che viene sbilanciata da Maggio. Situazione simile, per gravità, a quella del primo tempo che aveva coinvolto Chivu e Cavani. Celi, anche in questo caso, non concede un penalty che sembrava esserci. Proteste veementi del Principe che, nell’occasione, si becca il cartellino giallo. Fase di grande nervosismo.

 

Al 59’ si fa vedere, per la prima volta nel match, Sneijder: sventola da trentacinque metri. De Sanctis, per non rischiare, respinge con i pugni. Passano cento secondi e l’olandese si rende ancora protagonista, in positivo: duetto con Milito prima e Cambiasso poi e gran tiro dai venticinque metri. Palla che lambisce il palo alla destra del portiere Azzurro.

 

Al 64’ primo cambio di Mazzarri che inizia a pensare in ottica campionato: fuori un esoso Lavezzi e dentro l’ex, Goran Pandev. Macedone che vive un ottimo momento di forma con cinque gol consecutivi all’attivo, dei quali quattro in campionato.

 

Al 68’ incredibile errore di Alvarez che, come nel primo tempo del derby, si trova tutto solo in area ma, col piatto, fallisce un gol che sembrava già fatto. Argentino che si dimostra sempre molto elegante e grazioso, ma che deve ancora migliorare in termini di cattiveria agonistica ed opportunismo.

 

Pronta la risposta dei padroni di casa: Inler al 70’ lancia Pandev che, con un controllo di sinistra, rende vano l’intervento di Ranocchia e serve Cavani che, solo in area, si fa rimontare da Samuel. Passano trenta secondi e, su un capovolgimento di fronte, ottimo lancio di Gargano per Cavani che, in corsa, appoggia in area per Pandev. Il macedone, di prima intenzione, tenta la girata di sinistro. Palla che termina di poco sopra la traversa.

 

Al 76’ Ranieri le tenta tutte: fuori l’italo-brasiliano che secondo il suo agente sarà presto “francese”, Thiago Motta, e dentro il redivivo Zarate. Da quando il tecnico ex Juventus e Roma siede sulla panchina neroazzurra non ha mai schierato una squadra così offensiva: Milito, Zarate, Sneijder ed Alvarez dentro tutti assieme. Senza contare che, negli ultimi minuti, Maicon è in costante proiezione offensiva.

 

Erroraccio di Castellazzi al 79’: sbaglia rinvio e finisce per favorire Gargano che supera in velocità Ranocchia, ma si allunga troppo il pallone dando la possibilità all’estremo difensore neroazzurro di tornare sulla sfera e risolvere tutto. Nel capovolgimento di fronte tenta di fare tutto da solo Sneijder: destro dal limite dell’area che esce davvero di un nulla.


All’81’ Mazzarri attua la seconda sostituzione: dentro l’ex Parma Dzemaili al posto del connazionale Inler. In questi ultimi minuti è forcing totale dell’Inter che all’86’ va ripetutamente vicino alla rete: De Sanctis salva, di pugno, su Maicon e si immola sulla ribattuta di Zarate.

 

Poco dopo arriva il momento di Dossena: il laterale italiano prende il posto di Hamsik. Il tecnico livornese tenta di smorzare la pressione che i neroazzurri stanno mettendo in atto. Molto concitati gli ultimi minuti che, però, portano l’Inter a subire la seconda rete: è il 93’ quando Cavani, in contropiede, supera Ranocchia prima e Castellazzi poi. Depositare la palla in rete è un gioco da ragazzi.

 

Così come in campionato, anche in Coppa Italia Ranieri deve abdicare nel confronto con il Napoli. I neroazzurri hanno deciso di non giocare nel primo tempo e quando hanno iniziato a farlo, nella ripresa, non sono riusciti a trovare la via del gol. Il percorso in Coppa Italia, per il Biscione, termina qui.

Matteo Torti

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