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Inter – Parma 3 a 3 Serie A quindicesima giornata, anche con Mazzarri è pazza-Inter

Walter MazzarriIl Napoli pareggia, la Fiorentina perde, ma l’Inter anche questa volta non riesce ad approfittare dei passi falsi delle sue dirette antagoniste. Mazzarri (nella foto) è costretto ad allungare a tre la serie di pareggi consecutivi. Dopo Bologna e Sampdoria, anche il Parma ferma sulla X l’Inter. Preoccupa la difesa che tra Trapani e Parma ha subito la bellezza di 5 reti. Troppe per una squadra che vuole puntare alla qualificazione in Champions League.

 

Belfodil, Gargano, Obi, Biabiany e Cassano. Sono diversi gli ex che si incroceranno in questa sfida tra Inter e Parma. Quello più atteso, però, sarà il talento di Bari Vecchia. Quel Cassano che con Donadoni sembra rinato avendo trovato l’ambiente più adatto a lui.

 

Mazzarri, dopo le due strigliate post-Sampdoria e post-Trapani, si attende una reazione importante dei suoi. La formazione è quella classica: 3-5-1-1 con Guarin alle spalle di Palacio. Centrocampo con Jonathan e capitan Zanetti sulle fasce e Kovacic, Cambiasso ed Alvarez in mezzo. In difesa spazio per Campagnaro, Ranocchia e Juan Jesus. Tra i pali Handanovic.

 

Donadoni si affida al 4-3-3 con Biabiany e Sansone ai lati di Cassano. Centrocampo con Marchionni, Gargano e Parolo. In difesa, davanti a Mirante, spazio per Cassani, Paletta, Lucarelli e Gobbi.

 

Inizia subito su ritmi alti il match; al 2′ primo tiro da parte dell’Inter con Palacio. Il suo destro si spegne fuori. Al 4′ risponde il Parma: Parolo sbaglia la conclusione, ma favorisce Paletta che viene murato sulla linea da Handanovic.

 

Al 9′ primo ammonito del match: Valeri estrae il cartellino per Parolo che interviene duramente sulle caviglie di Campagnaro.

 

Due minuti dopo il Parma va in vantaggio: Ranocchia esce male su Marchionni e si fa superare al pari di Juan Jesus. Sansone, da ottima posizione, non sbaglia. 0 a 1 a San Siro.

 

L’Inter cerca di non demordere ed al 17′ sfiora il pareggio con Palacio che, da due passi, fallisce l’appuntamento con la rete. Al 18′ primo cambio per Donadoni: esce Gargano ed entra il giovane Acquah.

 

Al 24′ si fa vedere anche Kovacic: bello slalom e palla per Palacio che scarta Mirante, ma non riesce a superare anche Paletta. Al 27′ ancora Kovacic pericoloso: serpentina a metà campo e conclusione alta.

 

Al 35′ ci prova Cambiasso, ma il suo cross non trova pronto Palacio. Al 41′ pericoloso il Parma che ha l’occasione di raddoppiare con Acquah. Il giovane centrocampista, da ottima posizione, impatta malamente la sfera.

 

Al 44′ l’Inter riesce a trovare il pareggio. Jonathan, per la prima volta nel match odierno, fa una cosa giusta crossando bene dalla destra. Palacio, in spaccata, supera Mirante. 1 a 1.

 

Proprio quando il primo tempo sembrava andare in archivio, il Parma riesce a ritrovare il vantaggio. Buona giocata di Paletta che mette in mezzo; Handanovic sbaglia il tempo dell’uscita e si fa passare la sfera tra le gambe. Parolo, a porta vuota, insacca. 1 a 2.

 

Termina qui una prima frazione di gioco decisamente entusiasmante e spettacolare, soprattutto per i tifosi Ducali che hanno assistito ad un’ottima prova dei propri giocatori. Decisamente sottotono l’Inter, sempre più distratta nella fase difensiva.

 

La ripresa inizia con gli stessi effettivi e, pensiamo noi, con una bella strigliata di Mazzarri negli spogliatoi. L’Inter ha voglia di reagire e si mostra subito determinata a far ciò.

 

Al 52′ primo giallo per l’Inter: Valeri estrae l’ammonizione per Ranocchia. Al 54′ arriva il nuovo pareggio: cross di Alvarez dalla sinistra e ottimo colpo di testa di Palacio che, con ottimo tempismo, batte Mirante. 2 a 2 e partita nuovamente aperta.

 

Passano cento secondi e la foga interista riesce a portare anche al 3 a 2: questa volta è Guarin, su assist di un super Palacio, a superare Mirante con un sinistro preciso e potente.

 

E’ una partita davvero entusiasmante. Al 59′ il Parma trova il nuovo pareggio: 3 a 3 firmato da Sansone che anticipa Cambiasso su un cross di Cassani.

 

Dopo l’ennesimo pareggio ritrovato, i ritmi calano. Mazzarri al 70′ richiama in panchina capitan Zanetti, applauditissimo dal suo pubblico, ed inserisce Nagatomo. Al 73′ ci prova Kovacic: staffilata di destro dal limite dell’area e palla che si spegne di poco alla destra di Mirante.

 

Il Parma non ci sta a farsi mettere sotto ed al 75′ si rende pericoloso con Paletta che, dall’area piccola, anticipa Palacio e va al tiro. Palla che sorvola la traversa. Pochi secondi dopo entra anche Belfodil: l’ex del Parma prende il posto di Jonathan.

 

All’80’ ammonito anche Kovacic. Pochi secondi dopo gran tiro di Acquah: Handanovic, miracoloso, alza sopra la traversa. Sugli sviluppi del corner prova la percussione Marchionni, ma Ranocchia riesce ad allontanare.

 

All’82’ esce, applaudito, Cassano. Al suo posto entra Amauri. Ancora Ducali pericolosissimi all’83’: è anche questa volta Ranocchia a blindare la propria porta mettendo in angolo.

 

Due minuti dopo scintille tra Campagnaro e Marchionni. Valeri cerca di pacificare gli animi senza estrarre cartellini gialli. All’86’ ultimo cambio per Donadoni: entra Rosi per il mattatore della serata, Sansone.

 

All’88’ anche Mazzarri esaurisce i cambi: fuori Guarin e dentro Taider. Sono tre i minuti di recupero. Al 91′ grandissimo intervento di Mirante che dice ‘no’ a Cambiasso da ottima posizione; sulla ribattuta si avventa Belfodil, ma il suo tiro termina ampiamente alto.

 

E’ questa l’ultima chance di una partita davvero spettacolare. A San Siro termina 3 a 3. Un pareggio che lascia l’amaro in bocca all’Inter che sale a 28 punti, una lunghezza sopra alla Fiorentina, ma che perde terreno dalla Roma, ora a 37 e non guadagna punti sul Napoli, salito a 32 dopo il pareggio di ieri contro l’Udinese. Inutile guardare la Juventus, salita a quota 40 venerdì sera.

 

Preoccupa soprattutto la fase difensiva. Mazzarri deve trovare una soluzione se non vuole rischiare di chiudere il 2013 in apnea.

 

Così come già visto ieri con il Milan, anche l’Inter è attesa da un finale di 2013 decisamente complicato e importante. Buona parte del 2014 dei neroazzurri potrebbe dipendere dalle prossime due sfide di Serie A: domenica 15 dicembre, ore 20.45, al San Paolo contro il Napoli e la domenica successiva derby casalingo contro il Milan.

 

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Matteo Torti

Foto: wikipedia.org

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