Napoli – Inter 4 a 2 Serie A sedicesima giornata, si apre la crisi?
Impossibile pensare che una squadra come l’Inter che viene impostata sulla difesa e sulle ripartenze, con un’unica punta in campo, possa subire la bellezza di 11 reti nelle ultime 5 partite o, a seconda di quando si vuol far partire le statistiche, 9 nelle ultime 3. L’Inter non vince in campionato da oltre un mese, dal 2 a 0 contro il Livorno del 9 novembre scorso. Mazzarri deve arginare questa mini-crisi; settimana prossima ci sarà il derby.
Una delle più delicate sfide di questa prima metà di campionato va in onda stasera. Mazzarri contro Benitez, e non solo. C’è la sfida tra due società che hanno ribaltato i risultati e la storia di due allenatori. L’Inter che non ha creduto in Rafa e l’ha maldestramente cacciato dopo soli 4 mesi di lavoro nella stagione 2010/11 ed il Napoli che, dopo aver chiuso l’esperienza con il tecnico di San Vincenzo, ha commentato come poco entusiasmanti i risultati ottenuti al San Paolo dal tecnico toscano affidando la ricostruzione all’ex Liverpool.
L’Inter, turbata in settimana dalla possibile vendita di Guarin, si schiera con il consueto 3-5-1-1 con il colombiano alle spalle di Palacio. Mediana con Jonathan e Nagatomo sulle fasce, mentre in mezzo troviamo Taider, Cambiasso ed Alvarez. In difesa, davanti ad Handanovic, spazio per Campagnaro, Ranocchia e Rolando.
Di fronte Benitez si affida al 4-2-3-1 con Mertens, Callejon e Insigne alle spalle di Higuain. La mediana sarà formata da Dzemaili ed Inler. In difesa, davanti a Rafael, dentro Maggio, Albiol, Fernandez e Reveillere.
Al 5′ prima opportunità per l’Inter: lancio lungo per Palacio che viene anticipato, in uscita, da Rafael. Passano dieci secondi e l’argentino, imbeccato da Cambiasso, si divora un gol davanti all’estremo difensore avversario. Tagliavento comunque ferma tutto: era fuorigioco.
Proprio quando la partita sembra propendere per una rete neroazzurra, ecco al 9′ che la squadra di Benitez si sveglia e va in vantaggio con Higuain. L’ex punta del Real Madrid è brava a ribattere in rete una respinta corta e centrale di Nagatomo. Conclusione al volo e Handanovic non può farci nulla. 1 a 0 al San Paolo.
L’Inter sembra accusare il colpo; passano pochi secondi ed il Napoli sfiora il raddoppio con Mertens. Questa volta Handanovic blocca la sfera. I neroazzurri cercano di riportarsi avanti al 15′: conclusione debole e centrale di Nagatomo. Rafael para senza problemi.
E’ sempre il Napoli, però, ad essere più pericoloso e più cinico. Al 24′ ci prova Insigne, ma la sua conclusione si stampa sull’incrocio dei pali.
Al 29′ primo ammonito del match: Tagliavento estrae il giallo per Insigne che protesta dopo un intervento falloso su Jonathan. Sugli sviluppi della punizione, Guarin trova Palacio con un colpo sotto. L’argentino, da ottima posizione, trova la girata, ma non la porta. Sfera sopra la traversa.
Al 31′ ammonito anche Inler che commette un intervento falloso sull’ex compagno Campagnaro. Al 35′ arriva il pareggio dell’Inter: Guarin sfonda sulla destra e mette in mezzo; la difesa avversaria non interviene ad allontanare il pallone e Cambiasso, con il mancino, insacca un rigore in movimento. 1 a 1 e match riaperto.
Non perdono tempo gli uomini di Benitez. E’ il 38′ quando Higuain e Dzemaili mettono assieme una ripartenza fenomenale; a supporto arriva Mertens che, di prima intenzione, sfonda la rete con un siluro di destro dal limite dell’area. Handanovic non la vede nemmeno. 2 a 1.
La crisi dell’Inter non ha fine. Al 41′ arriva anche il 3 a 1: nuova ripartenza del Napoli che sorprende un’Inter ancora scoperta. Handanovic si supera su Mertens, ma non può far nulla sulla ribattuta ravvicinata di Dzemaili.
I neroazzurri non ci stanno ed al 46′ arrivano sul 3 a 2: Guarin, scatenato questa sera, va al tiro-cross dalla destra. Palacio non ci arriva, Nagatomo sì. Rafael non può farci nulla: rete.
Termina qui una prima frazione di gioco davvero spettacolare. Molti i gol e le ripartenze. Entrambi i tecnici devono recriminare ed apportare dei miglioramenti, soprattutto nella fase difensiva. Sempre scoperta l’Inter, mai attenta quella del Napoli.
La ripresa inizia con gli stessi effettivi e con un ammonito: Alvarez dopo trentacinque secondi. Al 48′ Mertens serve Higuain, ma Rolando interviene in scivolata evitando il probabile 4 a 2. Ottimo tempismo di intervento per l’ex Porto.
Al 57′ ci prova Callejon: conclusione dai ventidue metri per l’ex Real Madrid e palla che si spegne a lato. Al 60′ primo cambio del match: fuori Taider e dentro Kovacic.
Risponde l’Inter al 64′: Nagatomo va via sulla sinistra e mette in mezzo per Palacio, ma la retroguardia partenopea allontana. Ben più pericoloso Guarin un minuto dopo: questa volta è Rafael, in uscita, ad alzare sopra la traversa.
Al 70′ episodio decisivo: Alvarez, già ammonito, viene espulso per aver fermato intenzionalmente la palla con la mano. La seconda parte della ripresa vedrà il Napoli in superiorità numerica.
Al 77′ secondo cambio per Benitez: il tecnico spagnolo decide di coprirsi. Dentro Behrami al posto di Higuain. All’80’ il Napoli chiude la partita: 4 a 2 firmato da Callejon, libero di depositare in rete l’assist di Insigne.
All’83’ cambia Mazzarri: dentro il discusso Icardi per Campagnaro. All’85’ Benitez esaurisce i cambi: standing-ovation per Insigne e dentro Zapata. I padroni di casa continuano a spingere sull’acceleratore: all’89’ ci prova Dzemaili, ma la sfera termina sopra la traversa.
Al 91′ i neroazzurri imbarcano e concedono al Napoli un rigore per fallo di Ranocchia su Pandev, entrato pochi secondi prima per Reveillere. Lo stesso macedone si presenta sul dischetto, ma fallisce il gol dell’ex. Handanovic smanaccia in corner. Si arrabbia Insigne che avrebbe voluto battere lui il penalty.
Dopo 5 minuti di recupero, termina il match. Tagliavento fischia la fine. Al San Paolo il Napoli vince 4 a 2 contro un’Inter imbarazzante sotto il profilo difensivo e troppo poco incisiva in attacco.
L’allenatore di San Vincenzo insiste con il modulo che prevede un’unica punta, ma al momento il solo Palacio non sembra in grado di reggere sulle sue spalle il peso dell’intero reparto. L’argentino necessita di una seconda punta al suo fianco; la selva di trequartisti che occupano il centrocampo, Guarin, Alvarez, Taider e Kovacic, non sono sufficienti.
Brutta sconfitta per l’Inter che rimane a quota 28, perdendo punti nei confronti della Fiorentina (30), del Napoli (35) e della Juventus (43). Nel mezzo c’è anche la Roma (37) che sarà impegnata domani sera a San Siro contro il Milan. La zona Champions League si allontana: ora il terzo posto dista 7 punti.
Non finisce qui. Dopo la sfida contro il Napoli, il 2013 interista si chiude con un altro big match. Domenica 22 dicembre, alle 20.45, San Siro ospiterà il derby.
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Matteo Torti