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81° Open d’Italia presented by Regione Emilia-Romagna: quartetto in vetta, De Leo e Pavan cercano l’impresa

A Cervia sono al vertice Rozner, Siem, Friedrichsen e Sharma. I due azzurri rispettivamente al sesto e al nono posto

Due azzurri in top ten dopo il “moving day” i quali proveranno a competere per il titolo nell’81° Open d’Italia presented by Regione Emilia-Romagna, che si conclude con la disputa del quarto giro sul percorso dell’Adriatic Golf Club (par 71) a Cervia. Sono Gregorio De Leo, al sesto posto con 205 (72 67 66, -8) colpi dopo un gran recupero dal 34°, e Andrea Pavan, al nono con 206 (64 73 69, -7).

Al comando con 203 (-10) un quartetto formato dal francese Antoine Rozner, dal tedesco Marcel Siem, dal danese Sebastian Friedrichsen e dall’indiano Shubhankar Sharma.

Protagonista della giornata il francese Antoine Rozner (69 72 62), che con uno spettacolare 62 (-9) è volato in testa alla classifica dalla 56ª e ultima posizione che occupava dopo 36 buche, rimanendo leader in club house per parecchie ore. Sharma (68 68 67) è stato il primo a raggiungerlo, poi Siem (69 68 66) e Friedrichsen (64 71 68) si sono agganciati con un birdie sull’ultima buca.

Al quinto posto con 204 (-9) lo spagnolo Adrian Otaegui e, insieme a De Leo, lo svizzero Joel Girrbach e l’inglese Andrew Wilson. Alla pari con Pavan lo statunitense Gunner Wiebe, in vetta dopo due turni, e solo 43° con 210 (-3) l’atteso americano e Patrick Reed.

Degli altri azzurri è rimasto sostanzialmente nella stessa posizione Filippo Celli, 27° con 208 (-5), affiancato da Matteo Manassero che ne ha recuperate sette con un parziale di 69 (-2). Passi indietro di Edoardo Molinari, 43° con 210 (-3), e in avanti di Guido Migliozzi, vincitore domenica scorsa del KLM Open, che ne condivide la posizione. Seguono Lorenzo Scalise, 49° con 211 (-2), Jacopo Vecchi Fossa, 59° con 213 (par), e Aron Zemmer, 65° con 214 (+1).

Antoine Rozner, 31enne parigino con tre successi sul circuito e due sul Challenge Tour, alla 116ª presenza, ha segnato lo score più basso del giro e al momento del torneo con un eagle e sette birdie: “Sono entrato in campo – ha detto – senza avere nulla da perdere. Le condizioni climatiche si sono dimostrate incantevoli così come i green, fantastici. Ne ho approfittato, è stata una grande giornata, da ricordare”.

Gregorio De Leo, 24enne di Biella, tre successi sull’Alps Tour 2022 con primo posto nell’ordine di merito e passaggio sul Challenge Tour 2023, ha segnato un eagle, quattro birdie e un bogey risalendo la classifica di 28 gradini. E’ molto fiducioso: “Dopo una partenza in salita sono riuscito a rimanere calmo e, buca dopo buca, ho guadagnato colpi e posizioni. Sono davvero soddisfatto, è un periodo che sto giocando molto bene e spero di chiudere questo torneo al massimo. Essere qui all’Open d’Italia rappresenta una grande soddisfazione. Con quanto si vince?’ Credo con -14. Se si può fare? Perché no!”.

Sebastian Friedrichsen, 21 anni, alla 19ª presenza, si è guadagnato il pass per il DP World Tour con il terzo posto alla Qualifying School. Nel suo 68 (-3) cinque birdie e due bogey.

Shubhankar Sharma, 27enne di Jhansi, 167 partecipazioni, due titoli sul circuito, l’ultimo nel 2018, e più giovane indiano a imporsi sul DP World Tour, ha chance di tornare al successo pur in una stagione in chiaroscuro con una sola top ten (7° nel Porsche Singapore Classic). Nel suo 67 (-4) quattro birdie senza bogey.

Marcel Siem, 43enne di Mettman, 533 tornei sul tour con cinque titoli e una World Cup (nel 2006 con Bernhard Langer), ha chiuso con un 66 (-5, sette birdie, due bogey).

Il montepremi è di 3.250.000 dollari, con prima moneta di 552.500 dollari.

Gli spettatori – Sono stati 4.750 gli spettatori che hanno seguito l’81° Open d’Italia presented by Regione Emilia-Romagna nel terzo round. Complessivamente sono finora 13.250 le presenze dopo le 4.000 della prima giornata e le 4.500 della seconda.

Due campionesse all’Open d’Italia – All’Open d’Italia anche due campionesse come Martina Santandrea, già farfalla azzurra, oggi presidente della commissione regionale atleti CONI Emilia-Romagna, che vanta una medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo, 12 medaglie mondiali, di cui 5 d’oro, e 5 agli Europei, e Francesca Bertoni, mezzofondista e siepista italiana, medaglia di bronzo a squadre nel 2015 agli Europei di corsa campestre nella categoria Under 23. Entrambe, hanno potuto scoprire da vicino la magia e l’inclusività del golf sottolineando la bellezza di uno sport per tutti.

“Impegnati nel Verde”, consegnati i riconoscimenti ambientali ai circoli più virtuosi: Nel Media Center dell’Adriatic Golf Club di Cervia si è tenuta la cerimonia di premiazione “Impegnati nel Verde”, in collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo. Sono intervenuti: Franco Chimenti, Presidente Federazione Italiana Golf; Celso Lombardini, Consigliere FIG e Presidente Commissione Impianti e Ambiente FIG; Giuseppe Pagani, Responsabile Sviluppo e Key Account per l’Istituto per il Credito Sportivo; Marta Visentin, Sezione Tappeti Erbosi Impegnati nel Verde FIG. L’obiettivo del riconoscimento ambientale “Impegnati nel Verde” – suddiviso nelle categorie Acqua, Biodiversità, Energia, Paesaggio, Patrimonio storico artistico e culturale – è promuovere lo sviluppo eco-sostenibile del golf, sensibilizzando Circoli e giocatori sulle tematiche ambientali. “Impegnati nel verde” vuole accompagnare, inoltre, i Circoli verso la Certificazione Ambientale internazionale GEO (Golf Environment Organization), un programma riconosciuto dal CIO e dai principali organismi che sovrintendono il golf mondiale.

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