Milan – Sampdoria 0 a 1 Serie A prima giornata, brutto inizio per i rossoneri
Pessimo inizio per il Milan che, senza i suoi gioielli ed i senatori, si riscopre più fragile che mai. Un primo tempo discreto ed un possesso palla sterile non sono sufficienti per avere la meglio della Sampdoria che, consapevole dei suoi limiti, si chiude sperando in una ripartenza o in una palla da fermo. E puntuale come non mai, al 57’, arriva la rete sugli sviluppi di corner: Costa sigilla il match.
La Serie A versione 2012-13 ricomincia anche per il Milan; Allegri, alle prese con il possibile ritorno di Kakà, lascia momentaneamente in panchina Pazzini affidandosi al tridente Boateng, El Shaarawi e Robinho. A metà campo dentro Montolivo davanti la difesa con Nocerino e Flamini ai suoi lati. In difesa, davanti ad Abbiati, dentro De Sciglio, Yepes, Bonera ed Antonini.
La Sampdoria, invece, è costretta a rinunciare all’ex Maxi Lopez. Ferrara affida l’attacco ad Eder, Estigarribia e Krsticic. Centrocampo con Obiang, Tissone e Poli. In difesa, davanti a Romero, spazio a Berardi, Gastaldello, Rossini e Costa.
I rossoneri partono molto bene ed al 3’ arrivano nell’area avversaria: scambio tra El Shaarawi e Robinho con il secondo che entra in area, ma che al momento di calciare viene fermato dalla retroguardia blucerchiata.
Passano pochi secondi e Boateng si lancia in un bel contropiede; due contro due che viene sprecato dal ghanese che, retrocedendo, sbaglia il passaggio per El Shaarawi. La Samp recupera agevolmente palla.
Gli ospiti rispondono al 10’: lancio lungo per Eder ed erroraccio di Bonera che prima si fa saltare e poi, in extremis, riesce a smorzare il tiro dell’ex Brescia e Cesena. La difesa del Diavolo si conferma traballante.
Tra i rossoneri, in questi primi minuti, sembra Robinho il più ‘in palla’. Al 14’ il brasiliano, dalla sinistra, si accentra e va al tiro di destro. Palla che si spegne tra le braccia di Romero. Al 16’ primo giallo del match: Banti lo sventola a Krsticic.
Al 28’ è sempre l’ex Santos a cercare la rete: calcio di punizione dai ventidue metri e palla che lambisce il palo alla sinistra dell’estremo difensore doriano. Al 34’ altra ripartenza veloce del Diavolo con Flamini che serve sulla sinistra Robinho; la difesa avversaria chiude bene.
La reazione degli uomini di Ferrara è tutta in un sinistro svirgolato di Obiang al 35’. Decisamente più pericolo Eder al 45’ che impegna Abbiati da pochi passi. Il primo tempo finisce qui: i rossoneri hanno fatto un buon possesso palla, ma si sono resi pericolosi in poche circostanze.
La ripresa inizia bene per i rossoneri che, nei primi secondi, provano due incursioni con Boateng e Robinho. Al 51’ Flamini lancia Robinho che, dalla sinistra, prova il tiro a giro: Romero blocca a terra.
Al 55’ Allegri decide di regalare l’esordio a Pazzini; l’ex Inter entra al posto di uno spento El Shaarawi. Due minuti dopo succede il colpo di scena: calcio d’angolo battuto dai blucerchiati e Costa di testa insacca beffando Bonera. Sampdoria in vantaggio a San Siro.
Un minuto dopo secondo cambio per il tecnico del Diavolo: dentro Emanuelson al posto di Robinho, toccato duro pochi istanti prima. I rossoneri si fanno vedere al 63’: sugli sviluppi di un corner bello stacco di Yepes che, però, viene fermato dal palo.
Dopo il 70’ girandola di cambi; per la Sampdoria entrano l’ex Maxi Lopez, Soriano e Munari al posto di Estigarribia, Eder e Poli. Tra le file milaniste, invece, esce Nocerino ed entra Constant. Curioso il fatto che mister Allegri preferisca mantenere in campo Flamini piuttosto che l’ex Palermo.
Al 78’ ci prova Boateng: il suo tiro dal limite dell’area, però, è troppo centrale. L’occasione più nitida della ripresa arriva all’85’: cross in mezzo di Emanuelson e tiro mancino di Constant. Romero para a terra.
Nel primo minuto di recupero si sveglia Boateng che, dal limite dell’area, lascia partire un gran destro che si stampa sul palo. Ci si mette anche la sfortuna. Al 93’ è ancora Boateng a rendersi pericoloso: bel colpo di testa su cross di De Sciglio. Romero blocca bene.
Una difesa traballante, un centrocampo con poche idee ed un attacco malamente supportato dal resto della squadra. È questa la sintesi del debutto in campionato del Milan. Allegri, nei prossimi allenamenti, avrà da lavorare per cercare di dar vita ad una squadra in grado di puntare all’Europa.
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Matteo Torti
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