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Bonus 80 euro neomamme governo Renzi, dettagli e info su come calcolare l’Isee

euroLa notizia è stata gettata nel calderone domenicale durante l’ospitata nella trasmissione condotta da Barbara D’Urso, ma durante la giornata di ieri ha assunto importanti contorni di concretezza. Il bonus da 80 euro per le neomamme, a partire da gennaio 2015, sembra destinato a diventare realtà a breve.

 

ARRIVA IL NUOVO ANNUNCIO – Niente giacca, maniche della camicia arrotolate e il pubblico delle grandi occasioni.

– La domenica della politica italiana si vive nel salotto della D’Urso. E’ lì che Renzi si lancia con il suo numero portafortuna: 80. Euro. Questa volta destinati alle neomamme. Ma è subito polemica sul reddito limite.

– “Dal prossimo anno con il mezzo miliardo di euro che abbiamo messo sulla famiglia metteremo un contributo di 80 euro alle neomamme per ogni figlio fino a tre anni di vita. E’ il segnale di speranza che l’Italia riparte da una famiglia che finalmente mette al mondo un figlio”.

– E ancora: “Dal prossimo anno gli 80 euro andranno anche a tutte le mamme, o i papà, per i primi tre anni di vita del loro figlio. So cosa significa comprare pannolini, biberon e spendere per l’asilo. È una misura che non risolve un problema ma è un segnale”.

 

IL DIBATTITO SULLA SOGLIA DEL REDDITO – Quella degli 80 euro alle neomamme fin tanto che il figlio avrà tre anni di vita è una manovra che ha acceso da subito il dibattito sulla soglia del reddito.

– Domenica fonti di Palazzo Chigi avevano parlato di 90mila euro di reddito; ieri, invece, le voci si sono dirette verso l’ipotesi di introdurre la misura per quelle famiglie con un Isee inferiore ai 30mila euro.

– E tra le due ipotesi, sembra proprio la seconda quella più plausibile per essere applicata e rendere effettiva la misura.

 

COS E’ E COME SI CALCOLA L’ISEE – Nell’attesa di scoprire meglio i dettagli della misura annunciata da Renzi, cerchiamo di approfondire la questione dell’Isee andando a spiegare di cosa si tratta e come viene calcolato.

– Introdotto nella legislazione italiana il 31 marzo del 1998, Isee è l’acronimo per Indicatore della Situazione Economica Equivalente.

– Si tratta di uno strumento finalizzato a misurare la reale condizioni economica delle famiglie italiane tenendo conto di vari fattori come il reddito, il patrimonio, sia esso mobiliare che immobiliare, e il nucleo familiare, analizzato sia sotto il profilo della numerosità che sotto il profilo della tipologia.

– Iniziamo col dire che l’Isee è il rapporto tra la situazione economica familiare e il numero dei componenti del nucleo stesso. Il primo è dato dalla somma dei redditi dei familiari, cui si aggiunge una quota del patrimonio mobiliare e immobiliare del 20%; nel secondo fattore vengono considerati, con eventuali maggiorazioni, anche aspetti come la presenza di disabili.

– A partire dal 1° gennaio 2015 ci troveremo di fronte a un nuovo Isee, più moderno, che correggerà alcune lacune del precedente, visto che il 10% dei nuclei familiari presenta un Isee nullo e un quinto della popolazione non supererà mai i 3mila euro. Il nuovo Isee, invece, darà più spazio alle componenti patrimoniali e finanziarie che concorrono alla determinazione del reddito disponibile.

 

NOVITA’ SULLA MANOVRA – Nel frattempo ieri, come annunciato da Pier Carlo Padoan, la Legge di Stabilità è arrivata al Quirinale.

– A Bruxelles prosegue, serrata, l’analisi dei dati contenuti nella Finanziaria e secondo alcune fonti una prima risposta potrebbe già arrivare all’inizio della prossima settimana. Per il giudizio definitivo, invece, bisognerà attendere mercoledì 29 ottobre.

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Matteo Torti

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