Chiuso ristorante cinese via Sulmona, serviva carne andata a male
La Polizia Locale, intervenuta con l’Asl in un ristorante in via Sulmona, ha sequestrato 50 chilogrammi di carne di maiale in pessimo stato di conservazione.
A seguito dell’ispezione sono state riscontrate anche altre violazioni igienico-sanitarie:
– frigo, apparecchiature e utensili sporchi;
– alimenti di dubbia provenienza e privi di tracciabilità;
– cibi congelati spacciati come freschi sul menù.
Irregolarità che hanno determinato:
– 4500 euro di sanzioni;
– una denuncia penale per frode in commercio al titolare, un cinese di 39 anni.
“Si tratta della terza operazione in meno di un mese – spiega il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato – solo in esercizi cinesi. Gli interventi hanno portato al sequestro di quasi 1 tonnellata di alimenti scaduti e avariati.
“Il 6 marzo un ristorante cinese di corso Lodi è stato chiuso a seguito di un controllo dell’Annonaria, in collaborazione con gli ispettori dell’Asl – ricorda il vicesindaco – e 30 kg di alimenti sono stati sequestrati.
“Il 12 marzo gli agenti hanno sequestrato ben 650 Kg di prodotti scaduti anche dal 2007 (farina, olive in scatola, aromi in polvere e liquidi, margarina, patate in scatola, crema per pasticceria) – aggiunge De Corato – in un deposito per vendita all’ingrosso, di proprietà di un cinese, presso il mercato settimanale coperto di via Isernia. C’è da parte di molti orientali uno scarso rispetto degli standard igienico-sanitari ma, grazie alle costanti ispezioni del Nucleo Tutela del Consumatore della Polizia Locale, che collabora con il dipartimento veterinario dell’Asl, i furbi vengono scoperti e denunciati all’autorità giudiziaria. A tutela, si intende, di italiani e stranieri che frequentano i ristoranti. Con la salute c’è poco da scherzare. E qualcuno ha scambiato Milano per qualche villaggio rurale della Cina dove (è successo lo scorso anno in un sushi bar di zona Ticinese) poter tranquillamente sgozzare anatre in cucina”.
“Nel 2010 gli agenti dell’Annonaria – conclude il vicesindaco – hanno effettuato ben 633 sopralluoghi in attività commerciali (ristoranti, laboratori, minimarket). Senza contare le centinaia di ispezioni congiunte con Asl. Tutti questi interventi hanno determinato il sequestro di circa 1 tonnellata di cibo, 1.146 violazioni a leggi e regolamenti, 16 sequestri penali e 52 denunce all’autorità giudiziaria”.
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Di Redazione