Sciopero ambulanti Milano 5 dicembre 2011, per un banchetto si passa 500 a 1600 euro, rincari fino al 120%
Dopo la delibera che ha portato alla cancellazione degli storici mercatini di Natale in via Mercanti, si apre un nuovo scontro tra i commercianti e l’Amministrazione comunale. A riaccendere il confronto il provvedimento di Palazzo Marino sulla Cosap, il canone di occupazione del suolo pubblico.
L’INCONTRO DI IERI A PALAZZO MARINO – Le modifiche riguardano il regolamento e il tariffario approvate dall’esecutivo di Palazzo Marino dieci giorni fa, il 18 novembre, e attese in consiglio comunale lunedì prossimo.
- Tali modifiche sono state esaminate ieri pomeriggio nella seduta delle commissioni Attività produttive e Affari istituzionali alla quale, dopo avere incontrato l’assessore, hanno assistito anche i rappresentanti del commercio.
GLI AUMENTI, DAL 60 AL 120% IN PIU’ – “Abbiamo appena appreso che per istruire una pratica di occupazione suolo si passa da 50 a 250 euro – è insorto Giacomo Errico, presidente di Apeca, – mentre i rincari della tariffa per le bancarelle vanno dal 60% al 120%.
- per un banchetto in viale Papiniano il costo passa da 500 euro a 1100 euro all’anno,
- per uno in San Marco da 500 a 1.600.
L’APPROVAZIONE BLITZ – “E’ una batosta inaccettabile – continua Errico, – abbiamo chiesto un approfondimento ma scopriamo che lunedì la delibera sarà già in consiglio comunale. Domani saremo in assemblea e da lunedì in sciopero. Bloccheremo la città. Non ci facciamo trattare da burattini”.
- In replica, l’assessore al Commercio, Franco D’Alfonso, conferma la necessità che la delibera approdi in aula la prossima settimana, per essere approvata entro il 15 dicembre, essere applicata da gennaio e registrata nel bilancio di previsione 2012.
LA PROPOSTA DEI COMMERCIANTI: TETTO DEL 15% – il vicepresidente di Epam, Alfredo Zini, ha dichiarato: “Non sono aumenti, sono macelleria umana. L’aumento delle tariffe si ripercuoteranno su tutti i cittadini, si vuole il male della città. E il modo in cui il problema è stato affrontato nelle commissioni è inaccettabile”.
- Per questo, gli esercenti hanno proposto all’Amministrazione di porre un tetto del 15% agli incrementi della Cosap. “Oltre sono inaccettabili”, dicono.
LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE AL COMMERCIO: IMPROPONIBILE. LE NUOVE TARIFFE SONO GIUSTE – “Il tavolo di confronto è aperto ma il vincolo del 15% è improponibile”, replica D’Alfonso.
- “Noi riteniamo che le nuove tariffe siano giuste. Milano è la terz’ultima città in Italia per questo canone, e anche con i ritocchi resta nella seconda metà della classifica. Non c’è nessuna rapina. Con le nuove regole gli introiti Cosap sui mercati scoperti passeranno da 2,5 a circa 4 milioni di euro all’anno, intanto però il Comune, per ripulire le aree da tutte le cassette e i rifiuti abbandonati dagli ambulanti spende 16 milioni. Parliamo anche di questo?”.
I COMMENTI DI PD E PDL –
- Francesco De Lisi, Pd, ha commentato: “E’ opportuno che valutiamo meglio gli aumenti e l’impatto che avranno. Non si può non tenere conto della crisi. L’anno prossimo ci sarà recessione e su nuovi aumenti occorre quantomeno riflettere”.
- Marco Osnato, Pdl, ha dichiarato: “Non si può dire sempre che c’è un buco in bilancio e che per questo bisogna aumentare tutto. Per non mortificare ulteriormente la città, bisogna discuterne più a lungo. Non abbiamo nessuna voglia di dare il via libera a questa delibera in fretta”.
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Di Redazione