Area C Milano commercianti in ginocchio, ‘Ingressi agevolati per giovedì dello shopping’
Hanno sfidato il gelo, ieri sera, davanti Palazzo Marino, i membri del «Comitato commercianti contro Area C», giunti per compiere pacifici “girotondi” e intonare slogan che ben poco lasciano all’immaginazione: «Con Maran non più negozi ci saran!» oppure “L’inquinamento non è calato, il lavoro sì».
LA CERCHIA: IL 4% DELLA SUPERFICIE CITTADINA – La pietra dello scandalo è una piccola porzione di città, precisamente il suo cuore nevralgico, riconducibile a 8 chilometri quadrati, vale a dire il 4% della superficie di Milano.
– Questa è l’estensione della famigerata Area C, vaso di Pandora che ha riversato sulla città una molteplicità di polemiche tra ecologisti e non, ricorsi ad opera dei residenti di Zona 1 costretti a pagare una tassa per far ritorno nelle proprie case, difficoltà insostenibili per commercianti e lavoratori.
I DIPENDENTI DEI GARAGE DI ZONA 1, INIZIATE RAFFICHE DI LICENZIAMENTI – Finora, danni gravissimi hanno colpito soprattutto i garage l’interno della Cerchia: “Abbiamo lasciato a casa molti dei nostri dipendenti”, spiegano i titolari, “l’afflusso dei clienti è calato del 50%, non abbiamo potuto fare diversamente”.
– Portato alla luce il grave problema all’assessore al Commercio di Milano, Franco d’Alfonso, durante l’incontro tenuto dal Comune con i residenti di Zona 5, sopraggiunti per confrontarsi proprio su Area C, la risposta fornita era stata: “Stiamo facendo riunioni”. Immediata la replica di un giovane padre di famiglia, appena licenziato da un garage di pertinenza e giunto in rappresentanza di altri 8 colleghi nelle medesima situazione: “Dovevate farle prima le riunioni, prima di decidere il provvedimento! Io non ci compro il pane con le vostre riunioni!”
LA PROPOSTA: IL GIOVEDì DELLO SHOPPING – Ora, la proposta avanzata dai commercianti, capitanati dal presidente e dal vicepresidente di Confcommercio, rispettivamente Carlo Sangalli e Simonpaolo Buogiardino, è quella che il Comune conceda l’ingresso gratuito, ogni giovedì, a partire dalle 17,30, creando così la giornata del “Giovedì dello shopping”, abbinando anche sconti sulle attività culturali di svago, come musei e teatri, e pacchetti di sosta scontati per i garage del centro.
GLI ASSESSORI CHE DOVRANNO DECIDERE – La proposta è stata presentata al 31enne assessore alla Viabilità di Milano nonché fautore di Area C, Pier Francesco Maran; dall’assessore alla Qualità della vita Chiara Bisconti (nota la sua iniziativa di concedere, solo ed esclusivamente ai dipendenti del Comune, l’ingresso in ufficio prolungato fino alle 11 del mattino al fine di concedere loro modo di “riorganizzarsi” con le nuove tempistiche causate da Area C); l’assessore al Commercio Franco D’Alfonso (poco meno di 3 settimane ospite d’eccellenza – in sostituzione del sindaco Pisapia “a letto malato” – al Bar Camparino (ex bar Zucca) di piazza Duomo, per sostenere l’iniziativa di “Far tornare di moda il Camparino in Galleria”.
MA L’AREA C STA FACENDO DIMINUIRE LO SMOG? – In tutto questo, polemici gli ambientalisti, che sostengono la bontà di Area C per aumentare la qualità della vita dei milanesi.
– Ciononostante, i dati registrati da Arpa non lasciano dubbi poiché, prima che la neve cadesse sulla città e pure sul PM10, durante la prima settimana di Area C le polveri sottili non solo hanno sforato i livelli d’allarme, ma sono giunte alle stelle raggiungendo quasi i 200 microgrammi per metro cubo rispetto ai 50 di tolleranza. E, paradossalmente, le centraline che hanno registrato i picchi record sono state proprio quelle del Verziere, ai piedi del Duomo, in pieno cuore Area C.
– In merito, immediato il commento dell’Assessore Maran, che aveva replicato: “Con il provvedimento non vogliamo far diminuire l’inquinamento, ma far diminuire il traffico”, effetto ovviamente raggiunto dato il pagamento del ticket esteso a tutti i veicoli.
– Di pari passo, si registra anche l’aumento della congestione del traffico nelle zone limitrofe alla Cerchia, con l’aumento dello smog causato dalla permanenza più prolungata dei veicoli.
INIZIATIVE PER I CITTADINI CONTRO AREA C – Oltre alle proteste dei commercianti, proseguono le iniziative aperte a tutti i cittadini per dire No ad Area C ed ottenere una nuova consultazione cittadina. Per tutte le informazioni CLICCA QUI.
BONUS DI 800 EURO PER TUTTI I DIPENDENTI DEL COMUNE – E mentre i commercianti sono in crisi, i dipendenti dei parcheggi vengono licenziati, i residenti della Cerchia devono pagare per tornare a casa, lo smog è sceso grazie alla neve ma non per Area C e, non da ultimo, la Croce Rossa ha sospeso i propri corsi alla sede milanese di via Caradosso poiché il Comune non ha voluto concederle l’esenzione di 50 euro settimanali complessivi per i volontari che devono frequentare le necessarie lezioni di pronto soccorso, Palazzo Marino ha deciso di elargire un premio di produzione per tutti i 16.000 dipendenti del Comune. E, a marzo, questi “speciali” lavoratori si troveranno una busta paga più rigonfia di ben 800 euro in più. Per i dettagli, CLICCA QUI.
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Di Redazione