Sgombero rom via Rubattino, chi è soddisfatto e chi no
“Duecento agenti, tra Forze dell’ordine e Polizia Locale hanno liberato l’area ex Innse di via Rubattino – ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato – occupata da circa 200 rom romeni, secondo l’ultima stima della Prefettura.
“Grazie all’azione di persuasione avviata nei giorni scorsi della Polizia Locale, – ha aggiunto De Corato, – al momento dell’intervento erano sul posto circa 100/150 nomadi. La proprietà, grazie anche a due diffide inoltrate dal Comune, sta già provvedendo alla messa in sicurezza dell’area, come è previsto da una convenzione stipulata con l’Amministrazione nel 2008, e ha chiamato Amsa, sostenendo così i costi per l’abbattimento di circa 74 baracche e 35 tende, e la rimozione di diverse tonnellate di rifiuti. Predisporrà inoltre un servizio di guardia fissa per evitare nuove intrusioni.
“I cittadini che da mesi sono stati tenuti sotto assedio da questi nomadi, – afferma ancora il vicesindaco, – stanno già inviando numerosi messaggi di ringraziamento per l’intervento, che proseguirà nei prossimi giorni”.
Questo il resoconto del vicesindaco Riccardo De Corato sullo sgombero dei rom di via Rubattino, dove sono stati impegnati anche Protezione Civile, Vigili del Fuoco, servizi sociali del Comune, un medico della Polizia Locale e alcuni vigili coordinati dal Comandante Tullio Mastrangelo.
“Da quando sono arrivati i romeni, i residenti hanno segnalato un aumento di furti e molestie nei confronti delle donne del quartiere, – sottolinea De Corato, – e solo 10 giorni fa tre donne sono state salvate da un rapimento e una minorenne da una violenza sessuale commessi da un giovane rom diciannovenne che viveva nell’area ex Inse, ora arrestato.
Tale fatto – prosegue il vicesindaco, – è solo l’ultimo degli episodi criminali che si sono verificati in quella zona. Criticità sono state segnalate anche in un esposto della Commissione Sicurezza del Consiglio di Zona 3 in cui si denuncia come l’arrivo dei rom sia è coinciso con la registrazione di tutta una serie di problemi: violazioni di domicilio, furti in appartamento, nei cantieri edili, negli esercizi commerciali, nei bar, in ristoranti, accattonaggio molesto, aggressioni e intimidazioni varie nonché allacci abusivi alla rete idrica e elettrica. Per non parlare, – conclude De Corato, – delle segnalazioni di situazioni di degrado, imbrattamenti di strutture pubbliche e private, atti di vandalismo, automobili danneggiate, cancelli e recinzioni divelte, e danneggiamenti”.
Non tutti però sono d’accordo sullo sgombero dei nomadi.
“Uno sgombero come questo interrompe un percorso di integrazione importante, rivolto soprattutto ai bambini“, è il commento di Domenico Protti, presidente dell’associazione dei genitori della scuola elementare ‘Bruno Munari’ di via Feltre, dove studiano alcuni dei bimbi rom allontanati questa mattina insieme ai genitori dal campo abusivo di via Rubattino.
Sono 29 in tutto i piccoli studenti sgomberati che lunedì prossimo avrebbero dovuto tornare a scuola insieme al resto dei bambini del quartiere. La gran parte frequenta le classi dei tre istituti di via Feltre, via Pini e via Cima.
I bambini rom avevano già iniziato, proprio in questi giorni, un corso prescolastico di avvicinamento alla ripresa delle lezioni. “Ora si fa tutto più difficile – spiega Protti – qualcuno potrà essere accolto dai genitori di altri studenti, qualcuno dagli insegnanti, ma una cosa è certa: trovare posto per tutti è molto complicato “.
Invitiamo tutti i lettori ad esprimere la propria opinione.
Leggi anche:
Campo-nomadi di via Martirano, trasferiti in una comunità protetta 4 bimbi rom
Pronuncia del magistrato per i bimbi rom di 5 anni trovati abbandonati, ieri, in Via Ardissone