In data 13 giugno, agenti del Commissariato di P.S. di Monza, con l’ausilio di personale della Questura di Milano e del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia, hanno dato esecuzione a tre ordinanze applicative della misura cautelare in carcere su disposizione del GIP presso il tribunale di Monza in merito al furto all’interno della Villa Reale consumato la sera del 9 gennaio 2017.
Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno permesso di accertare le responsabilità in capo ai tre, ognuno per la parte di propria competenza.
In particolare, un uomo di 54 anni è stato identificato per essersi introdotto all’interno della Villa Reale durante l’orario di chiusura tramite una porta ubicata sul retro dell’immobile e, con il volto travisato da passamontagna di colore scuro, ha orientato verso l’alto la videocamera di sicurezza installata al piano terra all’angolo tra il bar e la biglietteria, entrando nel locale ove è ubicata la cassaforte e aprendola senza forzare il relativo meccanismo meccanico, prelevando l’intero incasso della biglietteria e del servizio “book shop” per un totale di circa 45.000 euro.
Il colpo, eseguito a tempo di record in appena 1 minuto e 30 secondi, è stato realizzato approfittando delle condizioni favorevoli create dal rapporto di lavoro della compagna dell’uomo, una donna di 25 anni, e di un amico, di 31 anni: la prima dipendente presso la Villa Reale e, dunque, a conoscenza dei luoghi, delle modalità di custodia del denaro, dei giorni di prelievo degli incassi, nonché della conoscenza del codice numerico di apertura della cassaforte; il secondo, dipendente al servizio di vigilanza presso la Villa Reale, a conoscenza dell’esatta ubicazione delle telecamere di videosorveglianza, dell’area dalle stesse ripresa e del funzionamento dei sistemi di allarme.
L’attività di Polizia Giudiziaria, supportata da attività tecnica d’intercettazione telefonica ed ambientale, ha permesso anche di accertare, in capo all’autore materiale del furto, una intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Parte della stessa refurtiva, circa 20.000 euro, sono stati reinvestiti nell’immediato acquisto di cocaina da piazzare nelle aree di spaccio di Giussano e Carate Brianza.
In merito a questa ulteriore attività delittuosa, sono state eseguiti 8 decreti di perquisizione locale tra le province di Monza / Brianza e Como, all’esito delle quali sono stati rinvenuti e sequestrati 25 grammi di cocaina e 22 grammi di marijuana, denaro contante per un totale di 1.200 (frutto di attività di spaccio) e telefoni cellulari.