DAMA: cercasi volontari
Il servizio DAMA, gestito dall’Ospedale San Paolo in collaborazione con LEDHA, cerca persone dotate di empatia, elasticità e capacità organizzativa, per accogliere i pazienti e i loro familiari, dare informazioni e rapportarsi con medici e infermieri
Dall’incontro tra l’esperienza di vita di LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone Disabili) e le risorse professionali e strutturali dell’Azienda Ospedaliera San Paolo di Milano, nel 2000 è nato il Progetto DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance), divenuto negli anni una vera e propria unità operativa in grado di offrire una risposta rapida ai problemi medici e chirurgici di persone con grave disabilità, in particolare con deficit comunicativo.
Anche i portatori di handicap, infatti, possono infatti presentare banali problemi di salute ma, per aiutarli, prima di tutto è necessario “capirli”, poiché nel lo caso, anche le problematiche più lievi sono acuite dalla difficoltà di espressione. Per questo motivo è fondamentale disporre di figure professionali in grado di interpretarli nel modo corretto.
“L’impegno dei volontari è indispensabile all’interno del servizio”, specifica Edy Fasani, coordinatrice dei Volontari DAMA. “Lavoriamo in sinergia con l’equipe medico-sanitaria e seguiamo il percorso di ciascun paziente con disabilità: accogliamo l’assistito e la sua famiglia, li aiutiamo a vivere l’ambiente ospedaliero con maggior serenità, forniamo loro informazioni sul funzionamento del servizio, ci rapportiamo con medici e infermieri collaborando alla definizione dell’iter migliore per ciascun paziente e la relativa diagnosi, tenendo conto delle problematiche e delle specificità di ciascuno“.
Spesso, infatti, il compito dei volontari è proprio quello di fungere da collante tra i genitori, non di rado diffidenti e preoccupati per il proprio figlio, afflitti da un’ ansia che si aggrava a causa del fatto che la persona in questione soffre già una patologia di base complessa.
“Un Volontario che entri a far parte della nostra squadra deve essere prima di tutto dotato di umiltà e discrezione”, continua la coordinatrice, “deve essere in grado di mettere a proprio agio i genitori, guidarli e rassicurarli. Deve essere portato per il lavoro di squadra, poiché squadra ci consideriamo, ma in particolare io considero due caratteristiche sopra ogni altra indispensabili: avere polso fermo e una certa determinazione nell’affrontare situazioni critiche, nonché una certa disposizione d’animo a donarsi. Entrare a far parte del DAMA significa spogliarsi di tutto e non aspettarsi nulla in cambio”.
Dal 2000 al 2008 sono state 20.739 le prestazioni totali erogate dal DAMA (ricoveri in day hospital, ricoveri ordinari, accessi in pronto soccorso e prestazioni ambulatoriali) per un totale di 3.384 pazienti presi in carico. Molti utenti del DAMA sono persone con disabilità psichica e mentale che hanno un difficile rapporto con l’ambiente ospedaliero e le cure mediche in generale. Attraverso la flessibilità e l’esperienza degli operatori DAMA si possono trovare le giuste soluzioni per effettuare gli esami necessari, scoprendo spesso annosi problemi di salute.
“Essere volontario DAMA arricchisce la tua vita, diventa parte della tua esistenza e del tuo essere“.
Per info: 02-65.70.425 oppure www.ledha.it
V.P.