Concerto Rinvio a Giudizio luglio 2017 Milano, una storia d’amore tra musica e poesia
“E qualcuno se vorrai, vestito di poesia, ti coprirà d’amore senza chiederti di più e t’accarezzerà, dolcissima Maria”.
La canzone è Dolcissima Maria della Premiata Forneria Marconi, uscita per la prima volta nel 1974. Ma questo è solo l’inizio, perché nella data milanese de “La Verità vi prego sull’Amore”, Tour 2017 dell’ormai mitica rock-blues band Rinvio a Giudizio, il pubblico è stato avvolto non solo da languide sonorità musicali, ma anche con commoventi poesie, dal ‘500 fino ai giorni nostri, in un dialogo di emozioni suggellato da una location già magica di per sé: il teatro, e nello specifico lo Spazio MiMAT – Milano Musica Arte e Teatro, presso il Cineteatro San Carlo di via Enrico Morozzo della Rocca.
Tra amore mistico e amor ribelle, amor romantico e amore tragico, gli spettatori sono stati stregati dal voice leader Alessandro Munari, che è riuscito a stupire più che mai e a superare addirittura sé stesso e tutte le sue proverbiali multiforme.
Il Sonetto n. 18 di Shakespeare si è quindi intrecciato a Estate di Bruno Martino; la lirica Alla Luna di Leopardi ha dialogato con Spunta la Luna dal Monte, versione in italiano della precedente Disamparados. L’Amor costante al di là della morte di Francisco de Quevedo (1580) ha visto invece il suo contraltare in quella Je T’Aime.. Moi non plus che diede scandalo nel 1969, e se Umberto Saba ha fatto danzare la sua Città Vecchia con l’omonima melodia di Fabrizio De André, con grande generosità, umana e intellettuale, è stato dato spazio anche a una poco conosciuta poetessa contemporanea, anonima e forse lombarda, i cui versi sono stati scelti per interpretare l’amore intimistico, “quello un po’ trasognato, fatto anche di solitudine e volto all’infinito” ha spiegato dal palco Munari , che dopo aver declamato “Si spegne il cielo sotto lacrime silenti. Tu, rendi sublime anche il dolore”, ha poi sommerso la platea con L’immensità, fortunatissimo pezzo presentato da Don Backy e Johnny Dorelli nel 1967.
Per il finale, ancora l’amore ma celebrato questa volta con un gesto che ne ha colto il suo aspetto più profondo, quello paterno, quando come ultimo bis è stato scelto L’ombelico del Mondo e, Munari, ha ceduto il proprio ruolo di voice leader al figlio Ettore, che con la sua giovane età ha donato spontaneità ed entusiasmo alla nota canzone di Jovanotti.
Con amore e per amore, i Rinvio a Giudizio (oltre al voice leader e fondatore della band Alessandro Munari, le cantanti Loredana Casula e Annalisa Cantando, il batterista Angelo Corvino, i tastieristi Fabio “Rabbit” Agatea e Christian Tassi, il bassista Massimo “Mamo” Pedrani, la violinista Luiza Toska, il percussionista Rubens Rubens Aquino, il chitarrista e seconda voce Luca Marino, nonché il chitarrista Gigi Marrese e la cantante Cinzia Favilla – gli ultimi due, solo per questa volta, purtroppo non presenti sul palco), anche quest’anno non hanno mancato di scegliere una causa benefica da sostenere e, durante l’evento, sono stati raccolti fondi per l’associazione Centro Aiuto alla Vita Mangiagalli di Milano, realtà fondata da Paola Marozzi Bonzi nel 1984.
Il tour, dunque, ha trovato la propria ispirazione nella immortale domanda, nonché poesia di Wystan Hugh Auden La verità, vi prego, sull’Amore. I Rinvio, con magistrale talento e una sapiente dose di autoironia, hanno saputo dare una risposta.
Rinvio a Giudizio – “La verità vi prego sull’Amore” – Tour 2017
– Spazio MiMAT – Milano Musica Arte e Teatro, c/o Cineteatro San Carlo, via Enrico Morozzo della Rocca 12 – 20123 Milano – tel. 02-4819 9689
– Catering della serata a cura di Enoteca Catering – via Cervino 10 – 22060 Figino Serenza (CO) – www.enotecacateing.com