Mostra sui giullari Biblioteca Braidense Milano 12 novembre – 6 dicembre 2013, ingresso gratis, orari, opere esposte, info
E’ stata inaugurata, presso la Sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense, la mostra “Gli occhi della follia: giullari e buffoni di corte nella storia e nell’arte”, a cura di Tito Saffioti. Per l’occasione, Saffioti ha ripercorso la tematica del “giullare” attraverso un interessante dibattito sull’importanza che questi buffi personaggi ricoprivano all’interno delle corti nobiliari, passando poi all’analisi di diverse riproduzioni, in miniatura e cartacee, raffiguranti “i buffoni” più significativi della storia.
IL RUOLO DEL GIULLARE NELLA STORIA – Fin dal 200 a.C. il “giullare” racchiudeva in sé un ruolo capace di andare oltre alla mera funzione, di impatto immediato, di allietare sovrani e relativi conviviali.
– Questa figura, infatti, immancabile nella tradizione storica, vedeva l’ “arte del buffone” coniugarsi anche con la più responsabile funzione di porsi quale vero e proprio “termine di paragone” del sovrano stesso: riflettendosi specularmene con il giullare, quindi, i sovrani solevano percepire la propria importanza istituzionale, esaltando la proprio eleganza rispetto alla volgarità e, talvolta, deformità di questi scurrili intrattenitori.
LA LETTERATURA DEI BUFFONI DI CORTE – Nella cultura popolare il merito del giullare è stato quello di aver creato una comunicazione immediatamente comprensibile alle masse, non di rado attraverso un linguaggio osceno (la c.d. “universalità della parolaccia”)
– Da qui la nascita di una vera e propria “letteratura dei buffoni di corte”, quale risposta alle proteste comuni del volgo: criticare, talvolta, il potere e la sua gestione, denunciandone gli abusi e le conseguenti disuguaglianze, senza però sconfinare in un comizio da tribuno.
I PROTAGONISTI DELLA MOSTRA: DAGLI INCUNABOLI, A DARIO FO – Saffioti si è soffermato in particolar modo alle figure più celebri e rinomate del giullare: in primo luogo, Triboulet, il buffone francese nato dalla penna dello scrittore Victor Hugo.
– Immancabile anche Pietro Gonnella, celebre buffone presso la corte degli Estensi a Ferrara.
– In un excursus attraverso secoli ed epoche storiche, il giornalista ha portato il suo fil rouge fino a Woody Allen e, impossibile da dimenticare, il Premio Nobel per la Letteratura 1996: Dario Fo. Proprio Fo, del resto, è uno straordinario rappresentante dello spettacolo giullaresco, ricordato nella mostra di Saffioti con un ritratto pittorico, ovviamente esposto al pubblico.
– In più, il pubblico potrà sviscerare curiosità & amenità di stupefacente valore artistico attraverso manoscritti, incunaboli, stampe e pubblicazioni anche moderne, volte ad illustrare l’evoluzione della figura del giullare, dagli albori fino ai giorni nostri.
– Tra le opere più recenti, il cartellone utilizzato dal cantastorie Franco Trincale durante i suoi spettacoli, una tela e una scultura del maestro Maurizio Carnevali, nonché alcune “marottes” dello scultore Luigi Revelant.
IN CONCLUSIONE: DAL MEDIOEVO A OGGI, SEMPRE GRANDE L’ATTUALITA’ – La mostra, che vale la pena di vedere, colpisce per la modernità dei temi affrontati: dal medioevo all’epoca contemporanea, infatti, la figura del giullare rimane sempre di grande attualità, promettendo di rimanere a tale vertice anche nel futuro, come una inesauribile propagazione che colpisce tutte le pieghe della società:
– «Un giullare è un essere multiplo; è un musico, un poeta, un attore, un saltimbanco; è una sorta di addetto ai piaceri alla corte del re e principi; è un vagabondo che vaga per le strade e dà spettacolo nei villaggi; è il suonatore di ghironda che, a ogni tappa, canta le canzoni di gesta alle persone; è il ciarlatano che diverte la folla agli incroci delle strade; è l’autore e l’attore degli spettacoli che si danno i giorni di festa all’uscita dalla chiesa; è il conduttore delle danze che fa ballare la gioventù; è il cantastorie; è il suonatore di tromba che scandisce la marcia delle processioni; è l’affabulatore, il cantore che rallegra festini, nozze, veglie; è il cavallerizzo che volteggia sui cavalli; l’acrobata che danza sulle mani, che fa giochi coi coltelli, che attraversa i cerchi di corsa, che mangia il fuoco, che fa il contorsionista; il saltimbanco sbruffone e imitatore; il buffone che fa lo scemo e che dice scempiaggini; il giullare è tutto ciò e altro ancora. » (E.Faral, I giullari in Francia nel Medioevo).
GLI OCCHI DELLA FOLLIA, GIULLARI E BUFFONI DI CORTE NELLA STORIA E NELL’ARTE
– Biblioteca Nazionale Braidense, Sala Maria Teresa, presso Palazzo di Brera
– Via Brera 28, Milano
– dal 13 novembre al 6 dicembre 2013
– Orari: dal lunedì al sabato 09:30 – 13:30
– ingresso gratuito
INVIATECI LE VOSTRE FOTO E SEGNALAZIONI – Per le vostre segnalazioni e foto circa incidenti, emergenze, autovelox nascosti, strade dissestate e buchi sul manto stradale, disagi sociali, odissee burocratiche, truffe, rapine, aggressioni, zone carenti di sicurezza, aree preda di degrado o spaccio, problematiche sui mezzi pubblici, borseggi, maltrattamenti sugli animali o altro, scriveteci a redazione@cronacamilano.it
– Il nostro Staff riserverà la massima attenzione ad ogni caso, per dar voce direttamente ai cittadini, senza “filtri politici”.
VISIBILITA’ ALLA VOSTRA ATTIVITA’ – Se siete interessati a dare visibilità alla vostra attività commerciale, scriveteci a info@cronacamilano.it
– Il nostro Staff sarà a vostra disposizione per proporvi, senza alcun impegno, le migliori soluzioni pubblicitarie, a partire da pochi euro.
Leggi anche:
Gite vicino a Milano: visitare Bergamo tra scorci medievali, musei e squisite specialità
Ugo Grassi