Influenza 2012 Milano, prevenzione, vaccino, consigli del medico
Pensavamo di averla scampata e, invece, complice il crollo repentino delle temperature, l’influenza ha raggiunto in questi giorni il suo picco massimo. Secondo i dati diffusi dalla rete Influnet, più di due milioni di italiani è a letto alle prese con termometri e brodini caldi. Scopriamo insieme al Dott. Angelo Gioria, Segretario provinciale dello Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani) nonché Medico di Medicina generale specializzato in Tisiologia e malattie dell’apparato respiratorio, i consigli da seguire per accelerare i tempi di guarigione e proteggersi dagli acciacchi di stagione.
INFLUENZA, CHE COS’È? –
- L’influenza è una malattia di origine virale, che si manifesta durante la stagione invernale a causa della circolazione nell’aria di numerosi microbi;
- Può assumere una portata molto vasta e far ammalare dal 5 al 30% della popolazione, determinando conseguenze negative sulle attività lavorative abitualmente svolte;
- Provoca un aumento della mortalità nelle categorie di soggetti maggiormente a rischio (anziani o pazienti affetti da malattie croniche e debilitanti).
“INFLUENZA E RAFFREDAMENTO NON SONO LA STESSA COSA” –
- “In generale, c’è ancora molta confusione tra l’influenza in senso lato e le varie forme di raffreddamento. È, infatti, luogo comune parlare d’influenza mettendo insieme tutti i sintomi delle infezioni respiratorie” – mi racconta il Dott. Gioria;
- Le forme di raffreddamento sono legate alle condizioni climatiche e colpiscono soprattutto le vie aeree, dando vita a sintomi di natura sinusitica;
- L’influenza ha, invece, una maggiore copertura e ha un corredo sintomatologico, che colpisce diversi distretti dell’organismo. In particolare, si distingue dalle più svariate forme di raffreddamento per la presenza di 3 sintomi:
– Febbre alta (generalmente oltre i 38o C);
– Almeno un disturbo respiratorio (come mal di gola, tosse o aumentata secrezione nasale);
– Almeno un sintomo generale (come dolori articolari o muscolari e mal di testa).
LA VACCINAZIONE –
- “Si combatte l’influenza dall’«interno» attraverso la produzione di anticorpi – mi spiega il Dott. Gioria –. La vaccinazione è l’unica forma sicura ed efficace di prevenzione, indicata in particolar modo per quei soggetti, che hanno maggiori difficoltà rispetto ad altri a produrre anticorpi”. In particolare, fra le persone che possono beneficiare della vaccinazione gratuita vi sono:
– Soggetti di età pari o superiore a 65 anni (“Sono maggiormente predisposti all’influenza, perché con l’età si riduce la produzione di anticorpi”);
– Soggetti di tutte le età affetti da malattie:
- Croniche dell’apparato circolatorio e respiratorio;
- Metaboliche (come, ad esempio, diabetici, persone affette da malattie renali e di tipo immunologico);
- Malattie congenite o acquisite che comportino la minor produzione di anticorpi, immunosoppressione (è un trattamento medico-farmacologico che inibisce la capacità reattiva del sistema immunitario, ndr) indotta da farmaci o da HIV;
- Malattie infiammatorie croniche a livello intestinale;
- Malattie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici.
– Donne al secondo/terzo mese di gravidanza durante la stagione epidemica dell’influenza;
– Personale di assistenza o contatti familiari di soggetti ad alto rischio (ad esempio, le badanti che sono a contatto con gli anziani);
– Personale medico e paramedico;
– Personale addetto ad attività lavorative di particolare interesse collettivo (ad esempio, vigili del fuoco, polizia e insegnanti);
– Personale a contatto con animali per motivi di lavoro, come allevatori e veterinari (“In alcuni casi il virus può trasmettersi dagli animali agli uomini: pensiamo, per esempio, all’aviaria e all’influenza suina”);
- Da una recente ricerca è emerso che gli italiani si affidano maggiormente all’automedicazione piuttosto che alla vaccinazione influenzale, sulla cui efficacia aleggerebbe un certo scetticismo (due terzi delle persone che si sono sottoposte alla vaccinazione si sono dimostrate insoddisfatte del trattamento, ndr): come, però, opportunamente precisa il Dott. Gioria, “la vaccinazione offre una protezione quasi totale e, anche nell’eventualità in cui venga contratta la malattia, si rivela efficace per diminuire l’intensità dei sintomi e ridurre i tempi di degenza”.
I CONSIGLI DELL’ESPERTO: TANTI LIQUIDI E FRUTTA –
- “Ricorrere adesso alla vaccinazione è ormai troppo tardi”, perché sono necessari almeno 30 giorni affinché il vaccino contribuisca alla produzione di nuovi anticorpi;
- Si può comunque cercare di prevenire o combattere l’influenza, adottando un corretto stile di vita. Ecco alcune utili indicazioni da seguire:
– Lavarsi frequentemente le mani con acqua (“È indifferente la temperatura”) e sapone;
– Umidificare e aerare l’ambiente;
– Indossare abiti in grado di trattenere il calore del corpo (“Il cotone a contatto con il corpo perché irrita di meno l’epidermide, la lana sopra perché trattiene il calore);
– Vestirsi “a cipolla” (a strati) per evitare gli sbalzi di temperatura che possono essere la causa scatenante di una patologia influenzale;
– Nelle giornate ventose, indossare la sciarpa sulla bocca come una sorta di mascherina protettiva;
– Preferire una dieta ricca di liquidi (“soprattutto in caso di febbre, è necessario riequilibrare la perdita di sali minerali”), verdura e frutta (“L’ideale sono arance e kiwi, particolarmente ricchi di vitamina C”);
– Se possibile evitare luoghi particolarmente affollati, come bus, metro e treni.
TANTO RIPOSO PER CHI HA L’INFLUENZA E NIENTE ANTIBIOTICI –
- Il Dott. Gioria precisa che, contrariamente a quanto si possa pensare, “gli antibiotici non hanno alcun effetto sulle malattie di origine virale, come appunto l’influenza. Gli antibiotici si prendono su consiglio del medico, solo nel caso in cui la patologia virale si complichi dando luogo ad una sovra-infezione batterica (ad esempio, una polmonite)”;
- “Per chi è a letto – conclude il medico – il consiglio è di mettersi al caldo, bere tanti liquidi e spremute per favorire il riequilibro dei sali minerali, assumere antipiretici (come una comune tachipirina o aspirina) e, infine, avere pazienza senza anticipare i tempi o stressare l’organismo”.
Francesco Tempesta