Juventus Milan 2 a 0 Serie A sesta giornata, Marchisio guest star al Juventus Stadium
Allegri recupera Ibrahimovic e Boateng e li affianca a Cassano. Centrocampo solito con Nocerino, Van Bommel e Seedorf. In difesa Abate non ce la fa, il suo posto viene preso da Bonera che con Thiago Silva, Nesta e Zambrotta forma la linea difensiva, davanti ad Abbiati. Conte, per l’occasione, modifica il modulo: davanti a Buffon dentro Liechsteiner, Barzagli, Bonucci e Chiellini. A centrocampo spazio a Pirlo con, più avanzato, il quartetto composto da Marchisio, Vidal, Krasic e Pepe. Davanti il solo Vucinic con Del Piero e Matri in panchina e Quagliarella direttamente in tribuna.
L’inizio del match è molto calmo: il Milan cerca di controllare palla senza prendere rischi e la Juventus punta sulle ripartenze. La prima opportunità è per i rossoneri: al 5’ Seedorf recupera palla a centrocampo e serve Boateng, il cross del ghanese arriva nella zona di Cassano, il quale però non riesce ad impattare la sfera.
La Juventus si fa vedere nell’area rossonera al 12’: Krasic dalla destra regala un ottimo assist per Vucinic che, in area, perde il contrasto con Thiago Silva. In realtà in questa prima metà del tempo le occasioni scarseggiano: i rossoneri faticano a costruire gioco ed i bianconeri sbagliano troppi cross.
Al 26’ squillo di Pirlo su punizione: tiro a giro che Abbiati respinge, agevolmente, con i pugni. Nonostante questo, il ritmo della partita è molto cadenzato ed i passaggi sono tutti piuttosto prevedibili.
Al 32’ la Juventus accelera: Vidal serve Vucinic in area, il montenegrino si difende bene dalla marcatura di Nocerino, si gira e tira: Abbiati c’è. Ma l’occasione più nitida della prima frazione capita ancora a Vucinic: l’ex Roma dai 25 metri piazza un bel tiro che si stampa sulla traversa.
La ripresa si apre con una grande occasione per i padroni di casa: Pirlo dalla sinistra crossa e trova pronto Bonucci; miracolo di Abbiati che devia in angolo il colpo di testa del difensore italiano.
Risposta del Diavolo al 51’: Cassano dalla sinistra trova in area Boateng, il ghanese la rimette in mezzo di prima cercando Ibrahimovic che, però, non trova il pallone. Palla deviata in angolo da Buffon.
Al 53’ primo cambio del match: Conte boccia l’evanescente Krasic e lo sostituisce con l’ex Cesena, Giaccherini. Al 60’ Allegri risponde togliendo un poco effervescente Cassano e dentro l’olandese Emanuelson: il tecnico livornese vuole più corsa e movimento dai suoi.
Dopo le occasioni iniziali, il match entra in una fase di stanca: Allegri al 70’ è costretto a richiamare anche Nesta per un fastidio nella parte bassa del ginocchio. Dentro Antonini a destra e Bonera che prende il posto del centrale ex Lazio.
In una ripresa senza emozioni anche il tiro cross di Vidal al 74’ diventa un azione da segnare sul tabellino: il cileno cerca in mezzo Marchisio che, però, non trova l’impatto con il pallone. È sempre il centrocampista proveniente dal Bayer Leverkusen a rendersi pericolo un minuto dopo: velo di Pirlo e rasoterra angolato per lui. Tiro che si spegne di poco a lato della porta difesa da Abbiati.
Il terzo cambio milanista avviene all’83’: dentro Ambrosini che rientra dopo la lussazione alla spalla destra e fuori uno stanco Nocerino. Rossoneri che hanno faticato, non riuscendoci, a costruire una seria occasione da rete.
La superiorità bianconera si concretizza all’86’: scambio tra Pirlo, Vidal, Vucinic e Marchisio che si trova il rinvio di Bonera sulle gambe e batte Abbiati. Rete fortunosa che dona i tre punti alla Vecchia Signora.
Complice lo svantaggio patito, Boateng perde i nervi e si fa espellere per doppia ammonizione: il ghanese cerca di fermare la palla di mano, ma finisce per colpire il volto di Chiellini. Rizzoli non può fare altro che ammonire per la seconda volta il rientrante Kevin Prince.
Il match sembra finito ma Marchisio si concede la doppietta: gran tiro al volo che si spegne tra le gambe dell’estremo difensore Abbiati. Saponetta nell’occasione.
Dopo cinque minuti di recupero arriva il triplice fischio: Juventus che ritorna al comando della classifica con 11 punti e Milan che si ferma a 5. Il punto di vantaggio sui cugini neroazzurri può far piacere, ma i cinque e sei rispettivamente con Napoli e Juventus iniziano a preoccupare. Soprattutto se si pensa che entrambi gli scontri diretti, seppur in trasferta, sono stati persi.
La sosta arriva nel momento giusto: il recupero degli infortunati ed un po’ di riposo a chi ha giocato sempre non potranno che far migliorare il trend rossonero delle ultime partite.
Matteo Torti