Catania Inter 2 a 1 Serie A settima giornata, crisi nera per Ranieri
Claudio Ranieri, per l’insidiosa trasferta di Catania, ritrova Lucio in mezzo alla difesa e Stankovic a centrocampo. Davanti schiera la strana coppia Pazzini-Milito, mentre in porta spazio a Castellazzi a causa dei problemi alla schiena che affliggono il titolare Julio Cesar.
Inizio scoppiettante della partita: al 2’ è Izco a farsi avanti con un gran tiro dalla distanza che, però, termina sul fondo. Pronta la replica neroazzurra con Cambiasso che al 6’ porta in vantaggio i suoi: cross di Maicon e girata mancina al volo per il centrocampista argentino.
L’Inter, complice il vantaggio, tenta di chiudere il match già nel primo tempo, ma i tentativi non vanno a buon fine: all’11’ è Pazzini ad involarsi verso la porta difesa da Andujar, tuttavia la sua azione viene fermata per un fuorigioco.
E così il match entra in una fase di stanca: il Catania prova a rendersi pericoloso nella difesa neroazzurra, ma le sue sortite non producono gli effetti sperati: al 17’ è Gomez che prova l’incursione dalla destra, fermato da Nagatomo. Cinque minuti più tardi ci prova anche Bergessio, questa volta è capitan Zanetti ad arginare il pericolo.
Al 35’ è Lodi a farsi vedere: bella punizione che viene allontanata con affanno dalla retroguardia neroazzurra. Al 40’ spazio per un’azione travolgente di Maicon: palla in mezzo per Pazzini che, secondo Orsato, commette un’irregolarità.
La ripresa, per i padroni di casa, inizia come meglio non potrebbe: al 46’ contropiede del Catania e pareggio ottenuto grazie ad un’azione iniziata da Gomez, portata avanti da Bergessio e finalizzata dal piattone di Almiron, ex Juventus.
Ma le disavventure per l’Inter non finiscono qui: è il 49’ quando Castellazzi, nella propria area di rigore, rimedia ad una dormita colossale della difesa neroazzurra atterrando un fragile Bergessio. Dal dischetto si presenta Lodi: rete e vantaggio etneo.
L’Inter, turbata ed annichilita dalla doppia rete, prova a reagire ma al 61’ è costretta a constatare che gli episodi girano contro: problema muscolare per Samuel; Al suo posto entra Cordoba. Solo un minuto prima Ranieri aveva inserito Zarate ed Alvarez per Milito e Stankovic.
I cambi, soprattutto l’ingresso di Zarate, danno una flebile speranza: al 63’ l’argentino cerca Pazzini che, in area, non trova il pallone per un nulla. Mentre solo tre minuti dopo è l’ex Lazio a non agganciare un pallone d’oro servitogli da Alvarez.
Il Catania chiude bene tutti gli spazi e si affida al contropiede: al 74’ è Delvecchio a cercare la gloria personale. Sassata di destro che viene deviata da Castellazzi.
È praticamente l’ultima palla gol degna di nota del match: l’ultimo tentativo, velleitario, degli undici di Ranieri capita sui piedi di Muntari che al volo, di destro, spedisce la palla in curva. È il sintomo del momento attuale dell’Inter: confusione unica.
Otto gol presi in quattro partite sono un lusso che una squadra disattenta, sfortunata e stanca come l’Inter di adesso non si può permettere: Ranieri deve metterci del suo, e presto, altrimenti il panettone potrebbe non mangiarlo a casa di Moratti.
La sfida casalinga contro il Lille di martedì 18 ottobre potrebbe già essere un decisivo spartiacque per il futuro del tecnico testaccino.