Milan – Verona 4 a 1 Serie A trentaseiesima giornata, ora la finale di Coppa Italia
Milan che condanna alla Serie B il Verona con un 4 a 1 netto che conduce i rossoneri alla finalissima di Coppa Italia di mercoledì, contro la Juventus. Calhanoglu in grande forma, Bonaventura e Suso che stanno tornando sui loro livelli, Cutrone che torna alla rete. Disattenzioni praticamente mai, ad eccezione del gol di Lee all’85’. Diavolo che sale a quota 60, in attesa della partita di domani pomeriggio dell’Atalanta contro la Lazio.
Tutto confermato per il Milan che schiera Suso e Calhanoglu ai lati di Cutrone, con Kessie, Locatelli e Bonaventura in mezzo al campo. In difesa, davanti a Donnarumma, dentro Abate, Bonucci, Romagnoli e Rodriguez.
Dopo tre minuti ci prova subito Suso, ma Silvestri blocca senza problemi. Al 9′ ancora rossoneri in avanti con Cutrone, fermato però da una bella parata di Silvestri. Poi ci prova Kessie, ma calcia alto.
É il preludio a quanto accade un minuto dopo: Bonaventura verticalizza per Suso che crossa subito dove Calhanoglu deposita in rete. Al 18′ ancora il turco protagonista di un bel tiro, ma Silvestri blocca tutto.
Diavolo in controllo del match e in rete anche al 32′ con Cutrone, bravo a girarsi ed a mettere la palla in rete. Il Verona accusa il colpo e non riesce a reagire. Il primo tempo scorre senza ulteriori sussulti: 2 a 0 per il Diavolo.
Tutto confermato ad inizio ripresa, con i rossoneri che firmano il tris con Abate che insacca con un bel tiro di destro. Subito dopo doppio cambio per Gattuso: dentro Borini e Musacchio per Suso e Romagnoli.
Non ci sono grandi occasioni nel secondo tempo, almeno fino all’85’ quando il Verona accorcia grazie a un bel gol di Lee che sorprende la difesa rossonera. Poco male visto che i rossoneri trovano il poker pochi minuti dopo con Borini.
Finisce qui: 4 a 1 per il Milan e corsa all’Europa League sempre aperta. Milan che tornerà in campo mercoledì sera alle 20.45 per la finale di Coppa Italia contro la Juventus. Poi domenica prossima sfida decisiva contro l’Atalanta.
Matteo Torti