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Juan all’Inter, scopriamo tutto sul nuovo colpo neroazzurro

“So che l’Inter mi vuole, la notizia è arrivata anche al mio procuratore e so che da Milano qualcuno verrà qui per discutere”: sono queste le parole pronunciate giovedì da Juan Jesus, difensore mancino dell’Internacional di Porto Alegre. L’Inter, squadra che lo segue dalla scorsa primavera, è riuscita ad assicurarsi le prestazioni del brasiliano classe ’91 che approderà ad Appiano Gentile già a gennaio per una cifra che si aggira sui 5 milioni di euro, più 1,5 legati ai bonus.

 

JUAN JESUS: SCOPRIAMO CHI E’ – Extracomunitario, mancino, roccioso, dotato di buona tecnica individuale, gioca sul centro-sinistra ma può ricoprire anche il ruolo di laterale sulla corsia mancina. Fa dell’esplosività e del senso della posizione i propri punti di forza.

  • Sono queste le caratteristiche di Juan Jesus, difensore dell’Internacional di Porto Alegre di soli 20 anni, che dal prossimo gennaio vestirà la casacca neroazzurra. Gli emissari della società di corso Vittorio Emanuele, capitanati da Branca, hanno chiuso la trattativa con il club verdeoro per una cifra complessiva pari a 6,5 milioni di euro, dei quali 1,5 sono bonus legati alle prestazioni del giocatore.
  • Nel taccuino degli osservati già dallo scorso maggio, Juan Jesus si è assicurato la fiducia della società interista nel Mondiale Under 20 che il difensore ha giocato e vinto, da titolare, nella Seleçao di Ney Franco.
  • Importante però sottolineare che Juan Jesus non rappresenterà l’erede naturale di Lucio: la differenza tra i due è netta in quanto il primo è più “ruvido” e non predilige il possesso palla come il secondo. Juan è più adatto ad un disimpegno rapido che ad una precisa ed accurata impostazione di gioco.
  • La sua posizione ideale è il centro-sinistra in una difesa a quattro, tuttavia sa adattarsi anche sulla corsia mancina agendo come laterale. La sua fisicità (185 cm per 83 kg) lo rendono molto abile anche nel gioco aereo.
  • Proprio per queste sue caratteristiche, più che un nuovo Lucio potrebbe sembrare, ma non addentriamoci in paragoni azzardati stile Santon nuovo Maldini, un nuovo Samuel. Un difensore più orientato alla marcatura che all’impostazione della manovra.

 

LA BREVE CARRIERA – Nato a Belo Horizonte il 10 giugno del 1991, Juan Guilherme Nunes Jesus conosciuto da tutti come Juan, inizia a giocare sin da adolescente con il futsal.

  • Nel 2007 entra a far parte delle giovanili dell’Internacional, tuttavia il debutto in prima squadra viene rimandato al 2010. Nello stesso anno, Juan, colleziona 18 presenze di cui una in Copa Libertadores, trofeo vinto al pari della Recopa Sudamericana dell’anno seguente.
  • La stagione 2011 lo vede diventare il perno centrale della difesa della squadra di Porto Alegre: 21 presenze su 30 match e sesta difesa del campionato Brasilerao A.
    Ø In Nazionale, dopo aver militato nelle selezioni Under-18 ed Under-19, ad inizio 2010 riceve la chiamata dell’Under-20 di Ney Franco. Nel gennaio di quest’anno prende parte alla vittoriosa spedizione al Sudamericano Under-20 2011, disputando tutti i match della competizione.
  • Nella scorsa estate vive da protagonista anche il Mondiale Under-20 alzando al cielo il trofeo. La sua esperienza con le giovanili della Seleçao, fin qui, vanta 23 presenze. Ferma a zero la casella dei gol fatti.

 

IL FUTURO NEROAZZURRO – E se si mettono in relazione le parole pronunciate ieri da Marco Branca: “Invece di comprare prodotti finiti puntiamo sui giovani e con i giovani bisogna avere pazienza” con il nuovo corso del calciomercato made in Inter: Coutinho, Alvarez, Castaignos e, a breve, Juan, si capisce la trasformazione in corso nella società di Massimo Moratti.

  • In un’intervista rilasciata ieri al quotidiano Libero, il responsabile dell’area tecnica neroazzurra, ha fatto il punto sul calciomercato: “Anche a me piaceva fare il mercato dei Vieira e degli Ibra, ma il calcio è cambiato. È ora che la gente apra gli occhi. Vedrete che i nuovi faranno benissimo, garantisco. Non avrebbe alcun senso riprendere Eto’o a tempo”.
  • Come a dire: i tempi sono cambiati e l’Inter difficilmente potrà acquistare campioni affermati; bisogna costruirseli in casa sperando che la fortuna possa ripagare gli sforzi come successo, nel recente passato, con gente del calibro di Julio Cesar, Samuel, Maicon e  Cambiasso.

 

TRA JUAN ED ETO’O E’ TEMPO DI CHIEVO – Nonostante il sabato interista abbia regalato due soddisfazioni ai supporters neroazzurri come il colpo Juan e la vittoria nel derby Primavera per 1 a 0, è il caso di concentrarsi sul calcio giocato e sulla sfida di domani, inizio alle ore 15.00, contro il Chievo.

  • E’ arrivato il momento per Ranieri & Co. di sfatare il tabù San Siro: in questa stagione ancora nessuna vittoria e zero gol fatti nello stadio di casa. Due trend da invertire, e con urgenza.

 

Matteo Torti

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