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Inter Palermo 4 a 4 Serie A ventunesima giornata, bufera di gol a San Siro

Dopo le sconfitte contro Napoli e Lecce, l’Inter di Ranieri non si rialza con il Palermo. Milito sigla quattro reti, ma la difesa interista è disastrosa: Mantovani e tre volte Miccoli stabiliscono il tabellino sul 4 a 4.

 

Nel gelo di Milano, Ranieri nonostante la sconfitta contro il Lecce, riprova con Sneijder dietro alle due punte: Milito e Pazzini. Novità a centrocampo con il giovane Poli, cercato di vendere nell’ultimo giorno di mercato, che prende il posto di Obi. Al suo fianco dentro capitan Zanetti e Cambiasso. In difesa spazio al duo Lucio e Ranocchia con Maicon e Nagatomo ad agire sugli esterni. Pali difesi da Julio Cesar.

 

Bortolo Mutti, dopo i sette gol realizzati negli ultimi due match contro Genoa e Novara, ridà fiducia al duo Budan-Miccoli. Dietro di loro agirà il giovane Zahavi mentre a centrocampo spazio a Barreto, Bertolo e Donati. Davanti all’ex del match, Viviano, dentro Munoz, Mantovani, Silvestre e Balzaretti.

 

Il match inizia qualche minuto dopo le 20.45 a causa dei lavori in corso per eliminare parte della neve che, dopo aver sollevato i teloni, si è depositata sul manto erboso. Ora il campo da gioco risulta essere ‘libero” tranne la fascia centrale completamente imbiancata.

 

Neroazzurri subito in avanti: dopo meno di cento secondi cross dalla sinistra di Pazzini ed inzuccata di Sneijder. Viviano non può far altro che guardare la sfera spegnersi sul fondo. È un fuoco di paglia; complice un campo in situazioni sempre peggiori il match si spegne.

 

A ravvivarlo, al 10’, ci pensa Miccoli che dall’out di sinistra trova un varco per Zahavi. Il giovane rosanero si invola verso Julio Cesar ma, al momento di battere a rete, viene rimorchiato da Lucio. Pallone in angolo.

 

Gli ospiti prendono fiducia ed al 14’, con Bertolo, mettono in mezzo un buon pallone. La difesa interista non interviene subito ed allora tocca a Julio Cesar, in tuffo, bloccare la sfera. Ed il momento migliore della squadra di Mutti viene concretizzato: corner dalla sinistra ed ennesima dormita difensiva. Mantovani, tutto solo, deposita agevolmente in rete.

 

Ma la risposta della squadra di Ranieri è immediata: al 22’ assist involontario di Lucio che, con la schiena, serve Milito che, da pochi passi, supera in diagonale Viviano. Pareggio ristabilito. Pochi minuti dopo il tecnico neroazzurro richiama i suoi all’ordine: “4-4-2” indica con le mani. Sneijder si deve sacrificare.

 

Dopo il pareggio il match entra in una fase di stanca; squillo dell’Inter al 40’: capitan Zanetti la crossa in mezzo dove Pazzini, in spaccata, non trova il pallone di un soffio.

 

Clamorosa occasione nel finale di tempo: Sneijder chiede il ‘dai-e-vai’ a Milito e la mette in mezzo per Cambiasso. L’argentino, con la palla tra i piedi, non riesce a ribadire in rete; ottimo intervento di Balzaretti in scivolata. È l’ultima chance di questa prima frazione di gioco che, nonostante un manto erboso non all’altezza, ha regalato comunque buone azioni.

 

La ripresa inizia senza cambi, ma con una variazione nel tabellino. È il 51’ quando Miccoli, in contropiede, salta Ranocchia e, dall’out sinistro, supera con un preciso diagonale Julio Cesar.

 

La squadra di Ranieri non si lascia sorprendere e, per un nulla, non trova il pareggio: è il 52’ quando Milito, dall’angolo sinistro dell’area, non assiste Pazzini in mezzo e spreca tutto. Passa un solo minuto e l’Inter, sull’asse Poli-Nagatomo, trova il rigore. Munoz, ingenuamente, trattiene vistosamente il giapponese. Dagli undici metri si presenta Milito che, con freddezza, sigla il 2 a 2.

 

Passano pochi minuti ed i padroni di casa si avvicinano al vantaggio; sugli sviluppi di un corner, Cambiasso la allunga di testa per Milito. Il principe, sul secondo palo, non ci arriva di un soffio. Ma l’appuntamento con la tripletta è solo rimandato: è il 60’ quando l’argentino, tutto solo in area, aggira Viviano e deposita in rete.

 

Al 65’ Ranieri decide di lasciar rifiatare Poli e fare esordire Polombo. Ma le sorprese non finiscono qui: è il 65’ quando Balzaretti, dalla sinistra, mette in mezzo un siluro sul quale si avventa il piccolo Miccoli che, di testa, anticipa Lucio e deposita in rete. Tabellino nuovamente in parità.

 

Il tecnico interista non digerisce questa nuova rete subita e decide di richiamare in panchina Sneijder, autore di una prova opaca. Al suo posto dentro i muscoli e la corsa di Obi.

 

Ma l’incredibile accade al 68’: cross in mezzo di Zanetti, pallone ciccato da Pazzini che rimbalza su Pazzini e termina in rete. Quarto gol del Principe. Inter nuovamente in vantaggio. L’argentino è inarrestabile e sigla anche la quinta rete che però viene annullata. Il cross di Maicon era uscito.

 

I rosanero sembrano aver accusato il colpo: le due squadre, dopo la raffica di gol, sembrano voler rifiatare un po’ in vista dei ‘botti’ finali: è l’85’ quando Miccoli, lanciato da Ilicic, si presenta tutto solo davanti a Julio Cesar e la mette in rete. Nuovamente pareggio.

 

È l’ultima grande occasione di un match spettacolare; l’unica vincitrice, senza nemmeno scendere in campo, è la Juventus. Milan che perde all’Olimpico ed Inter che perde l’occasione di rimanere in scia al treno Champions. L’Udinese, a quota 41, dista 5 punti mentre la Lazio, a quota 39 è nuovamente a + 3. E sabato sera big match a Roma contro i giallorossi.

Matteo Torti

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