Kakà torna ufficialmente al Milan, il brasiliano avrà la maglia numero 22. E’ addio dal Real Madrid
“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Era stato proprio Adriano Galliani, il 24 luglio del 2012, a citare “Amici Mai” di Antonello Venditti per commentare un possibile ritorno in rossonero di Ricardo Kakà. A distanza di 1 anno, 1 mese e 9 giorni, il “giro” di Kakà si è ufficialmente concluso. Il Bambino d’Oro torna a Milanello e lo fa con l’entusiasmo di chi vuole “ancora gioire con questa maglia”.
IL COMUNICATO UFFICIALE DEL CLUB – Sono le 20.30 circa di ieri, lunedì 2 settembre 2013, quando il sito rossonero ufficializza l’arrivo di Kakà al Milan.
– “A.C. Milan comunica di aver acquisito a titolo definitivo da Real Madrid CF le prestazioni sportive di Kaká”.
– Poco prima il brasiliano, dopo aver sostenuto le visite mediche, si era affacciato dal balcone di via Turati per salutare i suoi vecchi nuovi tifosi, saltando ai loro cori e lanciando la maglia 22.
– Sempre molto belle e disponibili le parole del brasiliano: “Io ho tanta voglia di giocare, è un anno speciale e importante per me perchè arriva il mondiale, ma ora devo fare bene con il Milan, la mia squadra. Mi era dispiaciuto tantissimo lasciare il Milan, ma ora è doppia la gioia di ritornare. Sono molto contento”.
– Importanti anche le parole di Galliani: “Kakà? Sensazione piacevoli per un giocatore che torna finalmente a casa. E’ stato difficile? Moltissimissimo. Sforzo? Da parte di tutti, ne parleremo nei prossimi giorni. Mercato chiuso? Chiusissimo”.
RICOSTRUIAMO LA VICENDA – Sono le 11.34 di domenica 1° settembre 2013 quando Galliani, appreso il rifiuto del Cska Mosca di vendere Honda, si precipita a Madrid con un aereo privato. La missione è chiara a tutti: riportare a Milanello Kakà.
– Brasiliano che, poche ore prima, aveva così dichiarato: “Voglio lasciare il Real Madrid. Credo che sia arrivato il momento per separare la mia strada da quella dei Blancos”. Niente illusioni però: “Un ritorno di Kakà – dice Galliani nel mezzogiorno di domenica – resta difficilissimissimissimo”.
– Difficile per due questioni: quella temporale e quella economica. Il tempo stringe: alle 13.00 di lunedì 2 settembre 2013 il Real Madrid ha deciso di presentare Gareth Bale; o l’affare Kakà-Milan si chiude entro la mattinata di lunedì, oppure non se ne fa nulla.
– Dopo poche ore il Milan trova l’accordo economico con il Real Madrid. Trasferimento gratuito cono bonus di 5 milioni di euro legati al rendimento della società rossonera e non a quello del brasiliano.
– Qui inizia la seconda questione. Ricardino, al Madrid, percepisce 10 milioni di euro netti all’anno; il suo entourage ne chiede almeno 6, ma Galliani è irremovibile: o 4 o niente. Bisogna attendere le 2.50 della notte tra domenica e lunedì per arrivare ad un accordo.
– Kakà e papà Bosco Leite accettano l’offerta dei rossoneri: biennale da 4 milioni di euro netti più bonus legati al rendimento del giocatore. L’aereo di ritorno è prenotato: si parte alle 10 da Madrid. Il Milan può riabbracciare il suo ultimo Pallone d’Oro.
LA NERA PARENTESI BLANCA – Era l’8 giugno del 2009 quando Kakà, allora 27enne, firmava il contratto con il Real Madrid. Un trasferimento da record: 65 milioni di euro per il Milan e 10 netti per sei anni per il brasiliano.
– Arrivato da Milanello come uno dei migliori al Mondo, il brasiliano fatica ad imporsi anche nella capitale spagnola. La pubalgia prima ed una lesione al menisco del ginocchio sinistro lo relegano troppo spesso ai box nelle prime due stagioni: il bilancio non è certamente entusiasmante: 16 gol in 53 partite.
– Non va meglio nelle altre due stagioni. Con Mourinho il feeling non sboccia: il portoghese punta tutto su Cristiano Ronaldo e sui suoi fedelissimi Di Maria ed Ozil. Kakà chiude l’esperienza madrilena con 29 reti in 120 presenze.
– Tabellino ben diverso da quello che il brasiliano aveva al Milan: 270 partite condite da 95 reti con sette trofei conquistati: Serie A 2003-04, Supercoppa Italiana 2004, Champions League 2006-07, 2 Supercoppe Europee 2003 e 2007, Mondiale per Club 2007 e Pallone d’Oro 2007.
UNA SEPARAZIONE LUNGA 1546 GIORNI – Dal 9 giugno 2009 al 2 settembre del 2013. Sono 1546 i giorni che hanno separato Ricardo Kakà dal suo Milan. Molto bello il comunicato diramato su Milan Channel nella mattinata di ieri:
– “Il 31 Maggio 2009, dopo aver vinto e segnato a Firenze, dopo aver abbracciato Carlo Ancelotti e Paolo Maldini nello spogliatoio di Firenze, dopo aver lasciato il Milan dove lo aveva trovato e cioè in Champions League, Ricardo Kakà raggiungeva di gran carriera l’aeroporto della Malpensa per volare in Brasile. Lo aspettava la Nazionale brasiliana. Ma, soprattutto, di fatto, lo aspettavano anni lontano da noi. Kakà ha parlato nei giorni scorsi. Duro, acceso. Kakà ha voluto fortemente il Milan. E oggi non servono troppe parole, basta un abbraccio. E tutto, in casa nostra, tornerà come prima”.
KAKA’ IN CAMPO: DOVE UTILIZZARLO? – 31 anni di età ed un passato con problemi di pubalgia e menisco. Ricardo Kakà, ora, non è certamente più quello capace di siglare 10 reti nella Champions League 2006-07, vinta poi dai rossoneri.
– Al Real Madrid le sue prestazioni non sono state all’altezza della sua classe e del suo bagaglio tecnico, ma non ha certamente ‘fatto flanella’ per 4 anni.
– Ha giocato una media di 30 partite all’anno, certo molte volte partendo dalla panchina. Ha siglato mediamente 7 reti all’anno, certo non tante da giustificare l’esborso di Florentino Perez.
– L’entusiasmo, però, c’è e la voglia di mettersi al servizio della squadra anche. Ora spetterà ad Allegri decidere dove impiegarlo: trequartista alle spalle di Balotelli ed El Shaarawi o seconda punta?
– L’ipotesi preferibile, soprattutto se la condizione fisica del brasiliano non dovesse essere delle migliori, è la seconda. E già nasce qualche paragone con la stagione 2006-07: Montolivo (o Honda da gennaio) al posto di Seedorf, Kakà al suo posto e Balotelli al posto di Inzaghi.
COMPLIMENTI A GALLIANI. COMPLIMENTI A KAKA’ – Galliani e Kakà. Regista ed attore del trasferimento dell’estate. Anche in altre sessioni di calciomercato il Milan aveva fatto dei tentativi, senza riuscirci, per riportare a Milanello Ricky.
– Questa volta tutto è andato a buon fine. Grazie a Kakà che ha accettato di ridursi l’ingaggio di oltre il 50% e grazie a Galliani che ha saputo convincere il Real Madrid a liberare il brasiliano a zero.
– Che operazione sarà, dal punto di vista tecnico, non possiamo dirlo ora.
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Matteo Torti