Vendita Milan a Bee Taechaubol o Richard Lee? A fine maggio la decisione definitiva
Ormai anche i più scettici sembrano essersi convinti. Il futuro del Milan potrebbe essere pesantemente diverso dal passato e dal presente; il cambio al vertice della proprietà sta assumendo contorni sempre più nitidi e definiti e l’attesa potrebbe anche non essere molta. Seppur in circostanze diverse, il thailandese Bee Taechaubol e il cinese Richard Lee hanno entrambi manifestato l’interesse di prendere parte al progetto di rilancio dei rossoneri. Due le date chiavi che si stanno diffondendo in queste ore: fine aprile come termine della due diligence e fine maggio come termine per la presentazione dell’offerta.
SOLAMENTE UNA VENTINA DI GIORNI – Un’idea partita da lontano, un’idea che si è materializzata con più circostanza nell’estate del 2012 quando Silvio Berlusconi, direttamente da Milanello, aveva annunciato che le porte sono assolutamente aperte per chi, purché accompagnato da amore, volesse entrare nel Milan portando idee e soldi freschi.
– Un’idea che nel corso degli anni ha visto alternarsi, fino ad ora solo sui titoli dei giornali, arabi e russi, albanesi e americani. Tante voci, ma nulla di concreto. Almeno fino al finale del 2014, quando le voci orientali hanno preso rapidamente piede, nonostante le consuete smentite di Fininvest.
– Voci che frappongono da un lato Bee Taechaubol, broker thailandese, e dall’altro Richard Lee. Due uomini con l’interesse a scalare la proprietà del Milan e farsi strada come successori di Silvio Berlusconi, uno dei presidenti più vincenti della storia del calcio. Una realtà raccontata da movimenti e da incontri più o meno segreti.
30 APRILE E 31 MAGGIO: LE PROSSIME SCADENZE – Due, e nemmeno più di tanto distanti, date determinanti. Il 30 aprile e il 31 maggio.
– La prima è la dead line per lo studio dei conti da parte dei possibili acquirenti; la seconda è la dead line per la valutazione delle offerte.
– La chiarezza arriverà nelle prossime settimane, ma la certezza è che si sta andando in una direzione ben precisa, quella dell’estremo Oriente.
BERLUSCONI HA DECISO: “SI VENDE” – L’unica certezza che sembra farsi largo in questi giorni è l’assoluta convinzione di Berlusconi che vendere il Milan, seppur in modo graduale, sia la strada giusta. Una certezza che poggia sulle spalle di incontri, più o meno segreti, con diverse parti in causa.
– Dalla Cina, però, sono emerse dei possibili dubbi del patron rossonero sulla cordata guidata da Richard Lee; una cordata che vedrebbe la partecipazione di grandi gruppi asiatici come Wahaha di Mr. Zong, Wanda Group di Jianlin, Huawei e Ali Baba di Jack Ma.
– Il dubbio del presidente rossonero, però, riguarda la tempistica della vendita. All’interno della famiglia Fininvest c’è chi vorrebbe cedere il club immediatamente per monetizzare ed evitare di dover sostenere altri oneri finanziari e chi, invece, vorrebbe tenerlo il più possibile, almeno fino alla costruzione del nuovo stadio.
A BREVE ALTRI SVILUPPI – Le cifre in palio sono molte e questo rende la vicenda intricata e la sua soluzione molto complessa, ma negli ultimi giorni le voci uscite sono molte e le smentite sempre meno.
– Non resta che attendere le prossime ore per prendere nota di ulteriori sviluppi.
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Matteo Torti