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Interramento elettrodotto Milano quartiere Adriano, rimane il dubbio sull’alto numero di tumori riscontrati nella zona

elettrodottoDopo anni di battaglia tra associazioni di cittadini e Comune di Milano, innumerevoli interrogazioni presentate dai consiglieri di zona, richieste di verifiche di fattibilità ed esposti, il completamento del progetto d’interramento dell’elettrodotto del quartiere Adriano, situato alla periferia nord est di Milano, al confine con Sesto San Giovanni, si farà. Lo ha comunicato nelle scorse ore, in una nota,  la giunta di Palazzo Marino.

 

IL QUARTIERE DEI TUMORI – Nella città della ex Magneti Marelli lo chiamano il quartiere dei tumori: 55 casi documentati nell’arco di 30 anni.

– Una statistica che se già da sola non spaventa a sufficienza, si può implementare anche con le stime presentate lo scorso mese dall’Associazione di via Sottocorno, forse ancora più significative: ben 36 casi di tumore accertati tra le circa 150 famiglie residenti in due condomini della medesima via.

– Il quartiere Adriano, già noto per i numerosi problemi di carattere urbanistico,  è salito da tempo  alla ribalta delle cronache. Il motivo? Quei tralicci dell’elettricità che, secondo quanto denunciato dall’associazione nata nel quartiere qualche anno fa,  sarebbero all’origine dei numerosi casi di tumore registrati tra gli abitanti della zona nel corso degli anni.

– Ad essere precisi, da quel lontano 1957, quando per la crescente domanda di elettricità proveniente dalla neonate industrie della periferia Nord di Milano, iniziarono i lavori di costruzione dei  piloni dell’alta tensione tra le vie Mulas e Pasquale Sottocorno. Il tutto a pochi, pochissimi metri di distanza da alcuni edifici abitati da centinaia di persone.

– Con il passare degli anni e degli interventi edilizi che hanno interessato il quartiere, parte della rete dell’elettrodotto è già stata sotterrata. Ma la restante, quella che lambisce Sesto San Giovanni, per la rabbia dei residenti rimane ancora scoperta, incombendo a cielo aperto sui tetti delle case.

 

CORRELAZIONE TRA TUMORI ED ELETTRODI? – Riguardo la correlazione tra numero di tumori registrati e presenza degli elettrodotti, però, usare il condizionale è d’obbligo.

– Non esistono infatti, tuttora, riscontri scientifici certi. Senza contare, poi, che i rilievi effettuati dai tecnici dell’Arpa non hanno riscontrato anomalie nel rispetto dei 21 metri – sanciti per legge – necessari tra tralicci e residenze civili.

– Perfino il fastidioso ed onnipresente ronzio proveniente cavi dell’alta tensione – che l’Associazione di via Sottocorno denuncia essere all’origine di frequenti mal di testa e di malesseri di vario tipo – altro non sarebbe, secondo l’azienda elettrica Terna, che la conseguenza del cosiddetto “effetto corona che in presenza di umidità determina la ionizzazione dell’aria nei pochi centimetri intorno al conduttore”.

 

IL COMUNE HA DETTO SI’: L’INTERRAMENTO SI FARA’ – Che i dubbi, però, degli abitanti dei vicini palazzi siano più che legittimi è cosa sacrosanta e incontestabile.

– Tant’è che Palazzo Marino ha finalmente approvato le linee guida del progetto di interramento dell’elettrodotto. Una convenzione tra Comune di Milano, comune di Sesto San Giovanni e Parco Media Valle del Lambro che affiderà alla Società Terna Rete Italia, che gestisce la rete elettrica, l’attuazione e messa in opera del progetto di interramento.

– A farsi carico dei circa 14 mila euro necessari per la redazione del progetto saranno il Comune di Milano, su cui ricadrà l’onere principale (7.600 euro) e i Comuni di Sesto San Giovanni e Parco Media Valle Lambro che pagheranno 3.200 euro ciascuno.

 

PERCHE’ AVER ASPETTATO TANTO? –  Un sospiro di sollievo, probabilmente, per i cittadini interessati, ma che a molti fara sorgere una domanda più che spontanea: perché aver dovuto aspettare tanto?

 

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S.P.

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