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Caro scuola, consigli e iniziative per acquistare libri e corredo scolastico low cost

Di ritorno dalle ferie estive, per le famiglie italiane è tempo di fare i conti con il “caro scuola”. Secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori (ONF), una delle principali associazioni attive nel nostro Paese, la spesa per il corredo scolastico subirà un ulteriore rincaro del +6% rispetto all’anno scorso, passando da 461 a 488 euro. A poche settimane dall’inizio dell’anno scolastico, vediamo alcuni utili consigli per risparmiare.

 

 

PIÙ DI 1.000 EURO PER CORREDO E LIBRI – Dall’indagine dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori (ONF) risulta che per l’anno in corso:

– Le famiglie italiane spenderanno in media 488 euro per l’acquisto del corredo scolastico, circa il 6% in più rispetto all’anno scorso, quando la spesa ammontava a 461 euro;

– Gli aumenti più sostanziosi interesseranno in misura maggiore gli zaini trolley e gli astucci (in particolare, quelli di marca o con i personaggi dei cartoni animati);

– In controtendenza gli astucci delle serie TV o delle squadre di calcio e i quaderni di piccolo formato, che vedono un ribasso perché sempre meno utilizzati soprattutto alle elementari e alle medie;

– I rincari non risparmieranno nemmeno i libri e i dizionari, che, secondo Federconsumatori, segneranno un +5% rispetto all’anno scorso per un totale di 507 euro a ragazzo;

– In particolare, se gli studenti delle medie spenderanno mediamente 452 euro (+4% rispetto al 2011) per i libri di testo e due dizionari, quelli del liceo arriveranno a spenderne fino a 745 (+2% rispetto all’anno scorso);

– A tali spese vanno poi aggiunti i 488 euro stimati per il corredo scolastico (astuccio, diario, zaino e cancelleria) e i ricambi. Facendo qualche calcolo si scopre che per l’anno scolastico 2012/2013 la spesa media si attesterà sulle cifre record di 995 euro (per gli studenti delle medie) e di ben 1.233.000 euro (per i liceali).

 

OCCHIO AI LIMITI DI SPESA DEFINITI DAL MIUR – Di fronte a tali cifre non bisogna lasciarsi prendere dallo sconforto. Con qualche piccolo accorgimento è, infatti, possibile risparmiare sia sui libri che sul corredo scolastico;

– Per quanto riguarda i libri di testo, il primo passo da fare è verificare che la scuola abbia rispettato i limiti di spesa individuati dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR);

– Ogni anno il MIUR stabilisce, infatti, “i prezzi di copertina dei testi della scuola primaria, il prezzo massimo complessivo della dotazione libraria per ciascun anno di corso della scuola secondaria di primo grado” e “i tetti di spesa per ciascun anno di corso delle scuole secondarie di secondo grado”;

– I tetti di spesa per l’anno scolastico 2012-2013 sono stati definiti con decreto ministeriale n. 43 dell’11 maggio 2012 e si riferiscono sia alla versione digitale (e-book e software) che mista (in parte cartacea, in parte digitale). Per consultarli, clicca QUI;

– Come si legge nel decreto ministeriale, sono ammessi eventuali incrementi degli importi purché “contenuti entro il limite massimo del 10%”. In questo caso, la scelta deve “essere adeguatamente motivata da parte del Collegio dei docenti e approvate dal Consiglio d’istituto”.

 

LA SCUOLA CHE VERRÀ: AL BANDO I LIBRI CARTACEI? – Con circolare ministeriale n. 18 del 9 febbraio 2012, dall’anno scolastico 2012-2013 le scuole elementari e medie potranno adottare solo testi disponibili anche in versione online (scaricabili da internet) oppure in forma mista;

– Il provvedimento si riferisce a tutti i libri di testo (sia quelli già in uso sia quelli che saranno adottati per la prima volta) e, per buona pace dei “nostalgici della carta”, ha una serie di vantaggi non solo in termini d’innovazione, ma anche di potenziale risparmio per le famiglie (come ricorda Federconsumatori, un dizionario in formato online può costare anche solo 8 euro) e di alleggerimento degli zaini degli alunni;

– Un altro vantaggio dell’editoria digitale è, inoltre, legato alla possibilità di scaricare gli aggiornamenti delle nuove edizioni, sostenendo un costo inferiore a quello che altrimenti comporterebbe un acquisto ex novo;

– Il dibattito sulla scuola digitale è, però, accompagnato da molti dubbi. A oggi sono infatti pochissime le scuole che dispongono di un computer per ogni alunno e alcune non ne hanno nemmeno uno per classe. In questo quadro viene da chiedersi chi dovrà sostenere i costi per l’acquisto delle attrezzature informatiche ed elettroniche.

 

LIBRI LOW COST, DUE INIZIATIVE CONTRO IL CARO SCUOLA – Per combattere il caro scuola, nel 2010 il Codacons ha dato il via all’iniziativa “Libri Gratis”. Si tratta di un portale online dove studenti e cittadini possono scambiarsi o regalare libri di testo usati. Per accedere al database basta registrarsi gratuitamente, consultare gli annunci pubblicati dagli altri utenti e inserirne di nuovi;

– Un’altra iniziativa meritevole di essere citata è “Book in progress”, avviata con successo dall’Istituto superiore Majorana di Brindisi per rispondere ai problemi economici delle famiglie. Il progetto editoriale ha sinora coinvolto 300 docenti-autori, che si sono prestati a scrivere i libri di testo per le prime e secondi classi di licei, istituti tecnici e istituti professionali. I libri sono stampati dalle scuole aderenti (al momento se ne contano una trentina) e messi a disposizione degli studenti a una cifra non superiore di 15-20 euro l’uno, con un risparmio di spesa di circa 300 euro sui tetti di spesa previsti dal MIUR;

– In alternativa, per risparmiare sul costo della dotazione libraria, il consiglio è quello di acquistare i testi nei grandi magazzini, online o usati.

 

PER IL CORREDO, Sì ALLA GRANDE DISTRIBUZIONE, NO AI PRODOTTI GRIFFATI – Infine, per quanto riguarda il corredo scolastico, onde evitare inutili sprechi, la prima cosa da fare è quella di verificare il materiale che lo studente già possiede e può essere tranquillamente utilizzato per un altro anno;

– Per l’acquisto di zaini, astucci, diari, quaderni e matite, è meglio recarsi in un grande supermercato. In questo modo, rivolgendosi ai grandi distributori, si può abbattere il prezzo fino al 20-30%.

– Per chiarire con un esempio: se un astuccio dei cartoni animati costa mediamente 23,50 euro al super/ipermercato, nelle piccole rivendite, invece, lo stesso articolo può arrivare a costare 29 euro. Lo stesso dicasi per gli zaini (53,50 euro contro 66 euro) e diari (10,50 euro contro 13,70 euro);

– Infine, il consiglio generale per mantenere in “buona salute” il portafogli è sempre uno: non cedere ai capricci dei figli (specie se piccoli) e non scartare a priori modelli di marche non troppe famose. Non è sempre il brand, infatti, che fa la qualità, ma sicuramente fa la differenza sulla spesa.

 

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Francesco Tempesta

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