Decreto Irpef Renzi, come calcolare il bonus di 80 euro, e analisi punto per punto
Sembra un film nuovo quello a cui stanno assistendo gli italiani. Finalmente delle promesse mantenute: stiamo parlando del bonus da 80 euro in busta paga che Matteo Renzi aveva promesso a tutti gli italiani con un reddito lordo compreso tra gli 8 e i 26 mila euro. Il provvedimento non tocca in alcun modo le fasce Irpef, ma avviene sotto forma di bonus. Il 18 aprile doveva essere presentato il decreto con le relative coperture e così è avvenuto. Vediamo assieme le novità di quest’ultimo provvedimento del governo Renzi.
DALLE SLIDE, A TWITTER – #oraics: è questo il tag utilizzato dal profilo Twitter ufficiale di Palazzo Chigi per illustrare, durante la conferenza stampa di venerdì pomeriggio, una sintesi delle misure contenute in quello che è stato ribattezzato come decreto Irpef.
– #byebyeautoblu massimo 5 vetture a ministero, forze di sicurezza tornano in strada #oraics
– #opendata tutte le spese degli enti locali online entro 60 giorni #oraics
– #normaolivetti tetto di 240mila euro per stipendi megadirigenti della p.A. #oraics
– 80 euro al mese per 10 mln di persone #oraics
– #f35 revisione del programma aereo per 150 mln #oraics
– #immobili meno spreco di spazio negli uffici pubblici #oraics
– #municipalizzate sfoltire e semplificare da ottomila a mille #oraics
– #diesirap confermato taglio del 10% per le aziende #oraics
– #ognipromessaédebito basta attese, pagamenti più rapidi alle imprese #oraics
– #bankitalia con la rivalutazione delle quote al 26% un contributo importante dalle banche #oraics
“SMENTITI I GUFI”: RENZI NE VA ORGOGLIOSO – “Smentiamo i gufi che hanno più volte auspicato che non ci fossero le coperture”. I famosi 80 euro in più in busta paga sono reali e riguarderanno “10 milioni di italiani, da 8mila euro a 26mila di reddito annuo, con un piccolo decalage da 24 a 26mila euro”.
– Una misura che il premier italiano ha voluto definire come “non una tantum, ma strutturale come è strutturale il processo del taglio della spesa”. Non, quindi, una misura di quest’anno, da togliere presto per l’insostenibilità della stessa. Matteo Renzi ci crede e non si nasconde: “è’ una riforma strutturale, è sostenibile nel tempo”.
– Non solo misure per i dipendenti; anche le imprese potranno beneficiare di un taglio dell’Irap del 10%, oltre allo sblocco di 8 miliardi di euro per il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione. Misure per il quale è in corso una trattativa con Bruxelles per rinviare di un anno il pareggio di bilancio.
CUNEO FISCALE E IRAP: TUTTI I TAGLI – A partire dal mese di maggio 2014 la retribuzione netta dei lavoratori dipendenti che guadagnano tra 8 e 24 mila euro aumenterà ufficialmente: 80 euro in più al mese è quanto ha previsto il premier italiano.
– Il tutto attraverso un credito di imposta; una misura che riguarderà 10 milioni di italiani, per tutto il periodo di imposta 2014. Dopodichè, per il 2015, le coperture per rendere sostenibile questa misura dovranno essere trovate nella legge di stabilità. Nelle prossime settimane Renzi ha spiegato che interverrà anche a favore delle partite Iva e degli incapienti.
– Promesse mantenute anche sul fronte delle imprese. Renzi ha mantenuto la promessa di tagliare l’Irap, nella fattispecie del 10%. La misura, come ben sapevamo, sarà finanziata con una mini-patrimoniale finanziaria sulle famiglie italiane: aumento del 26%, rispetto all’attuale soglia del 20%, dell’aliquota sulle rendite finanziarie (esclusi i titoli di Stato).
TETTO A DIRIGENTI E MANAGER PA – Le misure “comunicative” non finiscono qui. Il premier ha annunciato, nel decreto Irpef, anche un tetto “insormontabile di 240mila euro” di stipendio per i dirigenti ed i manager della Pubblica amministrazione e per i presidenti delle aziende controllate quotate, come Eni, Enel, Finmeccanica e Poste Italiane.
– La norma è stata ribattezzata dallo stesso premier come “norma Adriano Olivetti”, in ricordo dell’imprenditore italiano che riteneva etico pagare i dirigenti non più di 10 volte rispetto al salario degli operai della stessa azienda.
CAPITOLO COPERTURE: OK PER IL 2014, DA VERIFICARE PER IL 2015 – 6,9 miliardi di euro per il resto del 2014 e 14 miliardi di euro per il 2015. Sono queste le coperture previste da Matteo Renzi.
– Il dettaglio, secondo il premier, è molto semplice: 1,8 miliardi dalla rivalutazione delle quote di Bankitalia, 2 miliardi dal riassetto delle agevolazioni alle imprese, 600 milioni di euro per il maggior gettito Iva come conseguenza del pagamento dei debiti della Pa. Grandi risparmi, 2,1 miliardi per questo 2014, anche dal riassetto delle procedure di acquisto di beni e servizi.
TUTTI GLI ALTRI PROVVEDIMENTI – Non solo Irpef ed Irap. Ci sono anche altri provvedimenti nel decreto presentato nel pomeriggio di venerdì 18 aprile.
– Come il limite massimo di auto blu per ciascun ministero, portato a 5. Via libera anche al cosiddetto “open data” che fa si che vengano trasmessi online tutti i dati su acquisti e spese degli enti locali e delle amministrazioni centrali.
– Sono stati poi previsti tagli alla spesa militare per questo 2014. Salgono a 400 milioni i tagli previsti per questo settore.
TORNIAMO AL BONUS PER I LAVORATORI: COME SI CALCOLA? – Nell’articolo 1 del decreto Irpef di Renzi viene specificato che ci sono tre differenti soglie per calcolare il bonus a cui i lavoratori dipendenti avranno diritto.
– 3,5% per tutti coloro che hanno un reddito lordo annuo compreso tra 8.000 e 18.286 euro.
– 640€ fissi per tutti coloro che hanno un reddito lordo annuo compreso tra 18.286 e 25.000 euro.
– 640€ se il reddito lordo annuo è superiore a 25.000 euro, ma non a 28.000 euro. Il credito, in questo caso, spetta però per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 3.000 euro.
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