Nuovo Isee gennaio 2015, cos’è, regole e calcoli sui nuovi indicatori e Dsu
E’ entrata in vigore il 1° gennaio 2015, ma di lei si conosce ancora poco. Stiamo parlando della riforma dell’Isee, l’Indicatore della Situazione Economica, riformato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 2013. L’Inps ha pubblicato una Circolare, la numero 171/2014, che spiega punto per punto tutte le modifiche. Vediamole assieme.
ISEE: DI CHE COSA SI TRATTA? – Introdotto per la prima volta nel 1998, l’Indicatore della Situazione Economica serve appunto a valutare la situazione economica delle famiglie italiane per dare a loro accesso alle erogazioni o alle prestazioni agevolate in campo sociale e socio-sanitario.
– Il modello di calcola si basa essenzialmente sul reddito di tutti i componenti del nucleo familiare, sul loro patrimonio (sia mobiliare che immobiliare) e sulla composizione e caratteristiche del nucleo familiare.
– Per richiedere la prestazione in denaro o servizi è necessario compilare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu).
L’OBIETTIVO DEL NUOVO ISEE – Uno strumento antievasione. E’ questo il mandato affidato al nuovo Isee, entrato in vigore nella sua nuova veste dal 1° gennaio del 2015 con l’intento di stanare tutti coloro che, ad oggi, hanno presentato false dichiarazioni circa il proprio patrimonio finanziario.
– La differenza sta tutta nell’impalcatura di base. Se prima il sistema lasciava spazio all’autocertificazione e, quindi, alla buona volontà e alla correttezza del richiedente il depositare le giuste informazioni circa il proprio patrimonio.
– Nella nuova versione troviamo, invece, una semplice casellina che deve essere barrata da chi intende dichiarare di non aver posseduto, nel 2014, alcun tipo di rapporto finanziario. La dichiarazione fa scattare automaticamente delle verifiche presso l’Anagrafe tributaria e l’incrocio con i dati dell’Inps riferiti ai modelli Isee.
– Per chi in passato ha presentato false dichiarazioni, non resta che non ripresentare più alcuna Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) e rinunciare all’accesso a prestazioni o riduzioni d’imposta alle quali non ha diritto, oppure auto-denunciarsi e sottoporsi ai controlli.
ALTRA NOVITA’: LA MODULARITA’ – Non solo una minore autocertificazione; l’Isee, nella sua versione 2015, si caratterizza per una maggiore modularità della Dsu. Dichiarazione che assume diversi modelli in funzione della prestazione da richiedere e delle caratteristiche del nucleo familiare.
– Isee standard o ordinario: utilizzato per la generalità delle prestazioni sociali e per tutte le agevolazioni fiscali a livello locale (Imu, Irpef, Tari, bonus gas). Si tiene conto dei redditi di tutti i componenti del nucleo familiare, così come risultano dallo stato di famiglia.
– Isee Università: necessario per accedere alla riduzione delle tasse di iscrizione e per fare domanda per le borse di studio; tiene conto dei redditi del nucleo familiare di appartenenza, anche per studenti residenti altrove e, quindi, non presenti nello stato di famiglia.
– Isee Sociosanitario: necessario per l’accesso a prestazioni di assistenza domiciliare per le persone disabili e/o autosufficienti con nucleo familiare ristretto (beneficiario, coniuge e figli solo se minorenni) o per nuclei familiari composti dal solo soggetto disabile maggiorenne, anche qualora dovesse vivere con i genitori.
– Isee Sociosanitario-Residenziale: utilizzato per ricoveri socio-sanitari assistenziali su un nucleo ristretto, ma che comunque tiene conto della condizione economica dei figli del beneficiario non inclusi nel nucleo familiare.
– Isee Minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi: è rivolto alle prestazioni agevolate ai figli e prende in considerazione la condizioni del genitore non convivente per capire se essa possa incidere, o meno, nell’Isee del nucleo familiare del figlio.
– Isee Corrente: viene utilizzato per un calcolo a breve termine dovuto alla perdita del posto di lavoro; così facendo si terrà conto dei redditi reali al momento della presentazione della certificazione.
NUCLEO FAMILIARE: LE NOVITA’ – Una particolare attenzione nella nuova versione dell’Isee è stata prestata ai nuclei familiari che hanno subìto le seguenti modifiche:
– Inclusione nel nucleo familiare del coniuge iscritto nelle anagrafi dei cittadini italiani residenti all’estero (Aire)
– Soggetti disabili e/o non autosufficienti hanno la possibilità di utilizzare un nucleo ristretto o di formare un nucleo da soli
LE TRE DSU – La struttura modulare del nuovo Isee ha portato a definire tre diverse tipologie di Dichiarazioni sostitutiva unica: Dsu Mini, Dsu Integrale e Dsu Isee Corrente.
– Dsu Mini: destinata alla maggioranza dei nuclei familiari, si compone di un modello base in cui dichiarare le informazioni sul nucleo familiare e sulla casa di abitazione del nucleo e un foglio componente in cui indicare dati anagrafici e informazioni reddituali e patrimoniali.
– Dsu Integrale: è destinata a quei nuclei familiare “esclusi” dalla Dsu Mini perchè il nucleo vede la presenza, anche in via alternativa, di persone con disabilità e/o non autosufficienti, di richieste per il diritto allo studio universitario, di genitori non coniugati tra loro o conviventi.
– Dsu Isee Corrente: l’obiettivo è quello di poter aggiornare i dati reddituali di una Dsu già presentata nei casi in cui, almeno per un componente del nucleo familiare, si sia verificata una variazione della situazione lavorativa che porta a una modifica dell’Isr (Indicatore della Situazione Reddituale) precedente di almeno il 25%.
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Matteo Torti