Accorpamento sedi amministrative del Comune di Corsico in un unico Palazzo: è la formula del sindaco Maria Ferrucci per abbattere i costi della politica
Come recuperare risorse per il sociale e per garantire la manutenzione delle scuole, delle strade, dei parchi pubblici? È questo l’interrogativo che si è posto la Giunta comunale di Corsico nella fase di preparazione del bilancio di previsione 2011. Tanto da aver pensato – oltre a un processo di razionalizzazione, grazie al quale è stato recuperato quasi un milione di euro e tagliati degli sprechi – che servisse di più: una scommessa strategica proiettata al futuro.
IL NUOVO PALAZZO COMUNALE CON L’ACCORPAMENTO DI 4 SEDI AMMINISTRATIVE –
- L’idea progettuale della nuova “casa comunale” è stata inserita nel Piano di governo del territorio, già presentato alla sala La Pianta.
- La novità è quella di costituire un nuovo palazzo comunale che permetta di accorpare quattro sedi, le cui aree verrebbero vendute con un bando europeo, e che consenta di risparmiare e recuperare risorse importanti per la città.
- Il motivo è semplice: quattro edifici richiedono un costo di gestione e manutenzione ordinaria annuale di quasi mezzo milione di euro che, con il nuovo palazzo comunale, verrebbe ridotta a poco più di duecentomila.
- Per non parlare poi degli interventi di manutenzione straordinaria, che richiedono oltre 4 milioni di euro e che con la nuova sede non si spenderebbero.
- Inoltre, lavorare in un unico luogo favorirebbe una maggiore sinergia operativa, con uno scambio continuo di esperienze e professionalità, facilitando così l’efficacia nelle risposte alle domande sociali che giungono dal territorio.
IL COMMENTO DEL SINDACO DI CORSICO, MARIA FERRUCCI – “Troppi soldi pubblici vengono destinati a far funzionare la struttura comunale – dice il sindaco Maria Ferrucci – e dopo aver tagliato alcuni costi superflui per noi amministratori ed essere intervenuti con sofferte misure di contenimento della spesa, abbiamo pensato cosa potevamo fare per recuperare risorse anche per il futuro. Altrimenti, con i circa 70 miliardi di euro che incideranno nei prossimi anni sulla spesa pubblica nazionale, il peso per i Comuni e i cittadini sarà insostenibile. Un salasso che è il risultato della mancata politica di programmazione e sviluppo degli ultimi anni, più orientata al consenso immediato che alla soluzione dei problemi, solo rinviati temporalmente. Fino al tragico punto in cui siamo arrivati oggi”. “Realizzare un nuovo palazzo comunale – precisa il sindaco – vuol dire riuscire a liberare più di cinque milioni di risorse che altrimenti dovremmo spendere per edifici vecchi. Vi sarebbero importanti economie e una migliore qualità del lavoro per i dipendenti comunali”.
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Di Redazione