Aumento Atm e tasse Milano, da settembre il biglietto costerà 1,50 euro ma gli aumenti inizieranno il 1 agosto per le tratte extraurbane; l’Irpef porterà una spesa media di 60 euro in più; in arrivo anche l’aumento della tassa sui rifiuti e l’introduzione di quella di soggiorno
L’aumento del biglietto Atm è stato approvato; la giunta comunale ha deliberato venerdì e, il verdetto, è stato emesso: dal 1 settembre prendere l’autobus, il tram o fare una corsa in metropolitana costerà il 50% in più di adesso, e per comperare il biglietto si dovrà sborsare 1,50 euro. Ma non riguarda solo Atm la raffica di aumenti in arrivo per i milanesi, coinvolgendo anche:
- aumento dell’Irpef;
- l’aumento della tassa sui rifiuti;
- introduzione della tassa di soggiorno;
AUMENTO BIGLIETTO ATM, TRATTE URBANE ED EXTRAURABNE – Il Codacons è sul piede di guerra e ha già annunciato ricorsi, parlando chiaramente di decisione «inaccettabile ed incompatibile con la battaglia all’inquinamento». L’aumento del biglietto, infatti, è del 50%. Nel dettaglio:
- Si saprà questa settimana se gli aumenti di tratte urbane ed extraurbane verranno accorpati oppure no. In questo secondo caso, gli aumenti saranno divisi in:
1. Tratte extraurbane, aumento da 1 aogsto: Per tali tratte l’aumento inizierà il 1 agosto nella misura del 10%, ma un secondo aumento si applicherà dall’1 settembre, in concomitanza con l’aumento del biglietto urbano
2. Tratte urbane, aumento dal 1 settembre: dal 1° settembre scatta la nuova tariffa per bus, tram e metropolitane Atm; il biglietto passerà da 1 a 1,50 euro, con un aumento del 50%.
- «L’aumento del biglietto Atm annunciato nei giorni scorsi dal sindaco Giuliano Pisapia colpirà, inevitabilmente, non solo i milanesi ma pure i milioni di cittadini del Milanese che, ogni giorno, si recano nel capoluogo per lavorare e produrre ricchezza – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà. – Auspico, pertanto, che il gettito derivante dall’incremento della tariffa non venga impiegato esclusivamente nella copertura della spesa corrente di Palazzo Marino ma sia investito, almeno in parte, nella realizzazione di prolungamenti fuori città delle Metropolitane”.
- Resterà fortunatamente invariato il prezzo dell’abbonamento annuale e saranno tutelati i cittadini di età superiore ai 65 anni.
- in base al nuovo contratto firmato nel 2010 da ATM, comunque, gli introiti dei biglietti non entrano più nelle casse dell’azienda dei trasporti ma finiscono direttamente in quelle di Palazzo Marino.
AUMENTO IRPEF – E’ stata approvata anche l’addizionale dell’Irpef per i redditi superiori ai 26mila euro lordi;
- “Tutte tasse che il centro-destra si era rifiutato negli ultimi 15 anni di toccare” ha commentato l’ex vicesindaco Riccardo De Corato, ora vicepresidente del Consiglio Comunale di Milano e componente della Commissione Consiliare Bilancio. “Cercheremo di contrastate questa sventagliata di gabelle che si scaricheranno sulle spalle dei milanesi, sopratutto sul ceto medio, sul quale si abbatterà una stangata di non poco conto che bastonerà chi è già bastonato”
- “Questa addizionale, infatti, si abbatte sia sulle imprese, che sono costrette a fatturare, che sui lavoratori dipendenti a reddito fisso” spiega De Corato. “I soliti evasori, al contrario, non verrebbero toccati. Si calcola che questa gabella colpirà 350.000 milanesi con un costo medio stimato attorno ai 60 euro a persona.
AUMENTO TASSA DEI RIFIUTI – nelle prossime settimane, ad approvare quella relativa all’aumento della tariffa per la raccolta dei rifiuti (TARSU).
INTRODUZIONE TASSA DI SOGGIORNO –
- Presentata anche l’introduzione della tassa di soggiorno, quantificata al pagamento di 5 euro giornalieri;
- ampia la protesta degli operatori del settore, dai commercianti agli albergatori, che sostengono quanto una tale iniziativa ne penalizzi le attività.
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IL NO TAX DAY – Tra accuse e giustificazioni, annunci di ricorsi e alzate di spalle, l’opposizione propone di organizzare un No Tax Day: una giornata di protesta contro gli esborsi che colpiranno soprattutto la fascia reddituale media e, per quanto concerne in particolare il biglietto Atm, non convincerà di certo a pagare chi già abitualmente non timbra l’attuale biglietto da 1 euro.
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di Redazione