Allarme poveri a Milano, per la CRI gli indigenti sono oltre 50mila
La crisi colpisce sempre più cittadini residenti a Milano e provincia.
MILANO: L’AUMENTO DEGLI INDIGENTI, LA DIMINUZIONE DELLE RISORSE –
- “La situazione di crisi è contingente e drammatica e i numeri della povertà parlano chiaro – spiega il Commissario provinciale della Cri, Alberto Bruno. – Da alcuni anni, noi e altri organismi del terzo settore, segnalavamo il trend in aumento e gli indicatori socio economici ci preavvisavano di ciò che oggi è il reale quotidiano di tantissime persone.
- “Ora siamo in mezzo alla crisi e bisogna che tutti abbiano ben presente un fatto reale – aggiunge Bruno – a fronte dell’aumento delle richieste, le risorse per aiutare sono in calo. Il surplus delle produzioni alimentari che vi erano prima, quando la crisi era meno pressante, oggi sono drasticamente calate e di conseguenza le linee dei rifornimenti che non sono più a disposizione dei bisognosi”.
LA DISTRIBUZIONE DEGLI ALIMENTI PER GLI INDIGENTI DEL SOLO MESE DI SETTEMBRE – Secondo i dati comunicati dal Comitato Provinciale di Milano della Croce Rossa Italiana nell’ambito del Progetto nazionale “Aiuto Alimentare agli Indigenti”, realizzato in collaborazione con l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura e l’Agea, finanziato annualmente con fondi europei:
dall’inizio del 2011 sono stati distribuiti:
- 5.200 kg di burro;
- 13.500 di formaggio;
- 37.000 di riso;
- 53.100 di pasta;
- 13.400 di farina;
- 20.600 di biscotti per adulti e neonati;
- 50.000 litri di latte.
Solo dall’inizio di settembre 2001, invece, sono stati distribuiti:
- 7.100 chilogrammi di formaggio,
- 9.953 di confettura,
- 3mila di fette biscottate,
- 600 chilogrammi di pasta,
- 5mila di crema di riso per l’infanzia.
IL FENOMENO DEI NUOVI POVERI MENEGHINI, 12% IN PIU’ RISPETTO AL 2010 –
- “La distribuzione mensile è stata completata in questi giorni presso il Centro Polifunzionale d’Emergenza della Cri al Parco Nord di Milano – spiega il Comitato provinciale, – che porta la quota di 49.993 indigenti registrata nel 2010, agli attuali 56.200 (l’aumento è del 12%, ndr).
- “Si tratta di famiglie che con la crisi in atto – aggiunge la Cri – non riescono ad arrivare alla fine del mese vessati da problemi di mutui, affitti, lavoro precario.
- “Un dato notevole ma che rappresenta solo una parte del totale della povertà nell’ambito metropolitano milanese e della Brianza – concludono i volontari – a cui si deve sommare chi invece riceve gli aiuti dal Banco Alimentare, organismo che al pari della Cri si occupa della distribuzione degli aiuti provenienti dall’Agea o fruisce delle mense per i poveri”.
LA MANOVRA DELLA GIUNTA PISAPIA, 54 MILIONI DI EURO TAGLIATI PER ANZIANI, CATEGORIE SOCIALI, CASE POPOLARI, ASILI E ALTRO – Proprio in questa situazione di massima emergenza, il Comune sta varando la manovra da 54 milioni di euro volta a salvaguardare il bilancio comunale. I tagli previsti risultano colpite le categorie più fragili della popolazione, nonché la Polizia locale. Nel dettaglio:
- 6,5 milioni di euro tagliati alla Polizia locale;
- 2,8 milioni in meno per l’illuminazione pubblica;
- 5,9 milioni eliminati dai finanziamenti ai servizi per l’assistenza agli anziani;
- 3 milioni tagliati ai servizi di prevenzione e riabilitazione;
- 1,8 milioni cancellati per le case popolari;
- 4,6 milioni tagliati alle scuole secondarie superiori;
- 4,9 milioni cancellati per attività culturali e teatrali;
- 1,5 milioni in meno per le piscine comunali;
- 5,6 milioni cancellati ai servizi per la viabilità e circolazione stradale;
- 3 milioni tagliati agli asili nido e ai servizi per l’infanzia.
LE MOTIVAZIONI DEL COMUNE – Secondo Palazzo Marino, i tagli sono necessari a causa delle seguenti minori entrate:
- 10 milioni in meno derivati da oneri di urbanizzazione;
- 20 milioni derivati da dividendi straordinari Atm;
- 3,2 milioni in meno da Ecopass;
- 9,6 milioni dalle multe, che per legge devono essere impiegati per investimenti sulla sicurezza stradale e non per altri scopi.
- operazioni non ripetibili come la vendita di Serravalle e la quotazione di Sea.
LA SOLUZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE: ASSEMBLEE PUBBLICHE PER SPIEGARE AI CITTADINI IL PERCHE’ SARANNO COLPITE ANCORA LE CATEGORIE PIU’ DEBOLI; FORSE PARLERA’ DIRETTAMENTE PISAPIA – Per far fronte all’esasperazione dei cittadini, amareggiati, arrabbiati, scoraggiati e delusi dalle molteplici iniziative-capestro adottate dal nuovo Comune Pisapia, la maggioranza ha deciso di indire alcune assemblee pubbliche nei vari consigli di zona.
- Lo scopo sarebbe quello di spiegare perché, “suo malgrado”, il Comune Pisapia “si è trovato costretto” ad adottare tutte le decisioni e le manovre che stanno spremendo come limoni i cittadini, con danni maggiori ai ceti con reddito medio e basso;
- Secondo Palazzo Marino, tali assemblee sono necessarie “per evitare di perdere consensi”;
- agli incontri potrebbe quindi parlare direttamente anche il Primo Cittadino, l’acclamato sindaco Giuliano Pisapia. Ma tale presenza non è ancora sicura: l’ufficializzazione non è ancora stata comunicata.
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di Redazione