Blocco sfratti Milano case popolari, per il Comune l’occupazione abusiva non è un reato?
Centri sociali e Comitato Abitanti San Siro erano scesi in presidio lunedì scorso in via Larga, proprio sotto gli uffici dell’assessore alla Casa, Lucia Castellano. Erano furiosi, delusi e decisamente agguerriti: dopo le promesse rilasciate il 20 giugno scorso durante la prima riunione della giunta Pisapia, gli sgomberi agli abusivi delle case popolari non erano affatto cessati, come garantito, entro l’estate. E qualcuno doveva ricordare al Comune quanto promesso.
LA NUOVA PROTESTA, SOTTO PALAZZO MARINO CENTRI SOCIALI E COMITATO SAN SIRO – Ci ha pensato dunque un manipolo di circa 50 militanti che, dopo la protesta della scorsa settimana, è tornato ieri, questa volta direttamente sotto le mura di Palazzo Marino, con tanto di striscioni inequivocabili: «Se il vento è cambiato fermate gli sfratti e gli sgomberi adesso»; “Sanatoria per tutti»; «che la giunta sia di destra o di sinistra lo sgombero è fascista».
STOP AGLI SGOMBERI DEGLI ABUSIVI, PAROLA DELL’ASSESSORE ALLA CASA, LUCIA CASTELLANO –
- Al manifestarsi del trambusto, come per magia, l’assessore Castellano è tornata a parlare con gli abusivi, proprio come quel 20 di giugno 2011 quando, davanti ad una videocamera, aveva dichiarato: “Il Comune bloccherà gli sgomberi entro l’estate”.
- La nuova promessa è precisa e concreta: “Gli sgomberi a chi occupa abusivamente le case popolari saranno bloccati fino novembre”.
SOLO GLI ABUSIVI CHE COMMETTERANNO REATI SARANNO SGOMBERATI – Proprio a novembre, infatti, l’assessore garantisce che verrà costituita una Commissione per esaminare “caso per caso” le situazioni degli occupanti abusivi, da incasellare all’interno di tre differenti categorie:
- gli abusivi per «irregolarità amministrative»: tali situazioni potranno essere «sanate come previsto dal nuovo regolamento regionale»;
- gli «occupanti per necessità»: le loro storie «verranno valutate una a una da una commissione che partirà a fine ottobre e che sarà composta da dirigenti comunali, sindacati ed esperti»;
- i «delinquenti che commettono reati»: in questo caso si allestirà un tavolo in Prefettura per esaminare ancora più a fondo le singole situazioni e, chi risulterà abitante regolarmente, perderà il diritto alla casa popolare; gli abusivi verranno sgomberati»;
IL PROBLEMA: GIA’ L’OCCUPAZIONE ABUSIVA E’, SI PER SE’, UN REATO – L’articolo 633 del Codice penale italiano, statuisce: “Chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a due anni o con la multa da euro 103 a 1.032. Le pene si applicano congiuntamente e si procede di ufficio se il fatto è commesso da più di 5 persone armate, ovvero da più di 10 persone anche senza armi”.
- Da qui, la domanda rispetto a quanto promesso dall’assessore Castellano, sorge spontanea: Quali sarebbero le “occupazioni degli abusivi che commettono reati”, se già occupare è un reato punito con tanto di carcere?”
- La Castellano, al rumoreggiare della folla, subito precisa: i “reati” ai quali si riferisce il Comune «sono lo spaccio e altri, non l’occupazione abusiva».
CONCLUSIONE: PER IL COMUNE PISAPIA, OCCUPARE ABUSIVAMENTE LA PROPRIETA’ PRIVATA O PUBBLICA NON E’ PIU’ REATO? –
- Da qui, la conclusione sembrerebbe una soltanto: per il Comune Pisapia l’occupazione abusiva non è più un reato, in barba al Codice penale e a quanto stabilito da un Legislatore super partes.
- Ma tant’è. E centri sociali ed abusivi, ai quali era stata rilasciata una chiara promessa, sono giustamente soddisfatti: ogni promessa, dopotutto, è debito.
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Di Redazione