Sindaco Pisapia indagato per nozze gay Milano, accusato di omissione di atti di ufficio
La polemica per la trascrizione nei registri di Milano delle nozze gay avvenute all’estero, svela nuovi retroscena.
INDAGATO PER OMISSIONE DI ATTI DI UFFICIO – E’ stato lo stesso Sindaco Giuliano Pisapia a raccontare di essere indagato per omissione di atti di ufficio, per aver rifiutato la cancellazione della trascrizione, così come aveva richiesto il Prefetto di Milano, Francesco Tronca.
“NON L’HO MAI DETTO FINORA, MA E’ COSì” – “Io sono indagato per omissione di atti di ufficio. Non l’ho mai detto finora ma è così, per non aver ottemperato alla richiesta del prefetto di cancellare le trascrizioni dei matrimoni che io ritengo invece formalmente di dover fare, al di là di come la penso”. Lo ha affermato il sindaco Giuliano Pisapia al Palazzo delle Stelline, intervenendo al convegno “Tra politica e società” organizzato dall’Associazione democratici per Milano.
“Il prefetto mi chiede nuovamente di annullarle, io non voglio polemizzare con lui, perché è chiaro che si sono altri che danno ordini – ha aggiunto Pisapia.
– “Abbiamo un presidente del consiglio molto bravo nel decidere direttamente – ha proseguito Pisapia –, perché non fa una tirata di orecchie al ministro Alfano per fargli ritirare quella circolare blasfema? Non sarebbe utile?
– “Da questa assemblea può partire un appello forte – ha concluso il Sindaco Pisapia –, così da evitare di allontanare altre persone da quella che noi intendiamo come alta politica”.
AGGIORNAMENTO del 20 gennaio 2015: Giuliano Pisapia non è indagato. “L’inchiesta è a carico di ignoti”. Lo ha dichiarato il procuratore della repubblica Edmondo Bruti Liberati interpellato in merito alla dichiarazione del sindaco, che sabato a un convegno si è detto indagato per omissione in atti d’ufficio per non aver ottemperato alla richiesta del prefetto Francesco Paolo Tronca di cancellare le trascrizioni dei matrimoni gay all’estero.
– Il procuratore ha aggiunto che l’inchiesta, di cui il sindaco è venuto a conoscenza perché la procura ha acquisito documenti in Comune, “non è stata aperta in seguito a un esposto del prefetto, ma di cittadini”. Bruti Liberati, però, ha voluto mantenere riserbo sull’identità dei denuncianti.
– Interpellato in merito all’ipotesi di reato con cui è stato aperto il fascicolo, Bruti ha detto genericamente “abuso d’ufficio”.
– “Evidentemente sapevo – ha poi commentato il sindaco –, essendoci stata una acquisizione degli atti in Comune, che c’era un procedimento in corso: contro ignoti, vengo a sapere oggi, ma l’ignoto era noto. Perché mi assumo le mie responsabilità e non voglio che nessun funzionario dell’amministrazione possa rispondere di scelte non sue ma fatte direttamente dal sindaco.”
– “La buona notizia – ha ribadito Pisapia – è che non sono indagato dalla procura della Repubblica di Milano. Detto questo il problema non cambia e non è ancora risolto. Sabato mattina ho ricevuto dal prefetto un ennesimo formale invito a cancellare le trascrizioni che ho dovuto fare come prevede espressamente la legge e che ho voluto fare perché le ritengo legittime dal punto di vista giuridico, e come sindaco devo applicare la legge”.
AGGIORNAMENTO del 7 febbraio 2015: Dopo la pronuncia della Corte di Cassazione, contro i matrimoni gay in Italia, il commento di Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale in Regione:
– “Con il pronunciamento di oggi sulle nozze gay viene messo definitivamente in luce il madornale errore del sindaco. Finché lo diceva il centrodestra che Pisapia stava andando contro la legge, siamo stati tacciati di oscurantismo, adesso che ci dà ragione addirittura la Cassazione vorrei sapere cosa hanno da dire gli esponenti del centrosinistra. E’ oscurantista pure la Cassazione? Pisapia ha ragione anche se dicono il contrario Costituzione, legge, Prefetto, Ministro e Cassazione? E i giudici ci danno ragione anche su un secondo aspetto: la questione deve essere affrontata a livello nazionale dal legislatore. Pisapia e il Pd vadano a dirlo al loro premier che vogliono una legge sui matrimoni omosessuali”.
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Di Redazione
Fonte: Omnimilano.it